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Un cuoco per insegnarvi a cucinare direttamente a casa vostra

8
20
Luglio

Mi chiamo Matteo Bellini, ho 29 anni e sono nato in provincia di Padova.

Da anni lavoro nel settore della ristorazione e dopo aver conseguito la laurea in Tecnologie Forestali ed Ambientali nella facoltà di Agraria dell’Università di Padova ho deciso di dedicarmi completamente alla cucina che fino a quel momento era stata una enorme passione e soprattutto il lavoro che mi ha permesso di proseguire gli studi.

Ho svolto, quindi, un corso per cuochi alla Cast Alimenti di Brescia, e successivamente ho frequentato il “ Corso superiore di cucina italiana ” presso l’Alma di Colorno (Parma), l’Accademia internazionale di cucina italiana di Gualtiero Marchesi, ottenendo il diploma di “ cuoco professionista di cucina italiana “.

Tra le varie esperienze significative che hanno apportato nella mia carriera di cuoco migliorie e salti di qualità notevoli mi piace ricordare i mesi trascorsi nel ristorante Arnolfo di Colle di val d’Elsa sotto la guida esperta dello chef Gaetano Trovato che da anni possiede le due prestigiose stelle della guida Michelin, i due mesi di lavoro al ristorante dell’hotel Castille a Parigi sotto la guida dello chef Vittorio Beltramelli, anch’esso allievo di Gualtiero Marchesi e non ultima l’esperienza di un mese di stage presso il ristorante l’Atelier di Joel Robuchon a Parigi (altro locale che vanta le ambite due stelle Michelin).

Dopo anni di gavetta e di esperienze formative di tutto rispetto ho deciso che fosse arrivato il momento di creare qualcosa di nuovo, di appassionante per me, ma anche per gli altri, e soprattutto qualcosa di estremamente utile.

Il mio sito ( www.cuocopersonale.com ) nasce, quindi,  da questa idea e si sviluppa avendo come meta lo scopo ben preciso di avvicinare ed appassionare qualsiasi individuo ( di ogni parte d’Italia grazie alla mia disponibilità di viaggiare ovunque ) alla cucina tramite un servizio di cucina a domicilio, di corsi culinari su misura e a domicilio, di accompagnatore in  gite enogastronomiche alla scoperta dei vari territori, di scrittore del gusto e molto molto altro.

Da un paio d’anni ho ideato e gestisco inoltre il blog di cucina “Sale e zucchero” e sono presente (per rispondere alle domande  dei molti amici che mi seguono) su facebook, twitter e da pochissimo tempo anche su google +.

Avendo lavorato molto anche a contatto con realtà difficili come le carceri, i centri di recupero e alcune associazioni di volontariato sono consapevole di come la cucina sia una delle più appassionanti, efficaci e salutari terapie per qualsiasi persona.

Partendo da questo presupposto ho proposto a Max ed agli amici del sito DiversamenteAgibile una collaborazione, nella speranza di riuscire, con i miei corsi e la mia cucina ad entrare direttamente nelle vostre case e nel vostro cuore, perchè è proprio questo che riesce a fare la cucina, avvicinare le persone, donare di nuovo la speranza in chi l’ha persa, far rinascere i sorrisi nel volto di chi da lunghi periodi li ha dimenticati.

Il mio sogno sarebbe poter diventare il “cuocopersonale” di ognuno di voi, insegnare ad ogni persona quanto meravigliosa sia l’esperienza del saper fare cucina, mettere le mie capacità a vostra disposizione, per cucinare assieme una delle ricette più difficili, e cioè quella della serenità.

La collaborazione con Max porterà a sconti ed innumerevoli proposte per tutti voi amici di DiversamenteAgibile, che spero molto presto diventerete anche amici miei.

Io aspetto di sentirvi, conoscervi e poter cucinare a casa vostra con ognuno di voi, questo sarà per me motivo di crescita e per voi, sicuramente, nuova carica emotiva.

Come diceva spesso Michel Bourdin, infatti, “Cucinare è un modo di dare…

Che siano giornate ricche di sapori e di profumi, ma soprattutto di passione e gioia.

Matteo

Contatti:

Sito internet: www.cuocopersonale.com

Blog di cucina: http://blog.giallozafferano.it/salezucchero/

E-mail: info@cuocopersonale.com

Cell: 3271524545

Facebook: Cuocopersonale

Twitter: twitter.com/cuocopersonale

Google+ : Matteo Bellini

matteo bellini


Grand Hotel Garden Lido con stanza e spiaggia accessibile

3
12
Luglio

A Loano, in provincia di Savona, c’è il Grand Hotel Garden Lido che dispone di stanza accessibile e nelle vicinanze una spiaggia attrezzata per disabili in carrozzina.

Garden Lido di Loano da 40 anni è sinonimo di turismo, mare e relax nella Riviera delle Palme.

L’ospitalità è altamente curata con l’attenzione professionale propria di una struttura quattro stelle.

L’albergo, recentemente ristrutturato, gode di una perfetta location fronte mare, tra il porto turistico e la passeggiata delle Palme, vicino al centro storico di Loano.

Il ristorante “Anfitrione” propone menu classici italiani rivisitati attraverso i sapori della cucina ligure.

Il complesso offre, oltre al giardino alberato con piscina, un’ampia spiaggia con ristorante, bar e parcheggio privato. Gli ambienti dell’albergo, eleganti ed accoglienti, attraggono per la luminosità ed i colori del sole e del mare che filtrano dalla peculiare struttura. Tutta le struttura è facilmente accessibile agli ospiti diversamente abili.

camera

bagno attrezzato per disabili

Tutti i servizi sono accessibili senza ostacolo, nel senso che al ristorante, bar, veranda, sala tv ci si puo’ accedere senza alcuno scalino ,tutti sono allo stesso piano.

La struttura è ad 1 chilometro dalla stazione.

Per andare in spiaggia si accede con 2 rampe.

pedana spiaggia

spiaggia accessibile

spiaggia con rampe

Contatti:

Lungomare Nazario Sauro, 9 • 17025 Loano (SV)
Tel. +39 019 669666 • Fax +39 019 668552
Email: info@gardenlido.com

Web: www.gardenlido.com

Come raggiungere l’hotel

In auto:

Autostrada A10 GENOVA – VENTIMIGLIA, uscita al casello di Pietra Ligure. Raggiunta l’Aurelia svoltare a destra; dopo 900 metri girare a sinistra dal passaggio a livello e proseguire sul lungomare.

In aereo:
Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova (68 km).
Aeroporto Nice Côte d’Azur (120 km).

In treno:
Stazione ferroviaria di Loano

 


La Londra di Lucia

6
Luglio

Non sono la prima, non sarò l’ultima, a godere dell’accessibilità di Londra in tutte le sue espressioni.

Partiamo dall’Hotel.

Ho dormito all’Ibis London City. Ho prenotato una camera con bagno attrezzato. Eccone le foto:

Ovviamente accesso all’Hotel e ascensore sono assolutamente comodi e i prezzi sono ragionevoli.

Per raggiungere l’Hotel, arrivando all’aeroporto di Gatwick, ho preso il treno fino a London Bridge e poi il taxi.

Per quanto riguarda il treno posso dire che la stazione vicina all’aeroporto di Gatwick si raggiunge molto comodamente con lo shuttle assolutamente accessibile e veloce.

Alla stazione mi sono rivolta al banco informazioni per richiedere l’assistenza. Avevo in precedenza inviato una mail avvertendo del mio arrivo. Mi hanno accompagnata ad acquistare i biglietti e mi hanno fatto salire in treno con l’aiuto di una rampa. All’arrivo a London Bridge Station c’era l’assistenza pronta a farmi scendere e ad accompagnarmi ai taxi. Tutti i taxi londinesi cab (quelli neri) sono accessibili alle carrozzine.

Nei giorni in cui sono stata a Londra, ho girato per lo più in autobus. Trovi l’indicazione di accessibilità alla fermata del bus. Se la metropolitana è più veloce, il bus ti permette di godere del panorama.

London offre tante occasioni per godere gratuitamente dell’arte. In particolare segnalo la National Gallery, gratuita per tutti e assolutamente accessibile, così come la Tate Modern, cui si può arrivare percorrendo il meraviglioso Millennium Bridge, pedonale e privo di barriere architettoniche, e infine la Saatchi Gallery, una galleria d’arte contemporanea meno conosciuta ma che merita un giro.

VEDUTA PANORAMICA DALLA TERRAZZA DELLA TATE. RAGGIUNGIBILE CON COMODO ASCENSORE

Sono molte le cose che offre Londra e che possono visitare senza problemi tutti i wheelchair user. A voi il gusto della scoperta. Ovunque non mancano ristorantini e caffè dove poter rifocillarsi.

L’ultimo giorno, dato che pioveva tanto, ho visitato il Tower Bridge. La visita è gratuita per i disabili e i loro accompagnatori. Un ampio ascensore porta fino alle passerelle superiori e un altro riporta giù, dove seguendo un percorso segnalato sul pavimento e facendo un giro un po’ più largo si possono raggiungere comodamente le sale macchine che attivano il ponte, spettacolo immancabile per gli appassionati d’ingegneria.

Lucia


Manuela a Barcellona

1
Luglio

Avevo letto tanto sull’accessibilità di Barcellona e sono rimasta piacevolmente stupita dalla semplicità con cui si può girare la città. La cosa che mi ha colpito maggiormente sono stati i marciapiedi, udite udite…tutti hanno le rampe per salire e scendere.

Andiamo con ordine…week-end del 2 giugno, io e la mia amica ci concediamo qualche giorno di vacanza anche perché bisogna festeggiare degnamente il mio compleanno che cade proprio in quei giorni!!!

Era la prima volta che viaggiavo in aereo con la carrozzina, l’assistenza è stata perfetta…dal banco del check-in alla poltrona dell’aereo non ho mosso un dito!!!

Arriviamo in hotel, Hostal Barcelona, presto e la camera non è ancora disponibile così, facciamo colazione poi, a piedi in breve tempo raggiungiamo in Barrì Gotic dove, tra un scroscio di pioggia e l’altro, (sì, anche a Barcellona piove!!!) gironzoliamo tra un monumento, un negozio e un altro monumento fino al pomeriggio. Il Barrì è la parte vecchia di Barcellona quindi la pavimentazione non è ottimale ma si può girare senza grossi problemi; non sono entrata nella cattedrale o in altri monumenti quindi non ho informazioni sull’accessibilità.

Il secondo e terzo giorno per gli spostamenti, utilizziamo il bus turistico, accessibile, e ci dedichiamo alla visita delle case di Gaudì, della Sagrada Familia, del Park Guell, del Poble Espanyol e della Fondazione Mirò.

Per quanto riguarda le case progettate da Gaudì siamo entrate alla Pedrera, accessibile da un’entrata secondaria il che permette di evitare la coda chilometrica che c’è alla biglietteria; è possibile visitare senza problemi il sottotetto e un appartamento mentre il tetto, bellissimo e molto particolare, è pieno di gradini quindi una volta usciti dall’ascensore gli spazi di movimento sono davvero ridotti ma merita ugualmente una visita.

Seconda fermata: Sagrada Familia vista solo esternamente;

ultima tappa della giornata: Park Guell, dalla fermata del bus all’entrata c’è una salita molto ripida ma da lassù la vista della città è meravigliosa.

Altro giorno, altra visita…prima tappa Poble Espanyol, un villaggio che raggruppa sotto la forma di un paese vero e proprio i luoghi tipici della Spagna, pieno di negozietti per lo shopping ma complicato da visitare, in salita e pieno di scale.

Proseguiamo la salita, con il bus, alla collina del Montjuic, passiamo davanti agli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi del 1992 e ci fermiamo per una visita alla Fondazione Mirò. Questa volta la coda alla biglietteria ce la facciamo tutta, all’interno ci si sposta liberamente sui tre piani dell’esposizione con l’ascensore. Al pomeriggio un bellissimo sole ci accompagna per un giro sul lungomare e shopping in centro.

Ultimo giorno…proviamo l’ebbrezza della metro, le fermate da noi utilizzate erano tutte accessibili con gli ascensori.

Visita al Museo Picasso…oggi, prima domenica del mese, il museo è gratis e in tanti hanno avuto la stessa idea, risultato…coda chilometrica che anche stavolta evitiamo; attraverso un comodo ascensore ci accompagnano all’inizio della mostra che si visita senza nessun tipo di problema. All’uscita ci dirigiamo verso il mare attraversando le strette viuzze del Born dove sostiamo per i pranzo. Nel pomeriggio passeggiata sul lungomare fino al Maremagnum, giro nel centro commerciale, visita ad un mercatino sulla Rambla, cena, rientro in hotel e valigia, domani sveglia all’alba e rientro.


Hotel Villa San Francesco: un rifugio senza pensieri forAll

2
23
Giugno

L’Hotel villa San Francesco si trova a Legro, una piccola frazione del comune di Orta a pochi minuti dal Sacro Monte e dall’incantevole centro storico dell’antico borgo di Orta da dove è possibile raggiungere e visitare l’Isola di San  Giulio che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Ricavata da un antico edificio vescovile poi seminario “San Carlo”, la struttura fungeva, fino a qualche decennio fa, da luogo di incontro e di meditazione dei frati francescani che potevano riposarsi e passeggiare nel meraviglioso giardino privato che la circonda.

Facciata Esterna

Ancora oggi l’albergo appartiene alla congregazione dei frati minori dell’ordine francescano, da cui la mia società ha acquisito la licenza di gestione; dispone di 30 stanze di cui 18 doppie e 12 singole tutte dotate di servizi e di collegamento alla televisione.

E’ silenzioso e comodo da raggiungere perchè vicino alla piccola stazioncina di Orta Miasino (passano pochissimi treni che non disturbano la quiete assoluta del luogo) e di un comodissimo ed ampio parcheggio. Un piccolo gruppo di anziani autosufficienti risiede nella struttura da molti anni in modo stabile proprio perché la struttura offre loro tranquillità e ottima ospitalità.

Il nostro desiderio è unire insieme persone giovani, anziani, diversamente abili, partendo da questa considerazione:

Metti un italiano: è un europeo ma anche “diverso” dagli altri europei. Aggiungi un europeo che è italiano, ma diverso da tutti gli altri italiani. Completa il tutto con un disabile che è allo stesso tempo un italiano ed un europeo. È paradossale, complicato, esilarante … è  l’emblema dell’unità nella diversità.

Accessibilità:

la struttura dispone di una bagno attrezzato per disabili, di un accesso a scivolo, di un parco perfettamente in piano e tutte le aeree riservate ai clienti sono senza barriere architettoniche.

Contatti:

Via Prisciola 6

28016 Legro di Orta San Giulio (NO

Tel. +39.0322.90258
Fax +39.0322.911946

E-Mail: info@hotelvillasanfrancesco.it

Web: www.hotelvillasanfrancesco.it

 


Autista di Autobus ci scrive per una denuncia

19
17
Giugno

Mi chiamo Denis Paglierini, sono un Autoferrotranviere, abito e lavoro a Ravenna, sono più di 2 anni che mi sto battendo per abbattere le barriere archittetoniche nel TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A RAVENNA.

L’ Amministrazione Comunale e La Direzione dell’azienda ATM spa Ravenna, dopo 2 esposti presentati ad entambi, elencando le problematiche per i Disabili, persone con capacita’ motorie ridotte e Anziani non hanno fatto nulla, anzi hanno aumentato le problematiche.

Due anni e mezzo fa’ é subentrata la Nuova Direzione, ha acquistato n. 3 autobus con Pedana Disabili Manuale, senza convocare la Commisione tecnica, a seguito di questo, sono stato in consiglio comunale, come Cittadino per 14 mesi per informarmi e studiare chi poteva evitare che il Direttore continuasse ad acquistate altri Autobus con Pedane Disabili Manuali. Purtroppo i due esposti non hanno fatto modo che il Direttore Generale Brunetti Dott. Renzo e il Direttore Tecnico Pietramala Ing. Sandro acquistassero 12 Nuovi Autobus Con Pedane SOLO Manuali, quando al momento della DIMOSTRAZIONE da parte della CASA COSTRUTTRICE sono state presentate PEDANE BIFUNZIONALI elettriche sotto (pedana lunga), quindi non ripida e Manuale sopra (Passerella e non pedana ma corta) quindi ripida.

Le Pedane Elettriche in alcune città vengono Aperte al mattino in Deposito e tutte le volte ai Capolinea. Facendole funzionare queste non si inceppano. Ottima soluzione ma costosa e non vantaggiosa per il Premio produzione che và ai 2 Sig Direttori, meno spendono e più alto è il loro Premio. Le Fermate devono essere messe tutte in sicurezza e con marciapiede rialzato per agevolare la salita.

Ho già fatto fare 2 articoli sui Giornali Locali “ll Corriere Romagna” Cronaca di Ravenna il 14 Aprile 2011 e “La Voce di Romagna” 5 aprile 2011. Io non demordo. Tantissimi Auguri a tutti coloro che ogni giorno devono combattere per ottenere dei diritti che L’ONU ha sottoscritto in Marzo 2011 “DIRITTI DEI DIABILI” fra i tantissimi Diritti c’è anche il TRASPORTO.

Volevo precisare, che l’autista non può abbandonare il posto guida quando l’utenza è a bordo, in quanto il veicolo non é in sicurezza, mettendo in repentaglio la vita di numerose persone.

In Fede.

Paglerini Denis

Aggiornamento a Venerdì 17 Giugno 2011

Dispiaciuto e con tanto rammarico, mi è stato riferito dai miei colleghi autisti A.T.M. Spa Ravenna, che il Direttore Generale Brunetti Dott.re Renzo (pensionato), una decina di giorni fa nel mese di Giugno (io ero in ferie) a una riunione ha intimato tutti gli autisti presenti che se continuavano a non aprire le passerelle manuali per disabili di 15 autobus da lui acquistati, ci avrebbe tolto dalle nostre retribuzioni importi che contemplano dei tempi accessori.

Gli autisti del trasporto pubblico in tutto il territorio nazionale non possono assolutamente abbandonare il posto guida con persone a bordo per motivi di sicurezza.

Noi riteniamo che nei nostri doveri ci sia prima di tutto la sicurezza.

Quindi a oggi l’amministrazione comunale di Ravenna continuando su una linea che invece di abbattere le barriere architettoniche le aumenta. Un’azienda come l’A.T.M., che per tantissimi anni è stata fiore all’occhiello nella Romagna.

Concludo dicendo che se a oggi abbiamo persone insensibili al problema altrui, carissimo Sig.re Sindaco di Ravenna Matteucci Dott.re Fabrizio, le ricordo “La convenzione dell’Onu firmata con l’Italia a marzo 2007”, sono il cittadino che è stato presente per ben 14 mesi tutti i Lunedì sera dalle ore 20,30 – 24,00.

Paglerini Denis

ndr

Non ci assumiamo nessuna responsabilità su quanto scritto dal Sig.re Denis e siamo disponibili a pubblicare qualsiasi risposta e precisazione.

 


Denis ci racconta le sue vacanze nella Repubblica Dominicana

1
13
Giugno

La mia meta di quest’anno è stata la Repubblica Dominicana, per l’esattezza il Bavaro Barcelo Premium di Punta Cana.

Qualche breve appunto sulla meta; l’isola dominicana offre 3 aeroporti; il principale in capitale, uno a Punta Cana e uno alla Romana. Nel periodo nostro invernale c’è un clima secco e caldo, i mesi da maggio (più verso la fine del mese) a settembre si rischi di trovarsi immersi nella pioggia torrenziale tipica dei caraibi…

Il volo dura circa una decina di ore, ma molto dipende se si viaggia con un charter, un volo di linea, se si fanno soste intermedie e quant’altro.

La discesa dall’aereo, nell’aeroporto di Punta Cana e della Romana, avviene tramite la forza delle “8 braccia” di 4 ragazzotti dominicani che, una volta che mi hanno fatto accomodare su un’apposita sedia omologata per il passaggio nei corridoi dell’aereo, effettuano la discesa dall’aereo (e la salita al ritorno). L’aeroporto di Punta Cana offre poi servizi igienici per disabili puliti e attrezzati e un personale sempre molto cordiale e disponibile.

Il trasferimento da aeroporto a villaggio di solito è compiuto da pullman, ma nel caso di un disabile, meglio prendere in considerazione l’uso di un taxi concordando il prezzo al momento (sempre da trattare) oppure organizzandosi prima della partenza.

Il villaggio dall’aeroporto della Romana dista circa 1 ora e 40/50 minuti. Molto più vicino l’aeroporto di Punta Cana.  Circa due ore di viaggio attraversando il traffico selvaggio dei piccoli centri abitati che s’incontrano lungo la strada.

La struttura:

Dopo il viaggio si arriva finalmente al villaggio, la struttura è imponente e curatissima. Di recente ristrutturazione è ancora in fase di espansione, in quanto, alle estremità del Barcelò Bavaro saranno ristrutturate le altre due strutture Casinò e Beach che compongono l’intero villaggio della catena Barcelò.

La struttura si sviluppa parallelamente alla spiaggia, oltre alla reception si possono trovare all’interno: ristoranti di vario genere quali, cucina messicana, cucina spagnola, cucina francese, cucina italiana, sea food, steak house e due ristoranti a buffet di cui uno con cucina tipica domenicana (il Bohio domenicano) e un ristorante fronte spiaggia, La Brisa.

Barcelo Bavaro offre poi diversi locali quali Lobby o bar, in uno dei quali si consumano prettamente caffè e rum (il viagra dominicano, com’è definito dai dominicani stessi) e nel quale è anche permesso di fumare.

Grazie ai potenti impianti d’aspirazione, chi non sopporta il fumo passivo non viene quasi per nulla infastidito dal fumo degli altri clienti (salvo trovare una concentrazione di fumatori di sigaro e allora…).

Si trova poi un pub, lo Striker, aperto 24 ore su 24 che trasmette ogni tipo di appuntamento sportivo nazionale e non attraverso i sui 10 e più schermi e un maxischermo con tanto di divanetti modello di “sala da cinema extra lusso”.

Troviamo una palestra, un centro SPA, un casino con slot machine, roulette, tavoli da black jack e texas old’em, una discoteca aperta dalle 23 alle 3 del mattino, un teatro per gli spettacoli serali, vari negozi di ogni genere, una farmacia, uno studio medico (a pagamento).

Per i più piccoli esiste un Kids Club gestito da un gruppo di ragazze. Il Kids Club rimane aperto tutto il giorno fino a tardi, escludendo un’ora e trenta minuti circa per la pausa pranzo.

Le strutture contenenti le camere sono disposte ai lati della struttura centrale. Disposte in edifici di due o tre piani, dipendono dal tipo di camera prenotato, sono tutte molto curate, pulite, eleganti e ben arredate.

La prima camera assegnatami era una camera a piano terra (le camere ai piani superiori sono dotate di ascensore) ma con due posti letto, peccato che noi eravamo in 3 persone! Nonostante l’agenzia che ha curato il viaggio avesse trasmesso ai responsabili tutte le informazioni concernenti, le mie necessità, abbiamo dovuto ridiscutere l’assegnazione della camera e cercare una soluzione.

Una cosa che ho imparato e che con i dominicani bisogna sempre essere pronti a dover trattare (dall’acquisto di un prodotto, al prezzo del taxi, tutto)! Bisogna sempre trattare e scendere a compromessi,  avere anche un poco di pazienza perché i loro ritmi non sono per nulla come i nostri, anzi…

Trattato per il cambio della camera sono stato sistemato nella zona delle famiglie; camera al piano terra, due camere da letto, bagno attrezzato per disabili e largo abbastanza per non aver nessun problema di movimento con la carrozzina.

I letti sono molto alti rispetto ai nostri, addirittura il mio era circa 6/9 centimetri più alto della mia carrozzina (una progeo joker) perciò, per alcuni, potrebbe risultare un poco faticoso il passaggio carrozzina letto.

Il bagno ha una porta scorrevole come anche le stanze interne, i lavandini sono appoggiati su di un piano in modo tale che ci si possa infilare sotto con la carrozzina e non aver nessun problema nell’utilizzo.

Il wc ha un maniglione fissato a muro e a terra e la doccia ha un seggiolino richiudibile fissato a muro con un maniglione vicino (ho visto un’altra camera disabili non nella zona famiglia era in sostanza uguale). Non vi è la presenza di doccino in tutti i bagni che ho potuto controllare.

Vedi foto allegate x bagno

Tutte le strutture ospitanti, le stanze da letto sono unite tra di loro da una passeggiata coperta (non proprio tutte ma una media di circa l’85% – 90% delle stanze) il che, aiuta anche quando piove (ricordatevi che siamo ai tropici e può succedere che ogni tanto arrivi uno scroscio di acqua e che dopo qualche minuto se ne vada) a non bagnarsi troppo, almeno che non vi becchiate un tipico acquazzone tropicale…

Vedi foto percorso x passeggiata coperta

Oltre al percorso coperto interno al villaggio, la spiaggi è costeggiata da un percorso che unisce tutte le strutture, percorre per lungo la spiaggia portando ad esempio a un ristorante che si affaccia alla spiaggia, e che porterà alle nuove strutture quando saranno terminate, sbuca da fronte alle piscine del villaggio etc.

Vedi foto percorso esterno

Fronte struttura principale troviamo lo spazio dedicato alle piscine. 3 piscine di varie metrature e profondità fronte spiaggia. Tutto lo spazio delle piscine, bar compresi, è percorribile agilmente perché si tratta di una superficie piana e regolare. Nella zona piscine troviamo un bar, una struttura, dove sono effettuati giochi e attività ludiche e di gruppo, due aule per corsi di sub, un piccolo negozio di costumi, creme etc.

Tutto lo spazio è agibile e accessibile.

Nella zona piscine vi sono presenti servizi igienici ma non per disabili, i bagni sono abbastanza ampi ma non proprio accessibili. Problema poco rilevante comunque, perché poco distante, ci sono bagni per disabili accessibili.

Tutta la struttura comunque è fornita di bagni accessibili ovunque, al teatro, al casino, al bar, al ristorante a buffet, qualche ristorante ha il bagno accessibile, gli altri bisogna utilizzare quelli esterni.

Tutti i bagni distribuiti all’interno del villaggio sono pulitissimi. Nessuno fornito di doccino.

Sono raggiungibili attraverso delle rampe che portano al bar della piscina ed anche ai ristoranti a buffet.

Le rampe del villaggio

Quasi la totalità del villaggio è al piano, troviamo 2 rampe che dall’entrata principale scendono verso il percorso che porta alle piscine e 3 rampe che dai ristoranti a buffet portano al bar e alle piscine.

Le 2 rampe principali hanno una pendenza abbastanza alta, mi permetto di dire che mentre per scendere, scendono anche i sassi, per salire (se si è soli) bisogna essere in forma…

Meno complicata è la situazione delle rampe che portano dai ristoranti a buffet, dove è servita anche la colazione (e di solito utilizzati dai più per i pranzi), alla piscina e alla spiaggia. Trattasi di tre rampe più brevi e con pendenza più lieve.

Vedi foto rampe bar

Puntualizzo che la zona piscine è comunque raggiungibile dalle camere passando dal percorso parallelo la spiaggia senza dover salire o scendere rampe…

La spiaggia

Purtroppo la spiaggia non è ancora accessibile. La sabbia è abbastanza dura ma difficile attraversare la spiaggia e arrivare al bagnasciuga se non accompagnati… non c’è presenza, almeno fino al mese scorso, di sedie Job, percorsi in spiaggia o quant’altro possa essere utile per l’accesso alla spiaggia…

Per il resto cosa dirvi, il personale del posto è sempre disponibile e molto carino. Ricordatevi che è gente dai ritmi moooolto lenti e perciò se dovrete risolvere un problema, insistete e non mollate.

Cibo e quant’altro è tutto ottimo e abbondante. Spero che qualcuno possa passare una vacanza come la mia.

Rimango disponibile comunque per comunicarvi altre informazioni via mail o telefono nel caso qualcuno avesse delle domande.

Denis

bagni accessibilipiscina


Amore senza barriere: viaggio in Inghilterra

3
9
Giugno

Rolando è un ragazzo tetraplegico, che per amore se n’è venuto fin qui da solo, superando oltre alle barriere architettoniche, quelle dell’inglese e quindi della comunicazione.

amore e disabili

E’ partito dall’aeroporto di Venezia Treviso, dove era stato accompagnato. Come la maggior parte degli aeroporti (se non tutti) era accessibile ed aveva un servizio assistenza disabili, che prevedeva, come ben sapete, l’accompagnamento e la sistemazione sull’aereo. L’arrivo a Leeds prevedeva lo stesso servizio d’assistenza (se non fosse stato che per un errore di comunicazione tra hostess di volo e assistenti di terra lo avevano dimenticato 20 min sull’aereo. povero.. eh eh), con accompagnamento fino alla macchina (nel caso se ne avesse una), bus o taxi.

Io sono andata a prenderlo lì e per raggiungere Hull abbiamo preso il pullman 757 che collega l’aeroporto alla stazione, con posto riservato a disabili e rampa (si dovrebbe avere un certificato che rilasciano in uk, ma se spieghi che sei italiano e hai la 104 o semplicemente riconoscono la tua condizione, non ti fanno pagare.. a volte non ho pagato neanche io come accompagnatrice, ma questo dipende dalla simpatia dell’autista).

Da Leeds stazione abbiamo preso il treno per Hull. Anche questo con rampa posti riservati. I tizi consigliano di prenotare prima in modo da essere preparati all’assistenza e verificare che ci sia la disponibilità, ma noi non avevamo mai prenotato (incoscienti) e abbiamo trovato comunque persone molto gentili e disponibili che ci hanno aiutato (anche se si era fatto complicato quando una volta c’era un altro disabile e una bicicletta -che va nello stesso scompartimento- )

Arrivati ad Hull io avevo prenotato un albergo abbastanza economico, L’IBIS (38 pounds a notte una camera matrimoniale), che si trova a meno di cinque minuti a piedi dalla stazione (di alberghi accessibili ce ne sono diversi, uno anche attaccato alla stazione, ma era più caro). Cosa molto interessante, all’uscita della stazione ci sono i classici taxi inglesi, alcuni hanno il simbolo da disabile e infatti mantengono le stesse caratteristiche dei taxi tradizionali, ma hanno una rampa per facilitare l’accesso in carrozzina (quindi non siete esclusi dalla tradizionale corsa nel taxi inglese)

L’albergo ha 2 camere per ogni piano destinate ai disabili. L’ascensore ha un touch screen molto sensibile, ma, cosa proprio non intelligente (per chi non ha l’uso delle mani) l’accesso in camera avviene strusciando la carta magnetica.

La nostra stanza era abbastanza spaziosa (non tutte erano uguali), ma forse per le carrozzine più larghe non era il massimo. Divertente il fatto che ci fosse uno spioncino ad altezza disabile, ma nn abbiamo capito se era stato fatto apposta per disabili o per i guardoni (dato che se anche un disabile guarda non può riconoscere qualcuno in base al pacco che ha).

Il bagno aveva i maniglioni, a detta di Rolando un pò bassi, ma quelli affianco alla doccia si alzavano se non ci facevi pressione e non era il massimo. Il seggiolino per la doccia era abbastanza largo (in altre stanze aveva anche un buco sotto), ma il gabinetto era troppo a ridosso del muro e non aveva la classica forma, quindi era un po’ difficoltoso da usare..

Hull non è una grande città, ma la maggior parte delle attrazioni sono gratuite e a parte qualche casa di scrittore e un museo di dinosauri tutto era agibile e gratuito. Hull ha una caratteristica caccia al tesoro per turisti, in cui si cercano delle orme di pesce sul pavimento, e seguendole visiti tutta la città.. Purtroppo la città vecchia è piena di san pietrini, quindi poco accessibile, ma l’ufficio informazioni, che sta proprio al centro, offre dei percorsi alternativi (al massimo si perderà qualche pesce per strada).

L’albergo offre un servizio ristorante aperto 24/7 ma anche molti posti sono agibili tipo Stanley’s brasserie (andateci di giorno perchè di sera i prezzi raddoppiano), che è sulla strada dall’albergo alla stazione o Zest che è in Newland avenue (zona universitaria, un po’ fuori dal centro) dove fanno una pizza a volte migliore di quella italiana. I pub più vecchi di solito hanno gli scalini, ma è facile trovarne di accessibili. P.s. mangiate presto perchè il centro alle 20.00 muore.

Ad hull c’è il DEEP che è un acquario… questo ha l’accesso per disabili (che pagano, l’accompagnatore no), ma ha molte stradine in discesa quindi va bene se si ha qualcuno con braccia forti (io non sembra ma sono una piccola braccio di ferro) o la carrozzina elettrica. All’interno ci sono parti con scalini, ma basta chiamare un tipo che vi accompagna su un piccolo montacarichi (che loro chiamano ascensore) e nessuna parte vi sarà preclusa.

Antonia e Rolando.

hotel accessibile


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“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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