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Ristorante Accessibile Self Service a Fano

8
Ottobre

Per i ristoranti accessibili eccovi a segnalarvi un Self Service a Fano grazie ai nostri amici di www.osteriesenzainsegne.com

Di ritorno dalle ferie, per consolarci dalla tristezza del rientro, scegliamo di fermarci a mangiare in un altro ristorante della guida slow food.

Scegliamo il ristorante self-service “Al Pesce Azzurro” un locale famoso a Fano per la buona cucina, il buon prezzo, ma anche per l’infame rogo che lo ha colpito all’inizio di questa estate. Il locale (che apre solo nella stagione estiva) ha riaperto il 14 Luglio e si trova in prossimità del porto. Nasce come iniziativa della Cooperativa Pescatori “Coomarpesca” finalizzata a migliorare e valorizzare tutte le attività della marineria fanese attraverso la promozione conoscitiva, gastronomica e commerciale del pesce azzurro. Non mi soffermo a raccontare la storia di come è nato questo particolare ristorante (che però consiglio di andare a leggere su Pesce Azzurro) perché preferisco raccontare com’è e cosa abbiamo mangiato.

Il locale dall’ingresso singolare e suggestivo, che ricorda un’antica imbarcazione, è all’interno molto semplice e spartano. Ha le caratteristiche tipiche di un self service e la sala da pranzo è collocata sotto una grande struttura metallica coperta da un telone. Le persone in fila sono tante ma il servizio è molto veloce quindi l’attesa non è lunga. Presi vassoio, posate (di plastica) e bicchiere si passa davanti al bancone su cui si trovano porzioni di varie pietanze preparate in vaschette di plastica rettangolari. Le porzioni sono abbastanza abbondanti e in tutto vengono serviti due antipasti, un primo e due secondi. I piatti proposti sono fissi, viene servita una porzione per ogni portata con aggiunta di acqua, vino e pane e variano giornalmente (sono prestabiliti già mesi prima). Sul loro sito è possibile scaricare un file in cui sono elencati giorno per giorno i piatti previsti.

Dopo aver pagato la modesta cifra di 10 € a testa, andiamo a cercare un posto nella grande sala dove si trovano 4 file di tavoli allineati per un totale di circa 950 posti. Ci sediamo e cominciamo a mangiare. Se il caldo è scoraggiante non lo è altrettanto la cucina. Il nostro menù prevedeva: sardoncini marinati all’aceto ed ascolana di pesce come antipasto, maccheroncini alla lupo di mare come primo e grigliata azzurra ed insalatina di mare come secondi. Non aspettatevi tovaglie, posate o bicchieri raffinati, perché questo non è il posto. E’ una mensa a tutti gli effetti, dal servizio ai tavoli per sedersi. Però è davvero un’ottima idea fermarsi quando si è di fretta o quando si vuole spendere poco mangiando tanto e bene.

  • Bagno Accessibile

Potete leggere la recensione completa qui:

www.osteriesenzainsegne.com

Indirizzo:

Al Pesce Azzurro
COOMARPESCA Società Cooperativa
Viale Adriatico, 48 Fano (PU)
Tel. 0721 801327 – 823644
chiuso: lunedì (mai ad agosto)
orario: mezzogiorno
http://www.pesceazzurro.com/


La Londra Accessibile: Roxi ci racconta la terza parte

6
Ottobre

Eccoci al terzo capitolo del racconto di Roxy del suo viaggio a Londra, una delle città più accessibili a disabili in Europa. Leggiamo:

La cattedrale di st. paul ha la seconda cupola più grande del mondo dopo quella di s.pietro a roma. è stata quasi distrutta nel grande incendio del 1666 che imperversò per giorni su londra e fu ricostruita in maniera imponente da christopher wren che ora riposa lì e ha una lapide con un’iscrizione che dice “lettore, se cerchi un monumento guardati intorno”. Qui vennero celebrati i funerali di winston churchill nel 1965 e il fastoso matrimonio del principe carlo e lady diana nel 1981.

L’entrata è gratuita per disabili e accompagnatori e c’è una bell’ascensore che vi porta al piano della cattedrale e nella cripta, dove sono sepolti molti personaggi famosi da lord nelson al poeta william blake e molti altri. L’ascensore aveva anche il tasto per la galleria dei sussurri e io ero tutta contenta perchè la galleria è in alto, alla base della cupola dove si verifica un curioso fenomeno acustico…anche i sussurri echeggiano nella cupola!!! ma dopo aver schiacciato due volte il tasto dell’ascensore ed esserci sempre ritrovati allo stesso punto abbiamo capito che l’ascensore non ci andava, cosa confermata dal custode…peccato!

Proprio di fronte a st.paul inizia il millenium bridge un ponte che vi porta sull’altra riva del tamigi..un ponte liscio largo accessibile ad ogni tipo di carrozzina….e dobbiamo proprio imparare dagli inglesi come fare i ponti! ( ogni riferimento è puramente casuale al ponte di calatrava a venezia che è nuovo è scandalosamente costoso e non è accessibile ai disabili). Ogni ponte di Londra è accessibile, anche quando pensi che non ci puoi salire c’è un’ascensore che ti aspetta pulito ben tenuto e funzionante. persino il tower bridge che è un capolavoro dell’ingegneria vittoriana e risale al 1894 è completamente accessibile.

Dall’altra parte del millenium bridge c’è la tate modern che occupa la centrale elettrica ristrutturata di bankside; uno spazio dinamico per una delle maggiori collezioni sull’arte contemporanea. Al posto delle turbine c’è uno spazio grandissimo per mostre temporanee, mentre le collezioni permanenti offrono opere da picasso a matisse a dalì a mondrian a lichtenstein ai nostri fontana morandi giacometti de chirico boccioni e ad installazioni di artisti contemporanei. E’ totalmente accessibile e gratuita e ha un bookshop notevole con gioielli vintage borse magliette e libri d’arte. E’ nel quartiere di southwark che nel medioevo era la meta per chi era alla ricerca di piaceri illeciti e nel XVI secolo si stabilirono in questa zona saltimbanchi guitti e anche la compagnia di shakespeare che faceva capo al globe theatre che è stato ricostruito vicino alla sua sede originale. Oggi questa è una delle più vivaci zone di Londra e si può vedere oltre alla tate uno dei pub più antichi di londra che si chiama “the anchor” risale a prima del 1676 e che conserva scale e quindi difficile da esplorare.

Dopo si incontra la replica del golden hinde il galeone di sir francis drake, e la cattedrale di southwark che conserva elementi medievali tra i quali le bellissime vetrate e dove hanno tentato inutilmente di far pregare me e Giorgio dandoci anche un libro delle preghiere scusandosi perchè lo avevano solo in inglese. Noi abbiamo preferito il piccolo shop dove signore gentilissime ci hanno venduto buonissime marmellatine. cammina cammina sul lungofiume siamo arrivati a piedi all’affascinante tower bridge preceduto dal modernissimo e audace edificio del municipio di Londra. Anche questa capacità di unire architettonicamente il modernissimo all’antico fa parte del fascino di Londra ed è molto piacevole da vedere.


c500 vs permobil: e puoi fare anche il buttafuori!

1
24
Settembre

Diciamolo, le pubblicità delle carrozzine sono quasi sempre in stile ospedaliero, è vero che l’importante è la qualità, ma anche l’aspetto psicologico può aiutare ad affrontare meglio la vita da disabile, soprattutto quando ci mettiamo un tocco d’ironia. E’ il caso sicuramente di questo spot sulla Permobil c500 VS che oltre a mostrare le qualità di questa carrozzina elettrica, gioca sui suoi possibili utilizzi. Vediamolo!

Simpatico no? Per chi volesse dettagli su questo modello può scaricare la brochure CLICCANDO QUI.


Un Disabile a Parigi: Continua Fabio

5
24
Settembre

Dopo la prima parte del racconto di Fabio ecco il continuo del suo viaggio a Parigi, vediamo quanto sia Accessibile per un disabile questa splendida città.

Una mattinata più soleggiata delle altre ci accompagna alla tour Eiffel e al Trocadero. Dalla terrazza del Trocadero la vista è meravigliosa, si può ammirare la tour Eiffel al di là della Senna, i giardini di Marte sembrano essere infinitamente lunghi. Fatte le foto di rito, la missione ora era salire sulla torre.

Vista da vicino sembra davvero mastodontica, il caos che regna sotto di essa ti fa rendere conto di essere in uno dei posti “importanti” del mondo… un po’ di confusione per capire da dove si può accedere con la carrozzina ma, come provato già in altre occasioni, la cosa più importante è chiedere al personale. Quello che ho notato durante l’intero viaggio è stato l’alto grado di disponibilità da parte di tutti quelli che si occupano di ricettività. È una prassi accompagnarti fino nel momento in cui si raggiunge il luogo desiderato. Anche sulla tour Eiffel è stata la stessa cosa.

Dopo aver domandato semplicemente se fosse necessario acquistare il biglietto, ecco arrivare puntuale un addetto che ci spiega tutto in modo molto semplice.

L’accesso alla tour Eiffel con la carrozzina è possibile dalla torre ovest, bisogna avvisare il personale che, fortunatamente, fa saltare un po’ la coda degli altri turisti. È possibile salire fino al secondo piano con un ascensore, una volta giunti al secondo piano è possibile ammirare uno spettacolo che non credo abbia eguali.

Parigi è tutta sotto di noi. Si nota in lontananza la cupola d’oro dell’Hopital des Invalides, il palazzo del Louvre e, piccolo piccolo ma tutto bianco, sulla collina di Montmartre, il Sacre Coeur.

Essere qui con la persona amata è davvero la realizzazione di un sogno.

Visto che la giornata è nel segno dei simboli di Parigi era venuto il turno della visita a Notre Dame. Anche qui un po’ di pavée dissestato sul sagrato ma sicuramente nulla di difficoltoso. Dopo un po’ di coda siamo riusciti ad entrare nella cattedrale, nessuno scalino all’esterno. C’è la possibilità di percorrere le navate, non è possibile però completare l’intero giro della chiesa perché all’altezza dell’altare ci sono tre gradini che impediscono la continuazione del tour. L’altare però è visibile dalla navata centrale.

La bellezza di Montmartre visto dalla tour Eiffel ci carica di nuove energie, decidiamo di andare a visitare il quartiere e arrivare a piedi sino al Sacre Coeur. Dopo esserci avvicinati un po’ al quartiere con l’auto ci arrampichiamo per la strada che porta sulla collina. Questo percorso può essere però molto difficoltoso, la pendenza della strada e il fondo fatto di sampietrini non sempre allineati renderà la salita alquanto lunga. Una volta raggiunta però la vetta della collina si respira davvero l’aria parigina, luoghi frequentati da artisti come Picasso si susseguono lungo la strada, pittori e musicisti fanno vivere l’arte dandole quasi una corporeità.

La chiesa del Sacre Coeur non è accessibile, io ho mandato Laura a visitarla e, come poi risulta scritto in molte guide, al suo interno non esistono grandi opere d’arte… vista da fuori con il turbine d’arte che le circola attorno però è davvero una meta da raggiungere.

Un’intera giornata abbiamo deciso di dedicarla alla visita della reggia di Versailles … quale luogo più adatto per portare la propria regina?

Per raggiungere l’entrata la pavimentazione, con i soliti ciottoli, rende il percorso un po’ lento… attraversando però il parcheggio per i pullman, fondo di terra battuta, si agevola il percorso. Devo dire però che camminare molto lentamente davanti ad uno spettacolo simile permette di gustare ogni piccolo particolare di questa immensa reggia. Delle indicazioni segnalano il percorso adatto alle persone con disabilità, una volta varcato il cancello completamente d’oro, si accede all’interno della reggia passando per un’entrata laterale. Anche qui ricordo che è molto importante chiedere al personale in quanto, vi saranno aperte delle porte di stanze che spesso gli altri turisti non possono vedere.

Una prima visita all’interno della reggia ci ha permesso di ammirare una serie infinita di quadri rappresentanti la famiglia reale, poi è toccato alle stanze frequentate abitualmente dalla regina e dal re. Il livello artistico della reggia rimane impresso, lo sfarzo è davvero degno di una famiglia reale.

Le finestre che illuminano le sale fanno scorgere già da dentro il palazzo l’immensità dei giardini che circondano la reggia. Passando per dei corridoi riservati arriviamo finalmente in mezzo a tutto quel verde. All’interno dei giardini si possono ammirare moltissime statue e moltissime fontane ognuna con il proprio nome e la propria leggenda. Gli alberi e le siepi sono tagliate come delle vere e proprie sculture d’erba. Viste le dimensioni davvero importanti, è possibile noleggiare anche delle carrozzine per coloro che hanno difficoltà di deambulazione, se si vuole davvero evitare ogni piccola fatica è possibile noleggiare addirittura delle auto da golf. Appena entrati è importante ricordarsi di prendere la cartina per orientarsi all’interno dei giardini (gratuita) nella quale è segnalato anche un percorso per le carrozzine. Personalmente non l’ho seguito e non ho incontrato difficoltà di nessun tipo.

Dato che il cielo minacciava tempesta abbiamo deciso di dirigerci verso la macchina. Piccolo giro per la cittadina incontrando ovviamente gente vestita da nobiluomini e nobildonne di un’altra epoca. Appena saliti in auto ecco la pioggia.

A Versailles abbiamo trovato un parcheggio riservato che aveva nel cartello oltre al classico simbolo con la carrozzina anche la frase “se prendete il suo posto prendete anche il suo handicap”.

Una mattina un po’ più uggiosa mi ha fatto venire in mente che forse era il caso di andare a trovare un amico che non ho mai conosciuto, che però ha sempre avuto un ruolo importante nel mio percorso interiore: James Douglas Morrison, da tutti conosciuto come Jim Morrison, il Re Lucertola.

Sono andato quindi a trovarlo nel cimitero di Pere Lachaise. Il cimitero è immerso, si trovano trombe di personaggi molto importanti da Chopin sino alla Callas… con molta calma, andando davvero piano a causa del selciato non molto praticabile con la carrozzina, sono arrivato fin vicino alla tomba di Jim. Non è possibile andarci in quanto, per raggiungerla, vi sono da superare tre grandi scalini. Essere già lì vicino comunque mi ha permesso di fargli un saluto recitando nella mia testa versi di sue poesie.

Dopo aver visto un po’ di cimitero ci siamo recati ancora verso il centro città per salire sulla tour Montparnasse.

Questa torre, alta cinquantanove piani, è proprio attaccata alle Gallerie Lafayette.

Trovato parcheggio nella zona, dopo un po’ di strada a piedi siamo arrivati nella zona delle Gallerie; qualche problema per capire da che parte entrare, visto che ci sono pochi ascensori e poco segnalati che permettono l’ingresso. Il nostro obiettivo però era quella di salire sulla tour Montparnasse. Dopo aver capito l’ingresso più adatto, siamo riusciti a prendere posto nella fila per salire sull’ascensore che ci avrebbe portato sino al 56º piano. L’ascensore in questione è il più veloce d’Europa, decisamente una bella esperienza! Dall’alto ancora una volta si poteva dominare tutta Parigi.

Di ritorno piccolo giro delle Gallerie Lafayette e poi una serata in una brasserie.

L’ultimo giorno in terra parigina lo abbiamo passato passeggiando tra le boutiques di Place de Vendome, il mercato di Place de la Bastille e l’Opera di Parigi.

Qualche inconveniente lo abbiamo incontrato per entrare all’Opera di Parigi.

Una volta fatti i biglietti abbiamo infatti scoperto che per prendere accedere al teatro era necessario superare tre scalini, parlando con l’addetto all’ingresso abbiamo capito che un’altra entrata senza scalini esisteva… lo stesso addetto ha chiamato un responsabile e, facendosi sostituire, ci ha accompagnati fuori dal teatro, ci ha fatti rientrare passando dagli uffici dell’amministrazione, qualche pedana molto solida per superare i gradini e poi… magia eravamo dentro all’Opera passando dai camerini degli artisti!

Una volta arrivati al piano del teatro è stato possibile usare l’ascensore e muoversi per l’intero edificio.

Ancora una passeggiata per la città, ancora una volta davanti a Notre Dame e lungo la Senna.

Ancora un cielo uggioso e qualche goccia di pioggia che ci ha fatto salutare una Parigi che ha soddisfatto tutta la voglia che avevamo di vederla!


Foto della Spiaggia Accessibile di Tenerife

22
Settembre

Estate finita? non per Noi! Per chi può godere della Spiaggia Accessibile di Tenerife dove il sole ti scalda anche quando in Italia è freddo. La spiaggia de “Las Vistas” (Playa de Las Vistas), con un’area di servizio e libera di barriere, creata specificamente per i disabili, con un livello comparabile a migliori spiagge europee. In questa area corrisponde una zona dove si può prendere il sole, delle docce e delle cabine con uso riservato per le persone con mobilità ridotta, e sedie a rotelle da spiaggia che con con l’aiuto del personale del comune danno la possibilità di fare il bagno.

Vediamo le foto:

Che ne dite? non male vero. Vogliamo anche segnalarvi nuove tratte dall’Italia per Tenerife ryan air da ottobre/ novembre che sono “Dirette” (senza scalo) e prenotando per tempo si potranno prendere molti biglietti a basso prezzo…:

Bologna:

  • Lanzarote
  • Tenerife

Pisa:

  • Tenerife
  • Fuerteventura
  • Gran Canaria

Bergamo:

  • Tenerife
  • Fuerteventura

Per tutte le proposte di viaggio seguite questo link e ne troverete:

http://www.diversamenteagibile.it/category/viaggi-estero/spagna-viaggi-estero/

Per informazioni e prenotazioni:

SOL ACCESS SERVICE S.L.L. – C/ J. Glez. Glez. 20, 38626 Valle San Lorenzo Tlf. 922 765186

E.mail: ic@solaccessservice.com

www.solaccessservice.com

Referente:

Federico Merciaro: fmerciaro@yahoo.it

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    Hotel Meridiana a Firenze: Accessibile a Disabili

    21
    Settembre

    Hotel Accessibili a Firenze. Oggi vi segnaliamo l’Hotel Meridiana grazie alla disponibilità dello Staff nel fornirci i dettagli sull’accessibilità di questa struttura. Iniziamo con la presentazione:

    L’Hotel Meridiana è un moderno albergo in Firenze, di recente ristrutturazione, ottimo per chi viaggia per turismo e per affari, che combina perfettamente comfort e convenienza. Essendo situato vicino al centro storico, nella zona di Piazza della Libertà, consente di raggiungere facilmente l’Accademia delle Belle Arti, il Duomo, il Palazzo dei Congressi di Firenze e la Fortezza da Basso, sede di Firenze Fiera e la galleria degli Uffizi.

    Caratteristica di questo l’hotel è l’ ambiente piacevole, fatto di colori vivaci e arredi moderni, ed un servizio improntato alla cordialità ed alla simpatia che, uniti all’ottimo rapporto qualità prezzo, fanno dell’Hotel Meridiana il luogo ideale dove trascorrere un soggiorno a Firenze, sia per vacanza sia per lavoro. Un accogliente ristorante con specialità della cucina toscana ed italiana è a disposizione dei clienti.

    Dotato di sala meeting interna in grado di ospitare fino a 30 persone, l’hotel ha inoltre di servizio di Internet Point e copertura Wi-Fi, parcheggio custodito.

    L’Hotel Meridiana fa parte di Panorama Hotels, un gruppo di alberghi di proprietà, nato a Firenze nel 1990 con l’idea di creare un “panorama” di proposte diverse che potesse rispondere alle esigenze di ogni tipologia di Clientela che, per affari o turismo, desiderasse trascorrere un soggiorno in Hotel di prestigio a Firenze.

    L’hotel Meridiana è facilmente raggiungibile sia arrivando dalla stazione ferroviaria che dalle autostrade, ed è in posizione ideale per chi vuole recarsi in visita alle bellezze della città come il Duomo, l’Accademia delle Belle Arti, il Palazzo dei Congressi e la Fortezza da Basso, sede delle principali fiere. Parcheggiando comodamente presso l’hotel vi troverete al limitare della zona a traffico interdetto del centro città.

    Veniamo alle note sull’accessibilità:

    Le misure della porte degli ascensori (2) sono 75 cm, profondità 95 cm x 140 cm 95 cm x 135 cm

    Le camere hanno una porta d’ingresso ampia cm 78 ed una porta di accesso al bagno di 80 cm.

    Le docce sono con sgabello e di dimensione superiore a 100 cm.

    Cliccando QUI potete scaricare la tabella completa.

    Contatti:

    Hotel Meridiana

    Via Don Minzoni, 25 50129 Florence ·

    T.: +39 055 576552 ·

    F.: +39 055 573472 ·

    E.: info@meridiana-hotel.it

    Web: www.meridiana-hotel.it

    ndr.

    Lo staff  fa sapere che presto avremo anche le foto della stanza e del bagno accessibili.


    Le Vacanze a Parigi: il racconto di Fabio

    1
    19
    Settembre

    Per il Turismo Accessibile oggi leggiamo il racconto del nostro amico Fabio, disabile, che ci racconta se Parigi è realmente accessibile oppure c’è da faticare ma sicuramente ne vale la pena.

    L’estate 2010 si può definire un’estate in movimento. Dopo parecchi giri su Internet e qualche titubanza interiore la decisione è presa, la meta di quest’anno sarà: Parigi!

    Era più o meno la prima metà di luglio quando mia moglie Laura ed io abbiamo deciso di concederci una settimana nella bellissima capitale francese. Un ruolo importante nella decisione lo ha avuto sicuramente il fatto di andare a trovare un nostro caro amico che da parecchi anni abita a Parigi.

    Ora però era il tempo delle scelte pratiche per fare in modo che il viaggio potesse essere il migliore dei viaggi possibili!

    Il mezzo di trasporto… senza neanche tante discussioni… il nostro caro furgone!

    Dopo una visita dal meccanico, viene decretato abile ed arruolato. Questo ci permetterà di vivere in piena autonomia la città, rispettando i nostri tempi e permettendoci di visitare molte più cose.

    La decisione più difficile: alloggiare in albergo o cercare un piccolo appartamento? Le agenzie su Internet offrono una vasta scelta di appartamenti segnalati come accessibili. Raccolti un po’ di indirizzi “accessibili”, sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista economico, li ho girati al nostro amico chiedendogli di fare un sopralluogo per valutare la reale accessibilità. Molti davano la presenza dell’ascensore per raggiungere il quale, però, era necessario superare due o tre scalini.

    La scelta quindi è stata quella di prenotare una camera accessibile all’Hotel Ibis Berthier Porte de Clichy nel 17º arrondisement dal 7 al 14 agosto.

    Dopo un viaggio di circa 16 ore, partiti dalla Val di rabbi in Trentino…una settimana di parchi naturali mi è necessaria per riapacificarmi col mondo, eccoci finalmente giunti in tarda serata in una città che toglie il fiato dalla sua bellezza. Una leggera pioggia accompagna gli ultimi kilometri di strada ma ci permette di vedere i monumenti che contornano il nostro quartiere sotto una luce diversa.

    Presa visione della camera e apprezzata la sua accessibilità apriamo la finestra e ci troviamo di fronte ad uno spettacolo meraviglioso: la tour Eiffel era proprio lì, davanti a noi, completamente illuminata!

    Ora un po’ di meritato riposo..

    Il primo giorno: museo del Louvre. Con l’auto siamo arrivati fino a Place de la Concorde e da qui, attraversando dei bellissimi giardini (jardin des Tuileries), siamo arrivati al museo.

    L’accessibilità di questo luogo è davvero estrema… Le sue dimensioni però lo sono di più! È davvero enorme ed al suo interno si trovano moltissime mostre che attirano l’attenzione dei turisti. Ovviamente nel Louvre si possono ammirare opere d’arte di una bellezza inestimabile, come ad esempio la Gioconda e la Venere di Milo oppure moltissimi quadri che spesso si vedono solo sui libri di storia dell’arte. Cammina di qua, cammina di là, guardato l’orologio ci accorgiamo che erano passate più di sei ore. Pian piano, gli addetti invitavano le persone ad uscire in quanto l’orario di chiusura si avvicinava. Dopo un labirinto di ascensori eccoci ancora sotto la piramide di vetro per prendere l’ultimo ascensore ed uscire.

    Da place la Concorde sino all’Arco di Trionfo passando per i mitici Campi Elisi. Con le loro molte vetrine e una moltitudine di gente davvero di tutti i tipi, questa strada ci fa sentire cittadini del mondo, una delle più belle sensazioni che si possono vivere in una città multietnica come questa!

    Il nostro tour di Parigi è continuato nei giorni a seguire visitando quanto più possibile.

    Il quartiere di Saint Germain des Près. Un po’ disastrato il pavée del sagrato della chiesa, per accedere alla quale però non esiste un’entrata accessibile. Il lungo boulevard che arriva fino a place St. Michel è un continuo susseguirsi di bancarelle.

    È importante sottolineare come i lunghi boulevard nonostante i mille semafori che li illuminano siano percorribili senza nessun problema, ad ogni attraversamento corrisponde una salita/discesa, magari un po’ ripida o con un piccolo salto alla fine che però non dà nessun problema.

    La camminata è proseguita passando davanti all’Hotel de Ville fino al centro Pompidour ed alla strana fontana Strawisky con i suoi meravigliosi giochi d’acqua. Un artista di strada che dipingeva con dei gessi sulla piazza e un altro che si dilettava con del funambolismo e delle acrobazie aiutano a respirare ancora meglio l’aria d’arte che pervade tutta Parigi. Dopo un po’ di pausa ancora in cammino questa volta per scorgere qualche angolo nascosto della città come ad esempio rue St. Martin e le sue botteghe.

    Una cena in una brasserie, ma prima una pausa alla chiesa di Sant’Eustachio e un giro a vedere la borsa di Parigi.

    Fabio Pirastu

    .…fine prima parte.


    Londra Accessibile a Disabili: Roxy ci racconta – seconda parte

    2
    15
    Settembre

    I trasporti pubblici di Londra sono Accessibili. Tutti gli autobus a due piani, parte della metropolitana, i taxi e i battelli che navigano il Tamigi. Quasi tutte le attrazioni di Londra si affacciano sulle due sponde del Tamigi e volendo ci si può spostare sul fiume…bisogna valutare se conviene economicamente perchè mentre sugli autobus la persona disabile non paga sui battelli pagano sia il disabile che l’accompagnatore.

    Noi abbiamo usato tutti i mezzi e ci siamo spostati anche a piedi perchè comunque londra è abbastanza concentrata e il lungofiume è ampio comodo per le carrozzine, senza ostacoli.

    autobus londra

    Prendere l’autobus è di una facilità impressionante, basta farsi vedere dall’autista e lui aziona l’uscita della pedana…e subito all’entrata c’è il posto disabili, un angolo segnalato con il simbolo, provvisto di una colonna imbottita dove appoggiare la schiena e legarsi con le apposite cinture. La gente è gentile e interviene a fare spostare chi staziona nel posto abusivamente. Si dice all’autista a quale fermata si vuole scendere e lui aziona di nuovo la pedana al momento dell’uscita.

    Mi sembra così semplice che è incredibile che da noi sia così complicato da realizzare. e non è che a Londra ci siano più disabili in giro….tutte le volte che abbiamo usato gli autobus ero solo io in carrozzina e anche in giro non abbiamo visto molte carrozzine, ma le pedane funzionano tutte e sempre !!!

    Per andare a Westminster abbiamo preso la metropolitana perchè eravamo sicuri che il tratto era accessibile…e infatti nessun problema. Ascensori che portano alla banchina di partenza e all’arrivo ascensore che porta all’uscita e ci si trova proprio sotto il big ben nel centro religioso e politico della città. Fin dal 1512 il palazzo di Westminster è stato la sede delle camere del parlamento e adiacente si trova la famosa abbazia di westminster, luogo di sepoltura dei re d’inghilterra sede d’incoronazioni anche quella dell’attuale sovrana.

    All’entrata ci sono delle persone vestite con toghe colorate che vi aiutano e vi danno l’audioguida nella vostra lingua, l’entrata è a pagamento ma non per le persone disabili e accompagnatore. L’abbazia è quasi del tutto accessibile, tranne la lady chapel e la chapter house che sono in cima a scale. ma se vi riesce fatevi portare perchè nella lady chapel sono sepolte due regine d’inghilterra sorellastre che si odiavano ed erano figlie di enrico VIII, e la chapter house è una struttura ottagonale con vetrate e mattonelle del XIII secolo. Comunque anche se non riuscite a vedere queste due cappelle l’abbazia è piena di altro.. dalle tombe reali al poet’s corner dove sono sepolti letterati come shakespeare e dickens ma anche jane austen e tantissimi altri… il museo e i chiostri sono accessibili.

    Da lì poi siamo andati a mangiare su una delle tante barche ristorante che stazionano sul Tamigi. Non era proprio accessibile ma superati i pochi gradini ci siamo goduti il nostro primo fish and chips, con alle spalle la london eye. E’ la grande ruota panoramica che domina lo skyline dall’altra parte del fiume e prima di salirci abbiamo visitato l’acquario che le è proprio vicino. Si paga un solo biglietto e ha una grande vasca dove potete immergere le mani per toccare le razze e altri pesci.

    Alla london eye non ci avvicinavamo per il grande afflusso di gente, la fila era lunga e così prima siamo andati a fare una crociera sul fiume fino al tower bridge per poi ritornare e renderci conto che a fianco della fila c’era un percorso privilegiato dove vi fanno passare. Si paga un solo biglietto ed è accessibile al punto che quando la cabina-uovo si ferma vi fanno salire per primi e tirano fuori una pedana pieghevole per farvi superare un piccolissimo dislivello. Il viaggio dura mezz’ora ed è un’esperienza affascinante: si sale fino all’altezza di 135 metri e si domina dall’alto tutta la città di londra.

    ruota di londraLa PRIMA PARTE del racconto lo trovate QUI


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    “Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

    In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

    Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

    Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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