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Foto e Video Borgo di Elisa

16
Maggio

Di questo splendido luogo sulle colline del Mugello e del Borgo San Lorenzo in Toscana ne avevamo già parlato per il corso accompagnatori volontari ma dopo averlo visitato personalmente vi mostriamo alcune foto e video.

All’interno del Il Borgo di Elisa, in una casa ampia, accessibile, senza barriere architettoniche, confortevole e colorata si possono trascorrere dei momenti piacevoli da soli, con il partner, gli amici o un volontario dell’Associazione.

Cucinarsi il piatto preferito, sistemare la spesa nella dispensa, gestire la casa e invitare gli amici a cena: queste sono alcune delle attività che si possono sperimentare, con attrezzature, strumenti adeguati, a misura di disabile e il sostegno del personale del Pianeta Elisa.

foto appartamento borgo elisa

Sopra vedete la stanza accessibile, il bagno privato ed il bagno comune, in più si può usufruire della cucina, del salottino e ci sono altre stanze anche con letti separati singoli. Sotto altre zone del Borgo e immagini dell’ippoterapia.

foto ippoterapia

Sotto il video dell’appartamento:

L’accoglienza che si riceve, la cortesia ed il calore delle persone che lo gestiscono non si possono fotografare ma solo vivere. Ringraziamo in primis Gianna Banci, ricordiamo gli occhioni azzurri e il sorriso della figlia Elisa, la discrezione degli operatori che aiutano nel momento del bisogno e cucinano, anche bene! Ricordiamo la bella Erica, quella mattacchiona di Tiziana detta la Titti, Enzo, Claudia, Silvia e Funny

Un caro saluto a tutto lo staff.

Per informazioni e prenotazioni:

Tel. 0558456975
Cell. 3483348892
Fax. 0558468235
Email: gianna.banci@pianetaelisa.it


Affresco da “toccare”: un progetto archeologico per non vedenti a Pompei scavi.

1
16
Maggio

La nostra cara amica Simona ci scrivi un nuovo articolo riguardo l’archeologia accessibile a tutti.

foto scavi pompei

A chi non piacerebbe essere catapultati nella mitologia antica, tra capricciose divinità ed eroi senza macchia e senza paura, il cui unico desiderio è quello di guadagnarsi un posto nell’immortalità? Da oggi è possibile realizzare questo tuffo nel passato, grazie ad un progetto volto a rendere accessibile gli scavi di Pompei anche per le persone disabili.

Sebbene l’area archeologica degli scavi risulti al momento inaccessibile ai visitatori disabili, non solo per le caratteristiche morfologiche proprie della città antica, ma anche per l’inadeguatezza dei servizi e per le condizioni impervie del fondo stradale, è nostro dovere segnalare che la Soprintendenza ha attuato una serie di progetti per consentire una maggiore fruibilità del sito anche per i portatori di handicap. E’ stato infatti avviato un progetto di ricerca che prevede la realizzazione di un percorso privilegiato lungo le vie della città antica – settore sud degli scavi – per tre diverse categorie di utenza: disabili visivi, non udenti e con difficoltà motorie.

Il progetto prevede una serie di interventi riguardanti essenzialmente i percorsi pedonali all’interno dell’area archeologica; per i non vedenti è stato proposto di utilizzare delle mappe tattili, corredate di scritte in Braille.

foto modello tattile

Per consentire anche ai disabili visivi la fruizione delle pitture che anticamente decoravano le pareti delle case pompeiane, è stato ideato un pannello tattile-sinestetico: un progetto che, proprio a causa della sua natura particolarmente innovativa, andremo a descrivere nei dettagli.

Permettere ai non vedenti di “vedere” un dipinto attraverso il tatto: è questo l’obiettivo della sperimentazione pompeiana. A tale scopo il famoso affresco di “Eracle infante che strozza i serpenti”, pertinente alla decorazione parietale della Casa dei Vettii, è stato reso tattilmente percepibile attraverso una trasposizione a rilievo su resina, in modo tale, però che si possa toccare solo una porzione degli oggetti rappresentati e si debba perciò ricostruire il resto mentalmente.

La soluzione tattile non è ovviamente disponibile per il colore, che è una qualità esclusivamente ottica. Per rendere questo aspetto, è stata sfruttata la “sinestesia” il fenomeno per cui, in tutti gli individui, un tipo di stimolo percettivo ne evoca spontaneamente un altro, come quando, ad esempio, diciamo che un colore è “caldo” o “freddo”, associando una percezione tattile ad una visiva. Una tipica associazione sinestetica è quella tra colori e suoni: tale associazione è stata utilizzata per il modello tattile. Per ciascun possibile colore è stato associato un suono musicale in modo sistematico: in modo tale che ad ogni variazione del colore corrispondesse una identica variazione del suono musicale.

Affinché il non vedente percepisca insieme forma e colore con questo sistema, è necessario stabilire una corrispondenza tra il tatto e il suono musicale in modo che il suono corrisponda a quello del colore del punto della forma tattile che il soggetto sta toccando in quel momento. Questo è stato ottenuto attraverso un tracciatore tridimensionale miniaturizzato che il non vedente indossa sul dito ed esplora la forma. Il tracciatore comunica istantaneamente la posizione del dito nello spazio e quindi sulla forma del quadro: alla sua posizione corrisponde un determinato colore ed istantaneamente viene prodotto il suono musicale corrispondente al colore toccato.

Grazie a questa nuova tecnologia, toccare fisicamente l’immagine di una pittura pompeiana può aiutare il visitatore disabile degli scavi a comprendere la cultura del periodo romano attraverso l’esplorazione di un’antica rappresentazione mitologica.

Simona Coppola

______________

Informazioni utili:

Competenza: Soprintendenza archeologica di Pompei.

Indirizzo: Via Villa dei Misteri, 2.

Contatti: 081.8575347.


Educational Turismabile con Noi a Varallo – Vercelli in Tour

10
Maggio

Cari amici e amiche, siamo lieti di presentarvi il Tour organizzato da Turismabile a cui noi dello Staff siamo stati invitati per scoprire e raccontarvi tutto ciò che di accessibile c’è nelle città e dintorni di Varallo e Vercelli tra l’11 e il 15 di Maggio.

Ecco il programma:

foto di varallo

1°GIORNO – 11 Maggio

Tardo pomeriggio: arrivo a Varallo.

2°GIORNO – 12 Maggio

H. 09.30: passeggiata lungo l’allea della cittadina, costellata di Ville Storiche, e nelle Contrade di Varallo Vecchia

H. 11.00: Visita a Palazzo dei Musei.

H. 15.00: Partenza per il Sacro Monte di Varallo, patrimonio UNESCO dal 2003.

H. 20.00: Cena presso ristorante tipico

foto comune di vercelli

3°GIORNO – 13 Maggio

H. 9.30: partenza per Borgosesia. Visita al Museo di Archeologia e Paleontologia “Carlo Conti” (accessibile ai disabili motori e su prenotazione organizzazione di visite per non vedenti e ipovedenti).

H. 12.30: Pranzo in ristorante tipico

H. 14.30: Partenza per Vercelli.

H. 16.00: Passeggiata per il centro di Vercelli.

Cena presso ristorante tipico.

4°GIORNO – 14 Maggio

H. 9.30 partenza per Trino, per una visita all’Abbazia di Lucedio (1123).

H. 12.30 Pranzo al Ristorante “Balin a l’ostu dal Babi”.

H. 14.30 Partenza alla volta di Vercelli, per una visita al Museo Borgogna con la possibilità di visitare la mostra dedicata a Cominetti, importante pittore divisionista piemontese.

Rientro in hotel, a seguire cena presso il ristorante della manifestazione “Fattoria in città”.

5°GIORNO – 15 Maggio

H 10.00 Visita alla Mostra “Peggy e Solomon Guggenheim: le avanguardie dell’astrazione” e al termine tour in bus di 30/40 minuti offerto ai visitatori della mostra e che toccherà i punti principali della città.

logo


Enrico e Cinzia in Crociera su MSC

2
10
Maggio

Riecco i nostri amici Enrico e Cinzia che ci raccontano come possono vivere una Crociera delle persone disabili in carrozzina. Leggiamo il racconto.

Una crociera con la MSC l’avevamo fatta già 3 anni fa con molta soddisfazione perciò quest’anno abbiamo voluto farne un’altra sempre con la MSC con una nave più piccola che avrebbe toccato porti diversi della precedente. La partenza da Genova prevedeva un viaggio di avvicinamento che abbiamo ritenuto opportuno effettuare in treno anche per provare il servizio che Trenitalia offre alle persone con disabilità.

Fatta la prenotazione per tempo sia per la Crociera sia per il viaggio di andata e ritorno in treno abbiamo concentrato in pochi bagagli l’occorrente e siamo partiti. Alla stazione di Vicenza il servizio di assistenza disabili (SAD) ci ha fatto salire sull’Eurostar per Milano in una zona della carrozza predisposta molto comoda e pure vicina al bagno all’occorrenza. Dopo un ora e 40 siamo arrivati a Milano dove il locale SAD ci ha trasferiti nell’Intercity diretto a Genova. In un’ora e mezza siamo arrivati a Genova prontamente assistiti dal SAD che ci ha accompagnati per un percorso tortuoso (la stazione di Genova è vecchia e sotto il livello stradale e per salire abbiamo utilizzato un montacarichi!) in superficie dove subito abbiamo chiamato un taxi che ci ha portato in albergo (Novotel Genova Ovest accessibile e abbastanza economico). L’indomani lo stesso taxi ci ha accompagnato nella stazione marittima dove subito siamo stati accolti dal personale della MSC per le procedure di imbarco sulla nave Melody (ndr: la stessa attaccata dai pirati in Somalia dell’inverno scorso).

Cinzia ed io abbiamo avuto il privilegio di salire per primi sulla magnifica nave che pur essendo una delle prime è perfettamente accessibile a differenza di alcune navi dell’altra compagnia di bandiera. Da un assistente siamo stati accompagnati nella cabina sufficientemente comoda con l’oblò e con il bagno largo e funzionale. La cabina era situata molto vicino all’ascensore e al centro della nave in modo da risentire minimamente delle eventuali oscillazioni dovute al mare mosso. In attesa dell’arrivo dei bagagli (ci vuole qualche ora) siamo andati al ristorante per il pranzo. La cucina della nave è varia e per il pranzo si può scegliere se andare al ristorante o se salire al ponte più alto dove funziona un buffet self-service. Nei giorni successivi saremmo sempre saliti al self-service sia per la varietà di scelta sia per la possibilità di ammirare il paesaggio esterno.

foto crociera

La nave è una piccola città dove funzionano diversi bar, negozi, sala giochi, casinò, palestra, sala dei ricevimenti e spettacoli, biblioteca, piscine, salotti; la Melody è più piccola della Sinfonia dove abbiamo effettuato la prima crociera non per questo è meno curata e accessibile, anzi vorrei dire che per alcuni particolari la Sinfonia (anche se meno vecchia) presentava delle difficoltà. Tornati nella nostra stanza abbiamo trovato il cabinista che ci ha sistemato i bagagli (nel frattempo arrivati) e dato alcune informazioni importanti sull’ubicazione dei vari servizi. La partenza dal porto è sempre affascinante e dal porto di Genova lo è ancor di più dato che si può ammirare il Porto Antico, la Lanterna, l’Acquario e le meravigliose strutture realizzate in occasione delle Colombiadi del 1992. Il programma di partenza era stato modificato per il mare mosso forza 7 che nonostante la mole della nave si è fatto sentire. Per la cena nel nostro tavolo eravamo assieme a una splendida famiglia di Asti con la quale abbiamo subito preso confidenza e il nostro cameriere (Antonio di Napoli) ci ha consigliato, per evitare il mal di mare, di bere pochi liquidi.

Questa è stata la nostra prima giornata sulla Melody, ne sono seguite altre 7 una più meravigliosa dell’altra toccando i porti rispettivamente di Tolone (F), Olbia, Tunisi, Catania, Salerno, Aiaccio (F) e infine Genova. Se un appunto si deve fare alla MSC questo riguarda le escursioni, nessuna delle quali era accessibile alle persone con disabilità. Poco male perchè ci siamo organizzati al momento trattando con il taxista di turno e spendendo anche meno delle escursioni organizzate; certo però che le pari opportunità non sono state rispettate e di questo ne faremo presente tramite il nostro tour operator. Chi si accontenta gode! ..e noi ce la siamo ben goduta la crociera al punto che stiamo già pensando alla prossima!

Enrico Agosti

Delegato C.I.P. Provincia di Vicenza
Presidente On. H81 VI
Presidente Co.Re.Mi. Veneto
Membro C.E.R.P.A. Italia

henryago@yahoo.it


Iniziativa del Comune di Castelfiorentino sull’accessibilità

1
6
Maggio

logo comune castelfiorentino

Mappa dell’accessibilità urbana, la parola ai cittadini

Giovedì 15 aprile (ore 21.00) è stato presentato alla cittadinanza il progetto:

“Libero accesso…accesso libera tutti”

Contribuire con semplici segnalazioni o attraverso la partecipazione diretta ai laboratori alla realizzazione di una mappa sull’accessibilità urbana di Castelfiorentino. Una mappa che dovrà evidenziare i percorsi agibili alle persone con ridotta mobilità (disabili, anziani, mamme con passeggino, ecc.. ), ma anche sottolineare le eventuali barriere da abbattere, le precauzioni da adottare, gli itinerari da preferire per rendere più agevole la mobilità delle persone all’interno del territorio comunale.

Sono queste le principali finalità del progetto “Libero accesso…accesso libera tutti! Mobilità partecipata contro tutte le barriere fisiche e non…” promosso dal Comune di Castelfiorentino grazie ad un finanziamento dell’Autorità Regionale per la partecipazione della Regione Toscana e ad un contributo della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano che è stato presentato ufficialmente alla cittadinanza giovedì 15 aprile (ore 21.00) al Ridotto del Teatro del Popolo.

Giovani, anziani, adulti, rappresentanti di associazioni e di interessi diffusi, tutti sono stati invitati a intervenire alla serata, per essere protagonisti di una azione di governo partecipata che ha pochi precedenti in Italia. In tale occasione, infatti, gli interessati possono manifestare, compilando una scheda di adesione, la loro disponibilità a collaborare alla realizzazione della mappa attraverso le modalità che riterranno più opportune.

Due le alternative possibili:

1) I Laboratori, che si terranno dai primi di maggio ai primi di giugno (3 laboratori pomeridiani della durata di 3 ore ciascuno) e che sono riservati ad un massimo di 40 cittadini, selezionati in modo casuale e rappresentativi della popolazione, portatori di interessi diffusi, soggetti diversamente abili ecc…

2) La segnalazione diretta, che può essere fatta da chiunque e in ogni momento, in relazione alle barriere architettoniche non censite o ai percorsi agibili, attraverso apposite postazioni fisse dislocate sul territorio comunale (URP, biblioteca comunale, CIAF, ecc…) e per via telematica.

Il progetto “Libero accesso.. accesso libera tutti” si presenta insomma all’insegna del felice connubio tra partecipazione, innovazione tecnologica e solidarietà sociale, con l’obiettivo di rendere i cittadini i protagonisti dell’azione di Governo.

Un ruolo che essi saranno chiamati a svolgere già a partire da giovedì: saranno i partecipanti alla serata a decidere infatti quale sarà il Logo ufficiale del progetto, scegliendo tra una selezione di 10 proposte realizzate dagli studenti dell’Istituto Superiore “F. Enriques” (indirizzo grafico-pubblicitario) visionabili dal pubblico al Ridotto del Teatro.

Per informazioni e adesioni:

Ufficio Relazioni con il Pubblico (piano terra Palazzo Comunale, tel. 0571.686341).

I moduli per iscriversi sono reperibili anche presso la Biblioteca Comunale “Vallesiana” (0571.64019), Scuola Comunale di Musica (0571.629442), Ciaf (0571.629674) oltre che sul sito www.comune.castelfiorentino.fi.it

RINGRAZIAMENTI:

Ringraziamo per la segnalazione: Alessandro Spinelli

addetto stampa

Comune di Castelfiorentino
tel. 0571-686307 347-1030958
fax 0571-686387

a.spinelli@comune.castelfiorentino.fi.it


Hotel DaSaMo a Viserbella Rimini accessibile

1
4
Maggio

Torniamo a Rimini per segnalare questo Hotel Accessibile a Disabili. L’hotel DaSaMo è un albergo a Viserbella a gestione famigliare che vanta una lunga tradizione. E’ dal 1974, infatti, che la famiglia Dall’Ara, gestori della struttura, rende piacevoli e indimenticabili le vacanze dei suoi affezionati clienti.

foto hotel DaSaMo

Situata 4 km a nord di Rimini, Viserbella è una delle località più belle del litorale romagnolo, luogo ideale di ferie e relax sia per famiglie con bambini che per giovani. Le morbide spiagge e il mare di Viserbella, le cui peculiarità sono la limpidezza e il fondale sabbioso che declina dolcemente verso il largo, sono ciò che di meglio si possa desiderare per vacanze all’insegna della spensieratezza.

Non perdete l’occasione di rilassarvi con piacevoli passeggiate in bicicletta sul lungomare di Viserbella di Rimini per poi gustare i nostri dolci accompagnati da una tazza di caffè, rigorosamente offerti tutti i pomeriggi nel nostro giardino. Quando tramonta il sole, concedetevi invece una cena a lume di candela con musica dal vivo oppure una serata tipica romagnola per assaporare appieno la nostra tradizione.

Ricordiamo che DaSaMo è un hotel 3 stelle Viserbella posizionato a breve distanza dalla fiera Rimini. Proprio per questo potrete usufruire del servizio hotel internet Wi-Fi Viserbella gratuito negli spazi comuni per ovviare alle vostre esigenze lavorative. Ma i servizi offerti da questo hotel Viserbella sono numerosi e variegati. Bimbi che saranno accolti dal nostro servizio animazione con attività e baby dance. DaSaMo è inoltre un hotel con parcheggio Viserbella, servizio che vi permetterà di posteggiare la vostra auto all’aria aperta o in un apposito garage.

Sul nostro sito troverete offerte speciali, last minute e pacchetti all inclusive atti a soddisfare ogni vostra esigenza.

foto bagno accessibile

Per informazioni, prenotazioni:

Hotel DaSaMo – Viale V.Busignani, 10

Viserbella di Rimini (RN) – Italy
Tel. +39 0541734355 Fax +390541 1810247
www.dasamohotel.com – info@dasamohotel.com

_________________

Note della redazione:

Questa struttura ci è stata segnalata grazie alla collaborazione con:

www.info-alberghi.com

logo info-alberghi


Museo e area Archeologica di Sperlonga: quanto accessibile?

21
Aprile

Diciamo la verità, parlare di archeologia e Turismo Accessibile può sembrare a molti un utopia. Capita fin troppo spesso di trovare difficoltà architettoniche in città anche moderne, figuriamoci in contesti così antichi quante speranze uno può avere…non sempre però è così, ma soprattutto vogliamo parlare anche di un mondo che può sembrare spesso inaccessibile ai disabili, ma ha il suo fascino anche per noi, come per tutti il cultori del genere, quindi perché dovercene privare? Ci possono e ci sono situazioni in cui l’accessibilità è buona e altre in cui si può lottare per migliorarla.

Affrontiamo dunque questo settore del Turismo grazie ad una nostra nuova amica che si chiama Simona Coppola, esperta in materia ed a cui la disabilità non ha spento il suo desiderio d’esplorazione in questo campo. Oggi iniziamo con lei questo tortuoso ma affascinante percorso: “altrArcheologia-scavi e musei a portata di tutti”.

Alla scoperta dell’Antro di Tiberio

A breve distanza dalla congestionata vita metropolitana di tutti i giorni, rintanato in un cantuccio del litorale laziale tanto caro agli antichi eroi letterari di una volta, sorge un piccolo gioiello archeologico che vale la pena di visitare senza affanni o difficoltà di sorta in poco meno di mezza giornata, grazie ad una struttura museale completamente accessibile per i turisti diversamente abili. Stiamo parlando del museo e dell’area archeologica di Sperlonga, nella ridente provincia di Latina.

Le rovine archeologiche di quest’antica dimora romana, amato rifugio dell’imperatore Tiberio, che faceva la spola tra Capri e Sperlonga, un po’ restio alla mondana e frenetica vita di Roma, furono scoperte a partire dagli anni ’50 del secolo scorso. Approfittando di una scenografica grotta naturale, a picco sul mare, gli architetti e gli scultori al soldo dell’imperatore avevano ricostruito una vera e propria Odissea di marmo, con gruppi scultorei di origine ellenistica, ricchi di quel vivo pathos che era appunto la cifra di quel periodo stilistico dell’arte antica.

Il museo di Sperlonga è piccolo, a pianta romboidale frastagliata, con l’ingresso dotato di una pedana per l’accesso ai disabili su sedia a ruote; all’interno del museo nei mesi estivi è prevista l’aria climatizzata. Le sale sono spaziose, ampie ed ariose, al centro delle quali sono collocati i due gruppi scultorei principali, quello di Scilla che assalta la nave di Ulisse e quello con l’accecamento di Polifemo. I reperti, esposti in teche ben illuminate, recano pannelli didascalici di chiara comprensione e di facile lettura. Unico neo, alcuni gradini da superare tra una sala e l’altra, ostacoli tuttavia facilmente superabili grazie alla presenza del personale tecnico museale. Leggermente più difficoltosa l’esplorazione delle rovine archeologiche, sia per la naturale conformazione del terreno, che per la dislocazione delle stesse su vari livelli, con salti di quota.

museo di sperlonga

archeologia accessibile

Informazioni utili:

Indirizzo:

Museo ed area archeologica di Sperlonga.
Via Flacca Km 16,300

Telefono:
0771/54028

Competenza:
Soprintendenza archeologica del Lazio.


Enrico ci racconta la sua vacanza a San Giovanni Rotondo

19
Aprile

Un nuovo caro amico è tra noi, si chiama Enrico Agosti, in realtà già si aggirava nel nostro sito ma ora ci darà anche il piacere di leggere suoi articoli. Uno di questi è un viaggio a San Giovanni Rotondo che vi riportiamo in seguito:

Una vacanza indimenticabile (o da dimenticare)

Sono oltre 400 i chilometri che separano Nocera Umbra da San Giovanni Rotondo e la partenza è fissata per le 8, per poter arrivare in tempo per il pranzo, la vettura già caricata la sera prima è pronta. La giornata si prevede molto calda ma l’itinerario scelto ci porta agli ottocento metri di Colfiorito con clima e paesaggio ideali. Non c’è fretta perciò ci gustiamo lo splendido panorama immerso nel verde umbro marchigiano. L’idea di fare una vacanza “diversa” ci era venuta ancora in primavera quando incuriositi dalle notizie dell’imminente santificazione di Padre Pio avevamo pensato di visitare quei posti mistici e allo stesso tempo interessanti dal punto di vista turistico. Il Gargano con le sue meraviglie ci affascinava e San Giovanni Rotondo ne era proprio al centro, quindi ideale punto di partenza per le possibili escursioni. Cinzia, esperta in prenotazioni alberghiere, aveva provveduto a trovare un albergo accessibile e non molto costoso.

Imboccata la A14 (adriatica) il paesaggio è passato dalle diverse tonalità di verde della Val di Chienti al blu intenso del mare Adriatico, sulla sinistra e al rosa degli oleandri alternato dal giallo dei campi arsi sulla destra. Di tanto in tanto squarci di panorami mozzafiato si aprono sulla sinistra offrendoci le cime più alte degli Appennini nella loro maestà. Dopo quasi tre ore dalla partenza, confortati dal climatizzatore dell’abitacolo, ci apprestiamo ad entrare nelle Puglie che si presentano con vasti cumuli sassosi quasi privi di vegetazione. Lasciamo l’autostrada e il paesaggio si fa ancor più suggestivo con muretti ai lati della strada e tanto giallo nei campi.

san giovanni rotondo accessibile

Il promontorio del Gargano è davanti a noi e pochi chilometri ancora ci separano dalla meta. San Giovanni Rotondo ci si presenta sulla sinistra inspiegabilmente disteso su una costa montuosa arida e deserta (probabilmente uno dei tanti miracoli di Padre Pio) sovrastato dall’imponente Ospedale. Troviamo facilmente l’albergo e parcheggiamo nel cortile interno. Faccio scendere con la consueta abile manovra la carrozzina e una vampata di calore ci investe informandoci subito della temperatura esterna. Cinzia come di consueto si appoggia alle maniglie del mio ausilio e insieme entriamo nella hall dell’albergo sotto gli occhi sbarrati della signora addetta alla Reception. Alla nostra richiesta di aiuto per poter scaricare i bagagli ci viene risposto: perché non lo poteva fare il nostro autista? Cinzia, alla quale la battuta non manca, risponde che l’autista l’avevamo mandato in ferie e purtroppo eravamo da soli. La sorpresa della nostra interlocutrice aumenta quando io, lasciata Cinzia su una poltroncina, impenno le ruotine davanti e faccio dietro front per dirigermi verso la vettura a recuperare autonomamente il bagaglio. Cinzia chiede il perché di tanto stupore e la signora della Reception risponde che non aveva mai visto disabili così “gravi” senza accompagnatori. Cinzia per tutta risposta le dice che ancora non avevamo fatto a tempo recarci da Padre Pio e le nostre condizioni erano quelle che erano! La signora quindi ci fa accompagnare nella camera a noi destinata e sorpresa: l’inaccessibilità era perfetta sia in camera che nel bagno. Facciamo venire la signora per chiedere spiegazioni e quindi ci indirizza nella camera “attrezzata” al mezzanino.

Dobbiamo farci aiutare per superare la ripidissima rampa in marmo di Carrara e senza corrimano che non sappiamo quale norma rispetti. La camera è ampia e anche il bagno e finalmente possiamo distenderci per riposare. Fra di noi meditiamo sul da farsi poiché il disagio della rampa è tale che siamo intenzionati a cercare qualche altra soluzione. E’ ora di cena e dopo aver attirato l’attenzione di un cameriere per scendere la rampa al 45% lo stesso ci invita a seguirlo nell’ascensore al secondo piano, altra rampa, questa volta meno ripida: 30% e dopo un lungo corridoio, altro ascensore per scendere nella sala pranzo. La cena è buona e il servizio pure … meno male! Siamo distrutti e comunque non abbiamo alternative: in camera per dormire che domani ci aspetta Padre Pio (sperando in un miracolo) e la ricerca di un altro albergo.

La giornata è splendida e si preannuncia molto calda, il Santuario di Padre Pio è posto nella parte alta del paese e fortunatamente riusciamo a trovare un parcheggio riservato libero. Il luogo è pieno di pellegrini che fanno la fila per entrare nella Chiesa che esternamente non è molto bella, ci apprestiamo ad entrare in tandem (come al solito: Cinzia attaccata alle maniglie della mia carrozzina) e improvvisamente un volontario apparso dal nulla scosta Cinzia lasciandola pericolosamente senza appoggi e inforcata la carrozzina mi spinge con energia all’interno del luogo sacro; Cinzia è nel panico e io blocco il cortese ma inutile “buon samaritano” ritornando su di lei in modo che riconquisti la sicurezza con la presa delle maniglie del mio attrezzo (carrozzina). Scampato il pericolo perlustriamo il Santuario molto ricco internamente e pieno di ex voto; il luogo è discretamente accessibile e mediante un ascensore possiamo visitare la tomba del futuro Santo. Incontriamo un simpatico frate che ci fa da cicerone e infine ci benedice.

Usciamo entrambi con l’aureola in testa carichi di fede e devozione; acquistiamo qualche souvenir nelle bancarelle appena fuori dall’ingresso e saliamo in macchina per avviarci alla ricerca di un nuovo albergo. L’idea è di andare verso la costa per vedere il mare e con un po’ di fortuna raggiungere il nostro scopo. Fuori dall’abitato il paesaggio è brullo e arido ma affascinante, arriviamo a Manfredonia che ci risulta poco interessante per cui puntiamo subito su Vieste. La strada che imbocchiamo non è quella costiera e ci addentriamo subito nella famosa Foresta Umbra. Chilometri e chilometri di verde, alberi e silenzio senza case e nemmeno copertura per il cellulare: solo noi e il nastro stradale.

foto foresta umbria

Incrociamo le dita per scongiurare guasti meccanici e incontri indesiderati e dopo oltre due ore scorgiamo le prime case di Vieste. Il centro è suggestivo e il mare è profondamente blu. Chiediamo in qualche villaggio turistico se c’è disponibilità di soggiorno ma tutti sono completi e quindi ci informiamo presso un’agenzia turistica che come unica soluzione ci trova un hotel a Pugno Chiuso che cortesemente rifiutiamo dato il prezzo proibitivo. Ci consoliamo gustandoci il paesaggio meraviglioso e proviamo a chiamare il numero verde disposto dal Ministero dei Servizi Sociali che risulta sempre occupato e quindi tentiamo di contattare certi nostri amici che ci indicano come posto più vicino di loro conoscenza Roseto degli Abruzzi (a 200 km.). A questo punto decidiamo di tornare all’albergo di San Giovanni Rotondo e annunciare la nostra partenza per il giorno successivo. Per arrivare a Roseto ci portiamo sulla strada litoranea che dopo molti scorci pittoreschi e i grossi centri di Termoli, Vasto, Ortona e Pescara arriviamo a destinazione. L’hotel non è grande ma è vicino alla spiaggia e saliti nella piccola ma sufficiente camera apprezziamo l’ampio bagno attrezzato e dopo averci rinfrescati scendiamo per la cena. L’indomani tentiamo di andare in spiaggia nel posto riservato compreso nel prezzo dell’albergo; il percorso è facile e quando arriviamo ci accoglie il bagnino che prima ci indica dov’è il bagno accessibile e poi ci chiede dove vogliamo appostarci; scelto il posto ci chiede di attendere qualche minuto e quindi torna con una carriola carica di materiale: posiziona alcune mattonelle, poi i lettini e l’ombrellone.

Incredibile! In cinque minuti avevamo il nostro posto spiaggia preferito accessibile. Forse eravamo capitati finalmente nel luogo giusto o forse eravamo in un sogno; fatto sta che ci trovavamo a nostro agio e per qualche giorno ancora saremo rimasti a gustarci quella libertà che qualche giorno prima ci sembrava solo un miraggio.

(il racconto risale al 1998 si parla della santificazione di Padre Pio)

Enrico Agosti

Delegato C.I.P. Provincia di Vicenza
Presidente On. H81 VI
Presidente Co.Re.Mi. Veneto
Membro C.E.R.P.A. Italia

henryago@yahoo.it


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Chi siamo

“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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