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Hotel Lago Losetta al Sestriere

11
Novembre

L’Hotel è situato a Sestriere in zona campi sportivi.

HOTEL LAGO LOSETTA accessibile a disabili

Dispone di:

  • 20 CAMERE
  • 3 JUNIOR SUITE
  • SALA CONFERENZE da n°70 persone dotata di sistemi audio e videoproiettore
  • SALA RICREATIVA BAMBINI
  • RISTORANTE INTERNO
  • BAR
  • SOLARIUM
  • SALA TV
  • GARAGE INTERNO RISCALDATO
  • AMPIO PARCHEGGIO ESTERNO

camera hotel

Servizio Navetta con veicolo attrezzato.

Tutte le stanze dell’Hotel hanno la stessa conformazione di accessibilità e fruibilità e quindi anche adatte a gruppi.

bagno hotel

Tutto l’hotel è accessibile .. dalla rampa di ingresso.. al garage e a tutti gli spazi comuni.. dotato di ascensore per il 1° piano e per il garage,

Ci occupiamo anche di sport per persone con disabilità (tutte le disabilità fisiche, intellettive relazionali e sensoriali …anche non autonome) per informazioni:

www.freewhite.it

www.freewhiteonlus.org

Ci occupiamo in esclusiva di alcune attrezzature sportive adattate per il Downhill Bike:


www.gdg-dis-sport.it

Per informazioni:

Hotel Lago Losetta Melvin Jones

Strada Azzurri d’Italia

410058 SESTRIERE (TO)

tel +39 (0)122 754041

fax +39 (0)122 755107

mobile +39 393 9317821

@ gianfranco@hotellagolosetta.it

web www.hotellagolosetta.it

 


Manuela a Barcellona

1
Luglio

Avevo letto tanto sull’accessibilità di Barcellona e sono rimasta piacevolmente stupita dalla semplicità con cui si può girare la città. La cosa che mi ha colpito maggiormente sono stati i marciapiedi, udite udite…tutti hanno le rampe per salire e scendere.

Andiamo con ordine…week-end del 2 giugno, io e la mia amica ci concediamo qualche giorno di vacanza anche perché bisogna festeggiare degnamente il mio compleanno che cade proprio in quei giorni!!!

Era la prima volta che viaggiavo in aereo con la carrozzina, l’assistenza è stata perfetta…dal banco del check-in alla poltrona dell’aereo non ho mosso un dito!!!

Arriviamo in hotel, Hostal Barcelona, presto e la camera non è ancora disponibile così, facciamo colazione poi, a piedi in breve tempo raggiungiamo in Barrì Gotic dove, tra un scroscio di pioggia e l’altro, (sì, anche a Barcellona piove!!!) gironzoliamo tra un monumento, un negozio e un altro monumento fino al pomeriggio. Il Barrì è la parte vecchia di Barcellona quindi la pavimentazione non è ottimale ma si può girare senza grossi problemi; non sono entrata nella cattedrale o in altri monumenti quindi non ho informazioni sull’accessibilità.

Il secondo e terzo giorno per gli spostamenti, utilizziamo il bus turistico, accessibile, e ci dedichiamo alla visita delle case di Gaudì, della Sagrada Familia, del Park Guell, del Poble Espanyol e della Fondazione Mirò.

Per quanto riguarda le case progettate da Gaudì siamo entrate alla Pedrera, accessibile da un’entrata secondaria il che permette di evitare la coda chilometrica che c’è alla biglietteria; è possibile visitare senza problemi il sottotetto e un appartamento mentre il tetto, bellissimo e molto particolare, è pieno di gradini quindi una volta usciti dall’ascensore gli spazi di movimento sono davvero ridotti ma merita ugualmente una visita.

Seconda fermata: Sagrada Familia vista solo esternamente;

ultima tappa della giornata: Park Guell, dalla fermata del bus all’entrata c’è una salita molto ripida ma da lassù la vista della città è meravigliosa.

Altro giorno, altra visita…prima tappa Poble Espanyol, un villaggio che raggruppa sotto la forma di un paese vero e proprio i luoghi tipici della Spagna, pieno di negozietti per lo shopping ma complicato da visitare, in salita e pieno di scale.

Proseguiamo la salita, con il bus, alla collina del Montjuic, passiamo davanti agli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi del 1992 e ci fermiamo per una visita alla Fondazione Mirò. Questa volta la coda alla biglietteria ce la facciamo tutta, all’interno ci si sposta liberamente sui tre piani dell’esposizione con l’ascensore. Al pomeriggio un bellissimo sole ci accompagna per un giro sul lungomare e shopping in centro.

Ultimo giorno…proviamo l’ebbrezza della metro, le fermate da noi utilizzate erano tutte accessibili con gli ascensori.

Visita al Museo Picasso…oggi, prima domenica del mese, il museo è gratis e in tanti hanno avuto la stessa idea, risultato…coda chilometrica che anche stavolta evitiamo; attraverso un comodo ascensore ci accompagnano all’inizio della mostra che si visita senza nessun tipo di problema. All’uscita ci dirigiamo verso il mare attraversando le strette viuzze del Born dove sostiamo per i pranzo. Nel pomeriggio passeggiata sul lungomare fino al Maremagnum, giro nel centro commerciale, visita ad un mercatino sulla Rambla, cena, rientro in hotel e valigia, domani sveglia all’alba e rientro.


Hotel Villa San Francesco: un rifugio senza pensieri forAll

2
23
Giugno

L’Hotel villa San Francesco si trova a Legro, una piccola frazione del comune di Orta a pochi minuti dal Sacro Monte e dall’incantevole centro storico dell’antico borgo di Orta da dove è possibile raggiungere e visitare l’Isola di San  Giulio che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Ricavata da un antico edificio vescovile poi seminario “San Carlo”, la struttura fungeva, fino a qualche decennio fa, da luogo di incontro e di meditazione dei frati francescani che potevano riposarsi e passeggiare nel meraviglioso giardino privato che la circonda.

Facciata Esterna

Ancora oggi l’albergo appartiene alla congregazione dei frati minori dell’ordine francescano, da cui la mia società ha acquisito la licenza di gestione; dispone di 30 stanze di cui 18 doppie e 12 singole tutte dotate di servizi e di collegamento alla televisione.

E’ silenzioso e comodo da raggiungere perchè vicino alla piccola stazioncina di Orta Miasino (passano pochissimi treni che non disturbano la quiete assoluta del luogo) e di un comodissimo ed ampio parcheggio. Un piccolo gruppo di anziani autosufficienti risiede nella struttura da molti anni in modo stabile proprio perché la struttura offre loro tranquillità e ottima ospitalità.

Il nostro desiderio è unire insieme persone giovani, anziani, diversamente abili, partendo da questa considerazione:

Metti un italiano: è un europeo ma anche “diverso” dagli altri europei. Aggiungi un europeo che è italiano, ma diverso da tutti gli altri italiani. Completa il tutto con un disabile che è allo stesso tempo un italiano ed un europeo. È paradossale, complicato, esilarante … è  l’emblema dell’unità nella diversità.

Accessibilità:

la struttura dispone di una bagno attrezzato per disabili, di un accesso a scivolo, di un parco perfettamente in piano e tutte le aeree riservate ai clienti sono senza barriere architettoniche.

Contatti:

Via Prisciola 6

28016 Legro di Orta San Giulio (NO

Tel. +39.0322.90258
Fax +39.0322.911946

E-Mail: info@hotelvillasanfrancesco.it

Web: www.hotelvillasanfrancesco.it

 


Viaggio in Finlandia: una ragazza disabile ci racconta

31
Maggio

Sono appena tornata da un brevissimo, ma intenso, weekend in Finlandia. Una mia amica si è trasferita lì di recente, e così ho deciso di andare a trovarla. Destinazione: Tampere il primo giorno, Helsinki a seguire.

racconti Finlandia

Che dire… in tre giorni scarsi è ben poco quello che si può “respirare” di un paese. Ciononostante, anche in un solo weekend, son riuscita a portare con me tanti ricordi finlandesi, in positivo e in negativo. Essendo su di una sedia a rotelle, guardo ormai ogni cosa, le città gli alberghi le strade…, con una lente ben precisa. Andando in Finlandia sinceramente ero abbastanza tranquilla: in genere più si va a nord, meglio ci si trova, quanto ad accessibilità. Per alcuni versi mi son trovata a riconfermare le mie aspettative, per altri invece ho dovuto ammettere che, ovunque, ‘tutto il mondo è paese’, e vi spiegherò perché.

Cominciando dagli aspetti positivi, in questo scorso weekend mi son permessa di bere tutta l’acqua, il tè o il caffè che volevo, certa che pressoché in qualsiasi locale pubblico avrei trovato un bagno attrezzato per disabili. In Italia al contrario quando esco la sera, o so di essere in giro per diverse ore, devo cercare di bere il meno possibile, proprio perché è abbastanza difficile trovare dei bagni adatti ad una carrozzina. Per correttezza e fair play, devo però precisare che anche ad Helsinki il nostro albergo aveva sì un bagno più ampio, adatto ad una carrozzina, ma il WC era troppo basso, creandomi non poche difficoltà…

Continuando con i pro della Finlandia, ho viaggiato agevolmente in treno, senza grossi problemi (se si esclude l’inconveniente che all’andata, Tampere – Helsinki, la rampa elettrica per superare i 4-5 gradini di accesso al treno non funzionava, perciò mi hanno dovuto issare a forza il controllore e la mia amica… ma shit happens, come dicono gli inglesi, può succedere…). Di seguito trovate alcune foto:

immagine treno

La rampa elettrica per salire sul treno e sotto l’ampio bagno, comodo anche peri bambino:

bagno accessibile

bagno accessibile

Sempre in tema di accessibilità dei trasporti urbani, ho avuto modo di prendere un autobus di linea (il n. 61, quello che collega l’aeroporto di Tampere al centro città), e anche lì sono salita comodamente. Il sistema è meccanico, come quello che ho visto sugli autobus in Germania: c’è una rampa a scomparsa, in corrispondenza di una porta dell’autobus – è sufficiente prendere un gancio ed aprirla per far salire la carrozzina, o il passeggino, per poi richiuderla.

Anche in questo caso però voglio essere sincera: l’autobus di linea era sì accessibile, ma l’abbiamo dovuto prendere perché la navetta della Ryanair invece non lo era. Peccato che siamo venute a sapere dell’impossibilità del mio accesso al suddetto autobus solo dopo aver pagato i 12 euro del biglietto per me e per la mia accompagnatrice, e dopo aver aspettato una buona mezzora a vuoto. I soldi ci sono stati rimborsati, ma che nervoso!!! Mi avrà ben visto la receptionist cui chiesi se potevo prendere l’autobus dall’aeroporto al centro, no? E l’inglese lo parlo pure bene! Non ho detto, non dovrei aver detto, strafalcioni… Le persone superficiali insomma le si incontra dovunque!!

Ma tornando al ‘reportage’, altro mezzo di trasporto che non ho mancato di testare è stato il taxi. Nota di merito: ho visto circolare diverse vetture attrezzate con rampa posteriore, per accogliere sedie manuali o a motore. Nota di demerito: viaggiare con un taxi del genere e con la propria sedia a rotelle (rimanendo seduti su di essa, non trasferendosi sul sedile, e quindi richiedendo all’autista ‘lo sforzo’ di fissare la vostra sedia al pianale dell’auto e cingendovi a norma con delle cinture di sicurezza) costa un sovrapprezzo fisso di ben 14 euro!!!, indipendentemente dal tragitto. E questo, NB, solo per i turisti stranieri. I disabili residenti in Finlandia hanno invece delle agevolazioni, per cui possono viaggiare in taxi al costo di un autobus, vale a dire 2,50 euro a corsa. Bene per i disabili autoctoni, certo, ma non mi sembra affatto giusto, né etico, che un disabile turista debba pagare di più perché viaggia con la, e sulla, propria sedia a rotelle. Ancora una volta insomma un weekend che avrei voluto low cost è stato invece piuttosto oneroso…

Si riconfermano sempre le tesi di Wiebke Kuklys : un disabile, nella società occidentale quantomeno, per avere lo stesso livello di benessere di una persona normodotata deve spendere circa il 20% in più. Se contate che io non sono più autosufficiente e viaggio con un’assistente personale, fate presto a rendervi conto di quanto più costosa possa essere la mia vita…

‘Testati’ autobus, treni e taxi, non poteva mancare un’esperienza col tram, no? Bene, diciamo che si è trattato di un’esperienza ‘indiretta’, ma a mio giudizio alquanto singolare, perciò ve la racconto. Brevemente, questo è quanto è successo: io e la mia amica finlandese, che mi stava spingendo, decidemmo (sbagliando, lo so…) di fare un po’ le ‘trasgressive’, e di attraversare la strada anche se c’era rosso per i pedoni. La mia amica purtroppo accelerò un poco, e io non riuscii a tenermi a sufficienza ancorata alle maniglie laterali della mia carrozzina, e catapultai in avanti, a terra. Le rotelline davanti alla sedia, piccole e dannate, s’erano incagliate in uno dei binari a terra del tram. Per fortuna non mi son fatta molto male, solo un po’ di dolore alle ginocchia…considerato che sono anni che non faccio fisioterapia, mea culpa, i miei legamenti gridano vendetta…La cosa che però mi ha piuttosto scioccata è che nessuno dei presenti è venuto in mio soccorso, lasciando me e la mia amica a cercare di rimettermi sulla sedia, invano, in mezzo all’incrocio. Solo una volta scattato il verde i pedoni finlandesi son venuti a darci una mano. Forse era un modo per rimproverarci per essere passate col rosso, mi son detta. O forse hanno ritenuto che l’etica del rispetto delle regole (=non si deve MAI attraversare col rosso) fosse superiore a tutto il resto. Bah. Io comunque ci son rimasta un po’ male…sarei quasi tentata di fare una prova, ribaltandomi di nuovo in diverse città (non senza essermi imbottita le ginocchia e i gomiti, beninteso), come a Milano o Londra o Timbuctu o vattelapesca, per poter vedere che succede, se prevale il senso di rispetto del codice della strada, o se invece ha la meglio un istinto naturale ad aiutare chi è in difficoltà. Ma qui rischiamo di entrare nelle solite disquisizioni filosofiche: homo homini lupus, alla Hobbes, oppure uomini naturalmente buoni, alla Rousseau? Bravo chi trova una risposta certa…

Che dire del viaggio in generale? Mi son divertita, m’è piaciuto vedere un posto molto diverso dall’Italia, e da tanti altri paesi dove sono stata, anche se nel brevissimo weekend che ho trascorso in Finlandia quasi sono stata più tempo sul treno o sull’autobus, che non in giro a fare la turista 🙂

Ad ogni modo, il mio consiglio per chi volesse andarci è di organizzare una bella crociera (anche se non so come siano messe le navi in fatto di accessibilità… bisognerebbe indagare!): ho scoperto di essere parecchio ignorante in geografia, perché dalla capitale finlandese in poche ore di navigazione si può essere a Tallin, San Pietroburgo, Stoccolma. Ottime destinazioni, non vi pare? Inoltre, ça va sans dire, la Finlandia è la meta perfetta per gli amanti della natura: è un paese praticamente ‘allagato’, perché son quasi più i laghi che la superficie calpestabile, e i boschi sono ovunque. A meno che non amiate il freddo (ma quello polare artico: in inverno le temperature a sud si aggirano intorno ai -30°, a nord ancora meno…brrr), la stagione migliore è l’estate. Non ci credo nemmeno io, ma in tre giorni scarsi mi son scottata!! I finlandesi infatti durante la stagione estiva cercano di fare ‘il pieno’ di sole, e quindi nessun bar o ristorante ha i tendoni, come da noi. Il sole si piglia in faccia, e si piglia fino a sera! In questi giorni c’era luce fino alle 11 di sera; presto il giorno durerà fino a 22 ore, con sole 2 ore di buio, prima di cedere il passo alla lunga notte invernale, quando sarà il contrario e già verso le due di pomeriggio scende l’oscurità.

Insomma, in conclusione, credo non ci vivrei. Non fosse altro che per il buio e il freddo invernale, e per il cibo! Di specialità non ce ne sono mica tante, a parte dell’ottimo salmone che ho mangiato sempre e in tutte le salse: i livelli di omega 3 nel mio sangue saranno piacevolmente alle stelle 🙂

Una visita però la Finlandia direi che decisamente la vale: per i suoi boschi, i suoi laghi, per la pace e l’aria pulita che si respira persino nella capitale. Buon viaggio dunque, a chi deciderà di avviarsi al nord, e kiitos, grazie in finlandese, per l’attenzione!

Maddalena Botta


Parigi Accessibile: quali passi si stanno facendo?

2
11
Aprile

parigi

Parigi, città teatro di innumerevoli avvenimenti storici epocali e culla dell’arte europea, è da sempre una meta ambita dai turisti di tutto il mondo. Il suo essere un magnete turistico potentissimo, però, non coincide necessariamente con il riuscire a soddisfare tutte le nostre esigenze in termini di sicurezza e accessibilità. Per molto tempo, infatti, è stata una sorta di destinazione avventurosa se ad indossare i panni del turista erano persone diversamente abili: la mancanza di rampe, ascensori, accessibilità dei mezzi pubblici e musei hanno caratterizzato (e penalizzato) per anni la capitale francese.

Nel 2001, tuttavia, il Segretario di Stato per il Turismo ha attivato, a livello nazionale, un’iniziativa chiamata “Tourisme & Handicape”; essa volge a sensibilizzare le strutture e gli enti turistici sulla necessità e l’importanza di offrire assistenza e strutture speciali per le persone disabili. L’iniziativa si è focalizzata su quattro tipi di disabilità (fisica, visiva, auditiva e mentale), a ognuna delle quali corrisponde un simbolo da assegnare per cinque anni a tutte le strutture conformi a una serie di criteri qualitativi prestabiliti. Cliccando su questo link troverete una lista di monumenti e musei con apposti i simboli indicanti quali disabilità sono gestite.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici, se la metropolitana non è ancora perfettamente attrezzata per affrontare un’utenza con disabilità (rampe e ascensori non sempre presenti/funzionanti in tutte le stazioni) la situazione è leggermente migliore con la RER (il servizio ferroviario urbano). E’ consigliabile comunque utilizzare carrozzine manuali (affittabili tra l’altro tramite l’agenzia Material Paramedical – Tel: 0033 143 26 75 00) per via del fastidioso gap presente tra il treno e la piattaforma. Per quanto concerne gli altri mezzi di trasporto, sia bus che tram sono ben attrezzati, accessibili, e ideali per avere una panoramica della città mentre ci si sposta da un punto all’altro.

Per quanto riguarda le strutture alberghiere, non sono molte le risorse online che offrono una visione a 360 gradi dell’accessibilità degli alberghi della capitale francese. La cosa migliore è contattare i singoli hotel (o visitarne i siti web) e alla fine della vacanza inserire sul web le proprie recensioni di hotel di Parigi.


Il Meridiana Hotel a Taormina Accessibile a Disabili

2
23
Marzo

Uno dei luoghi più belli d’Italia e del mondo: Taormina. Oggi per il Turismo Accessibile a tutti vi presentiamo un Hotel Accessibile a Disabili a Taormina. E’ il Meridiana Hotel di cui vi diamo dettagli e foto grazie alla collaborazione preziosa dello staff.

meridiana hotel taormina

Il Meridiana Hotel Taormina è immerso in uno degli scenari più affascinati della Sicilia, l’incantevole ed esclusivo panorama, le numerose bellezze artistiche e naturalistiche presenti nel territorio, la quiete ed il relax sono le premesse per una vacanza indimenticabile.

La struttura è posta a 100 metri sul livello del mare, poco distante dal centro di Taormina e dal famoso Teatro Greco Romano, perfettamente incastonata nel paesaggio di cui rispetta la naturale armoniosità che rendono Taormina una delle tappe obbligate per le vacanze in Sicilia.

L’albergo, sviluppato su due piani è di nuova costruzione, tutte le camere sono panoramiche e con vista sul golfo di Taormina GiardiniNaxos; ognuna è dotata di terrazzo attrezzato per godersi momenti di piacevole relax.

Al secondo piano, in un elegante terrazzo panoramico è possibile gustare la colazione.

Nel terrazzo al primo piano invece, si possono trascorrere piacevoli momenti di lettura.

Accessibilità:

Una delle camere Superior è riservata ai diversamente abili, con letto matrimoniale, letto aggiuntivo e bagno e terrazza attrezzati a norma di legge.

Il Meridiana Hotel non ha barriere architettoniche perchè è dotato di comodi scivoli che dall’esterno arrivano sino all’interno della struttura, ove si trova un grande ascensore accessibile alle sedie a rotelle.

La stanza accessibile e attrezzata per disabili, maniglioni, seggiolino in doccia:

hotel meridiana

Il Meridiana Hotel Taormina ha un suo punto di forza particolare che risiede nel contenimento dei consumi grazie a particolari accorgimenti sia nell’involucro edilizio che ha tenuto conto delle più severe normative antisismiche con un’ attenta progettazione ed uso di materiali ecologici, che nella gestione degli impianti e nell’utilizzo di energie rinnovabili come quella derivante dall’impianto fotovoltaico e solare termico per la produzione di energia elettrica ed acqua calda che consente di risparmiare oltre il 50% dell’energia necessaria al funzionamento delle caldaie per riscaldamento dell’acqua sanitaria. Tutto ciò ci consente di identificarci come Hotel Ecocompatibile.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:

Meridiana hotel taormina – Via madonna delle grazie, 1/bis

Tel: +39 0942.625616 Tel 2: +39 0942.626228 – Fax: +39 0942.624640

E-mail: info@meridianahoteltaormina.com

Web: www.meridianahoteltaormina.com


Mirko ci racconta la Stoccolma Accessibile

2
3
Marzo

Dopo tante vacanze in camper, e dopo averci pensato su per tanto tempo, l’estate scorsa abbiamo finalmente trovato il “coraggio” di provare un viaggio diverso, aereo e albergo, sfidando il timore di incontrare difficoltà e problemi ai quali non sono abituato.

La meta prescelta è Stoccolma, favolosa città del nord, dove speriamo di poter contare su una qualità di servizi tale da non scoraggiarci al primo tentativo.

So benissimo che molti disabili viaggiano regolarmente pernottando in albergo e non ne fanno una questione “epocale” come sembra stia facendo io, ma, benché abbia una certa esperienza del viaggiare, preparare la valigia, con il dubbio se sia meglio portare la giacchetta impermeabile o il “poncho” per proteggersi integralmente dalla pioggia si è rivelata cosa ben diversa dal mettere in moto il camper, con al seguito tutto quello che si è abituati ad avere a portata di mano.

Per questo motivo spero che le brevi note che seguono possano essere utili a chi è interessato alla città di Stoccolma, ma anche a chi ha ancora qualche remora nel mettersi in viaggio.

Come sempre un viaggio, per quanto breve, richiede una attenta preparazione, in particolare per chi ha problemi di mobilità e vorrebbe partire per una vacanza senza finire in un incubo.

In primo luogo quindi mi sono dedicato alla scelta del volo.

Tutte le compagnie aeree sono tenute a trasportare disabili in conseguenza delle vigenti norme europee e la richiesta della necessaria assistenza deve essere precisata all’atto della prenotazione.

Non tutte adottano la stessa politica, in particolare, a riguardo del trasporto della sedia personale. Limitandomi alle compagnie low-cost più diffuse ho trovato che Ryanair pone limiti sulle dimensioni (“81 cm di altezza, 119 cm di larghezza e 119 cm di profondità”) mentre Easyjet impone limiti anche sul peso con la seguente frase “Le Sedie a rotelle e gli ausili per la deambulazione il cui peso superi i 60 kg (batteria esclusa) sono accettati a bordo a condizione che vengano imballati in parti separate che non superino i 60 kg ciascuno (batteria esclusa). Questo per la salute e la sicurezza del nostro personale addetto al carico“.

Poiché io utilizzo una sedia modello Q610, che pesa più di 60 kg, e rifiutando l’idea di doverla smontare in aeroporto, ho ripiegato sulla compagnia Norwegian Air Shuttle che pone limiti meno stringenti (“dimensione massima di 140x114x85 cm e un peso massimo di 150 kg”), ma ha prezzi più alti.

Per la verità, nel corso di una telefonata che ho ricevuto dopo la prenotazione, avrebbero richiesto che, al momento dell’imbarco, le batterie fossero scariche, ma si sono presto resi conto della assurdità della richiesta!

Il secondo problema di cui occuparsi, per chi si reca in aeroporto in auto, è la possibilità di parcheggio. Tutti gli scali sono dotati di parcheggi a lungo termine con costi accettabili e quello di Nice Cote D’Azur da cui siamo partiti noi, prevede anche la possibilità di prenotare il posto via internet, il che mette al sicuro da cattive sorprese. L’altezza massima accettata è di 2,2 m, pienamente compatibile anche con piccoli van come il mio. Per una sosta di 8 giorni abbiamo pagato circa 80 €.

Tutte le azioni successiva all’arrivo in aeroporto sono gestite con procedure standard dagli addetti del servizio di assistenza.

Passaggio dalla sedia personale alla sedia di servizio, controllo bagagli, transito al gate, trasporto con pulmino attrezzato alla base della scaletta di accesso all’aereo, trasbordo su una sedia più compatta e dotata di meccanismo per la salita della scaletta ed infine trasbordo definitivo sul sedile.

Le stesse operazioni, in senso inverso, sono avvenute all’arrivo a Stoccolma, con la semplificazione che l’aereo era direttamente collegato al terminal.

La riconsegna della mia sedia ha causato un piccolo brivido perchè, a prima vista, sembrava aver subito un danno abbastanza grave. Un esame più attento ha mostrato che si trattava solo di uno slittamento del supporto del joystick.

E’ stato prontamente richiesto l’intervento di un tecnico della manutenzione dei nastri trasportatori per i bagagli che si è occupato di ripristinare la situazione corretta.

Un aspetto molto importante riguarda il collegamento dell’aeroporto alla città.

Stoccolma è servita da quattro scali. Il principale è Arlanda, unito al centro città da un veloce collegamento ferroviario (Arlanda Express). La stazione è esattamente sotto lo scalo aereo e si raggiunge direttamente per mezzo di un ascensore. Il piano dei vagoni è allo stesso livello di quello del marciapiede e un addetto si occupa di piazzare un piccolo scivolo metallico che copre il vuoto tra i due.

Un problema diverso si sarebbe presentato se avessimo volato con Ryanair che si appoggia all’aeroporto di Skavsta (circa 100 km da Stoccolma), servito solo da una compagnia di autobus che accetta di trasportare la carrozzina, ma richiede che il passeggero sia in grado di salire autonomamente a bordo!

La nostra destinazione era il Three Crowns Bed & Breakfast, poco distante dalla stazione centrale, prenotato dopo un lungo scambio di mail per accertarmi che fosse adatto alle mie esigenze.

Spesso non è sufficiente richiedere che la sistemazione sia accessibile in carrozzina. Io mi sono fatto mandare foto della stanza e del bagno per essere sicuro di potermici muovere con la Q610 e nonostante ciò ho trovato che tra la stanza ed il bagno era presente uno scalino di circa 10cm che mi avrebbe impedito l’accesso.

La giustificazione della gestione è che in passato altri disabili, con sedie a spinta manuale, non avevano avuto alcun problema e a poco è servito contestare che la frase “absolutely no steps” significa “assolutamente nessun gradino” e non “gradino superabile con ruote grosse”.

A parte questo primo problema, risolto con l’ausilio di due pezzi di legno procurati dal gestore, per altro molto gentile e amichevole, la sistemazione si è rivelata molto comoda, perchè, essendo vicino al centro, mi ha spesso permesso di interrompere la giornata con un paio d’ore dedicate al riposo e alla ricarica delle batterie.

foto di stoccolma accessibile

La prima tappa di una settimana da dedicare alla visita di Stoccolma è stato l’ufficio turistico. Mi avevano consigliato di recarmi lì per prelevare la guida alla accessibilità della città. Si tratta di un documento voluminoso ma con informazioni molto incomplete perchè descrive lo stato di biblioteche, teatri, musei e gallerie d’arte senza chiarirne in modo definitivo l’accessibilità e senza dire alcunchè a riguardo dei trasporti pubblici.

Dalle mie indagini preventive sapevo che le stazioni della metropolitana sono tutte accessibili e che  le carrozze sono allo stesso livello del marciapiede. In realtà la metropolitana si è rivelata per me inutilizzabile a causa della distanza dei vagoni dal  marciapiede , eccessiva per le piccole ruote pivottanti della Q610. Una sedia con ruote più grandi non avrebbe nessun problema.

Ho invece trovato che gli autobus sono molto più accessibili di quanto non sappiano allo stesso ufficio del turismo. Praticamente tutti sono dotati di un qualche tipo di scivolo o rampa che l’autista (non tutti  gentilissimi, per la verità) si occupa di posizionare per permettere  l’accesso. Sul fianco dei mezzi è presente un pulsante da premere per richiedere questo tipo di assistenza.

Più complessa e variegata è la situazione dei vari tipi di battelli che collegano le isole.

La maggior parte non è accessibile e anche su quelli dichiarati adatti a disabili si possono trovare difficoltà di vario tipo a causa del diverso livello della banchina nei punti di attracco.

Io mi sono cimentato solo con quello diretto alla residenza reale di Drottningholm, perfettamente accessibile alla partenza ma molto più difficoltoso all’arrivo.

Il castello di Drottningholm e il teatro non sono accessibili, ma il bel giardino e la crociera stessa valgono il viaggio.

Stoccolma è la città dei musei e gli interessi più svariati possono trovare occasioni di grande soddisfazione a cominciare dal palazzo reale, posto nel quartiere medievale di Gamla Stan, con i suoi appartamenti di rappresentanza.

La guida Lonely Planet acquistata in Italia definiva il palazzo non accessibile mentre la guida all’accessibilità reperita sul posto descriveva varie difficoltà senza chiarire cosa si potesse vedere e cosa no.

In realtà è stato sufficiente chiedere informazioni alla biglietteria per scoprire che praticamente tutto è visitabile, attraverso percorsi magari tortuosi che non creano però problemi grazie all’accompagnatore personale che viene sostanzialmente messo a disposizione del disabile. Abbiamo quindi potuto visitare i due piani di appartamenti reali (tramite un ascensore rivestito in legno che già da solo costituisce un’opera d’arte), le sale del tesoro, e il museo Tre Kronor.

Quest’ultimo è disposto su due livelli collegati da una piattaforma elevatrice che, per scarsa competenza dell’operatore, si è bloccata a metà del corsa e per oltre mezz’ora, destando la curiosità dei visitatori, non voleva saperne di muoversi.

Non è stato invece possibile visitare la Slottskyrkan (Cappella Reale) né la Hall of State e non sono neppure riuscito a capire la natura delle vaghe difficoltà dichiarate dall’accompagnatrice di turno.

Qualche difficoltà si trova per accedere ai bagni: incredibilmente la rampa parte da un marciapiede il cui scalino iniziale non è compensato.

Davanti al palazzo reale si svolge ogni giorno il cambio della guardia che si contraddistingue per essere talmente pomposo da diventare noioso. L’affollamento dei turisti è comunque tale che dalla carrozzina si vede poco e niente.

Sempre nel quartiere di Gamla Stan è poi possibile visitare la Storkyrkan (Cattedrale di Stoccolma). Bisogna di nuovo chiedere informazioni all’ingresso per essere guidati ad un accesso posteriore non proprio in piano ma praticabile.

Il quartiere di Gamla Stan offre la possibilità di una piacevole passeggiata, benchè le strade siano prevalentemente acciottolate e le pendenze talvolta importanti.

Nella vicina isola di Ryddarholmen è interessante la chiesa Ryddarholmskyrkan, con le splendide guglie in ferro, anch’essa accessibile attraverso una porta laterale. Qui si trovano le cappelle sepolcrali degli antenati della famiglia reale (non accessibili). La mancanza di campanello o citofono per attirare l’attenzione del personale rende praticamente obbligatorio muoversi sempre con un accompagnatore.

Una tappa imperdibile è lo splendido museo VASA, che essendo di recente costruzione è perfettamente accessibile.

La struttura è letteralmente costruita attorno al relitto della nave reale VASA, naufragata durante il viaggio inaugurale nel 1628, conservata per oltre trecento anni dalle acque della baia di Stoccolma e perfettamente recuperata per questa esposizione che propone anche suggestive ricostruzioni della vita in Svezia nel XVII secolo.

La sola visione del sistema di accesso per le carrozzine scoraggia invece dal tentativo di visitare il vicino Nordiska Museet: due binari semplicemente appoggiati su rampe di alcune decine di scalini! Mi è sembrata una soluzione con pendenza improponibile per una sedia a trazione elettrica e pericolossissima per una a propulsione manuale.

Nello stesso quartiere sono posti anche il museo delle imbarcazioni reali, una piccola ma interessante raccolta di barche che hanno operato nella baia della città, l’acquario (molto bello) e il luna park. Il passaggio da una attrazione all’altra diventa una gradevole passeggiata nel giardino che le raccoglie.

La visita dell’antico municipio, dove si svolgono anche le cerimonie di consegna dei premi Nobel, è molto interessante per molteplici aspetti storici e artistici oltre che senza alcuna difficoltà pratica.

Anche qui un accompagnatore personale vi guiderà lungo i percorsi alternativi riservati alle carrozzine fino a permettervi di unirvi al gruppo.

La sola torre campanaria non è accessibile ed è un peccato perchè offre una ottima vista sulla baia.

Ogni città del nord che si rispetti ha il proprio museo all’aperto e lo Skansen di Stoccolma, oltre ad essere il più antico, è uno dei più grandi. Gli si può dedicare una mezza giornata di bel tempo, anche se la maggior parte degli edifici, prevalentemente originali trasferiti qui a scopo didattico, non è accessibile. All’interno si trova un piccolo zoo con orsi, renne, alci ed altri animali del nord europeo.

foto stoccolma

Il racconto e le foto sono di Mirko Ferranti.

ndr.

Dire grazie a Mirko è poco, gli dobbiamo una standing ovation per il suo ricco reportage. Che possa essere di aiuto e stimolo per molti altri futuri reporter del forAll !


Hotel Italia a Trieste: Accessibile a Disabili

2
2
Marzo

Continuiamo il nostro giro in Italia tra gli Hotel Accessibili a Disabili. Oggi vi portiamo nella bella Trieste. Lo Staff di Hotel Italia ci fornisce una descrizione generale della struttura e dell’accessibilità.

Ci troviamo nel cuore di Trieste, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, dalla spettacolare Piazza Unità d’Italia e dal centro congressi, in posizione strategica ed ideale per una visita turistica o per un viaggio di lavoro.Edificio storico del 1806, il nostro Hotel Italia è stato recentemente rinnovato, arredato con gusto e dotato delle più moderne tecnologie. Mette a disposizione degli ospiti 38 camere (doppie, doppie uso singola e familiari), distribuite su tre piani, accessibili con ascensore e scale.

Entrata

I nostri servizi:

  • Reception 24/24 h con personale qualificato
  • WiFi gratuito in tutte le camere
  • Ricco buffet delle colazioni
  • Minibar in ogni camera
  • Servizio lavanderia consegna entro 24h
  • Garage nelle vicinanze dell’hotel – servizio di valet parking
  • Prenotazione spettacoli, transfer, ristoranti, escursioni, ecc.
  • Noleggio biciclette

L’hotel e le nostre camere:

Entrata esterna Hotel

L’intera struttura è stata realizzata secondo le più severe normative CEE in materia di accessibilità. All’ingresso, completamente privo di barriere architettoniche, disponiamo di posti auto riservati per il carico e scarico di persone e bagagli. Le porte automatiche e la rampa permettono di raggiungere in tutta sicurezza la reception, un confortevole angolo bar e l’ascensore (predisposto per l’accesso in carrozzina). Le nostre camere, spaziose e arredate con legno di ciliegio e dipinte a caldi colori pastello, sono state completamente insonorizzate e sono tutte accessibili a diversamente abili. Una di queste è stata realizzata appositamente per portatori di handicap.

doccia accessibile

I pavimenti in ceramica e i tendaggi ignifughi consentono di trascorrere un piacevole soggiorno anche agli ospiti più sensibili (allergici) ed esigenti.

La climatizzazione totale estate-inverno, regolabile manualmente in ogni camera e il ricambio d’aria automatico garantiscono il massimo comfort per un buon riposo diurno e notturno. In ogni piano disponiamo di ampi spazi con salotti di lettura e incontro che fanno del nostro hotel Italia una residenza ottimale per un soggiorno in tutta comodità e serenità.

Oltre al telefono con linea diretta, alla TV satellitare e al frigobar, ogni camera è dotata di cassaforte, porta d’ingresso con serratura automatica auto-bloccante, comando elettronico per l’accensione delle luci e impianto elettrico con protezione.

Riepilogo Accessibilità:

descrizione accessibilità

Per informazioni ulteriori e prenotazioni:

Hotel Italia*** Trieste
Via della Geppa 15
34132 Trieste
Tel. +39-040-369900
Fax. +39-040-630540
Mobile: +39-329-2780116
e-mail: info@hotel-italia.it
web: www.hotel-italia.itwww.hotelitaliatrieste.it


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Chi siamo

“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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