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Disabili ad Amsterdam: Rita ci racconta

18
29
Gennaio

Per il nostro Turismo Accessibile, ecco ancora Rita che ci racconta del suo viaggio ad Amsterdam.

La città: notizie utili

Non è una città facile, (più comoda di Roma!) l’asfalto riveste solo le strade periferiche o quelle più trafficate, per il resto ci sono dei mattoni stretti, spesso divelti e avvallati. In compenso non ci sono marciapiedi rialzati e comunque sempre con gli scivoli, una città che si sposta quasi solo in bicicletta, non può che averne. Le uniche salite sono per andare sui ponti che attraversano i canali. Con poche auto che girano la città è silenziosa e tranquilla; i mezzi pubblici sono prevalentemente tram doppi, ho visto che sono predisposti per la salita delle carrozzine, ma non li ho provati. Io ho sempre girato “a piedi”, mai preso un mezzo o un taxi, se non da e per l’aeroporto, la città non è molto grande, i disabili olandesi li ho visti tutti dotati di carrozzina elettrica, anche loro faranno uso saltuario dell’automobile. Il clima è piovoso e umido, ma io in aprile ho incontrato sempre il sole. I servizi igienici si trovano sempre nei musei e per fortuna la città ne ha molti. L’allarme nei bagni non è come da noi una cordicella da tirare di solito nei pressi del water, bensì una corda che distanziata pochi centimetri dal suolo e dal muro, corre tutt’intorno al perimetro del bagno, cosicché in qualsiasi punto del locale si cade o si ha bisogno, l’allarme è a portata di mano. Bella trovata, direi! I locali del centro sono abbastanza piccoli, se pensate o vedrete la case caratteristiche capirete il motivo, sfido dunque a trovare servizi igienici comodi, nella mia guida c’era scritto che solo un bar in centro città ne aveva uno accessibile.

Cenni storici, culturali e curiosità

Gli olandesi vanno in bici come noi andiamo in macchina, ho visto un parcheggio per bici a tre piani tipo silos, negli appositi cassonetti sul davanti delle biciclette, ci caricano di tutto spesa e/o bambini e con tutti i climi. Le strade sono di due tipi, quelle col canale al centro hanno dopo il nome la desinenza gracht (canale), quelle senza la desinenza –straat (strada). I canali sono la caratteristica principale, costeggiati da strade ad una corsia, con alberi, e la pista ciclabile. Nel centro città i canali sono tutti disposti a ferro di cavallo, intorno alla foce del fiume Amstel, da qui il nome.

Gli olandesi sono cordiali, gentili e tranquilli, amano stare all’aria aperta a prendere il sole, si mettono a leggere sul marciapiede davanti alla porta di casa; se sei al bar e al tuo tavolo ci sono posti liberi, loro ti chiedono se possono sedersi, così come al ristorante si mangia a volte con gente estranea di fianco; sono tutti molto giovani e anche quelli più anziani, appaiono giovani lo stesso. Le case hanno tutte una forma caratteristica, perché sono state concepite come case/magazzini.

I tre musei principali, il Rijksmuseum, lo Stedelijk e il Van Gogh sono concentrati in un quartiere sorto alla fine dell’ottocento, nei pressi di un grande parco, il Vondelparck, ottimo per una siesta post-visita. Tutti i musei sono accessibili, tranne il museo/casa di Anna Frack ma l’interminabile fila all’entrata è un disincentivo.

Tra una visita culturale l’altra ci si riposa uno dei numerosi bar che sono dappertutto, hanno anche tavoli all’aperto e offrono di tutto a tutte le ore. Per cenare non fate troppo tardi, verso le dieci di sera si chiude e se è un giorno feriale, vanno tutti a letto, ma il fine settimana si scatenano. I locali sono tutti molti carini, arredati in modo originale, spesso con mobili e oggetti riciclati. Ci sono anche tantissime librerie, di libri vecchi e nuovi, eppoi fiori, fiori e colori ovunque, tutti i più piccoli ritagli di terra sono coltivati dai cittadini nei pressi delle loro abitazioni. Non mancate di far visita anche al noto mercato dei fiori, dove i tulipani sono ovviamente i padroni.

Vademecum, ovvero io ho fatto così

L’aereo l’ho prenotato sul sito della compagnia olandese KLM, poiché era quella più competitiva economicamente. Ho successivamente telefonato per indicargli che ero un passeggero “speciale”. Quando dovete tornare in Italia considerate che l’aeroporto di Amsterdam è enorme, e si impiega del tempo per arrivare all’imbarco. Comunque nessun inconveniente né all’arrivo né alla partenza. L’albergo era comodo, bello e in ottima posizione.

L’entrata con un montacarichi di lato a quella principale, camera confortevole, bagno grande, dotato di una sedia apposita per fare la doccia e di maniglioni al water. Caro, però, come tutti gli alberghi di Amsterdam.

L’albergo si chiama NH CITY CENTER HOTEL Spuistraat 288-292, tel. 0204204545 oppure potete contattare l’agenzia olandese KEYTOURS dam 19, tel. 0205200080.


Turismo Accessibile a Copenhagen: il racconto di Rita

24
Gennaio

Abbiamo il piacere di accogliere nella nostra famiglia dedicata al Turismo Accessibile, Rita, che ci racconterà dei suoi viaggi iniziando dalla bellissima e molto accessibile, Copenhagen. Iniziamo a leggere il suo racconto:

Non è un luogo comune dettato da esterofilia il modello di civiltà dei paesi nordeuropei. Copenhagen ne è un valido esempio tangibile.

Ho prenotato una camera al Danhostel, (Handersens Boulevard) ostello in un grattacielo sul canale. Minimalista ma con tutti i confort, nel perfetto stile nordico, la stanza con grandi finestroni, la sala colazione self-service tutto ottimamente accessibile.

Il centro culturale e ricreativo della città si sviluppa lungo il viale pedonale, lo Stroget, (qui anche i ciclisti scendono dalla bicicletta) che s’imbocca da un’immensa piazza (Radhulsplasden). In questa zona centrale si trova anche il quartiere universitario, la cattedrale neoclassica (Vor Frue Kirke) e la piazza dei francescani (Grabrodretorv), dove si affacciano palazzi multicolori, numerosi bar/caffè e vi si erge al centro un secolare albero. Qui un locale storico offre un menu caratterizzato da aringhe condite letteralmente in tutte le salse, inevitabilmente accompagnate con fette di pane nero imburrate (smorrebrod).

Ho visitato il Museo Civico (National Museet) con collezioni sulla storia danese dal paleolitico al XIX sec. Molto interessante considerando che i danesi erano dei grandi navigatori e che fino a poco tempo fa la Groenlandia apparteneva alla Danimarca.

Per recarsi la Luisiana, museo d’arte contemporanea a circa 20 km dalla capitale occorre prendere il treno. Non fate come me che conscia delle difficoltà italiane, mi sono recata alla stazione per prenotare il servizio di salita/discesa dal treno. L’impiegata mi ha risposto in perfetto italiano che non era necessario: da loro circolano solo treni accessibili.

Ogni treno, infatti, ha due/tre carrozze così arredate: nessuno scalino per entrare, il vagone è allineato al marciapiede, dentro i sedili sono ribaltabili alle pareti, appositi ganci tengono ferme le biciclette, spazi liberi per carrozzine per bambini e per disabili. Macchinette ristoro e servizi igienici. Dalla stazione si percorre circa un kilometro a piedi e si arriva al museo. Una casa coloniale è l’ala centrale del complesso, ampliata da nuove costruzioni bianche e a vetri. Il museo sorge su un grande giardino all’inglese, arredato sculture e si affaccia sul Mare del nord.

In queste città nordiche marciapiede e pista ciclabile molto spesso corrono parallele, non ho avuto quindi difficoltà a percorrere tutti gli spostamenti in carrozzina, mai preso un mezzo pubblico.

Costruzioni d’architettura Contemporanea sono il Den Sorte Diamant e il nome indica la particolare forma del palazzo che ospita la Biblioteca Reale e l’Operaen, teatro dell’opera tutto di vetro che guarda il canale.

Il Kastellet, cioè la cittadella fortezza sul mare nei pressi del quale avviene il pellegrinaggio alla Sirenetta, simbolo della città. Altra meta classica è Cristiania, il quartiere “zona franca”, dove ancora oggi vivono persone hippy.

Altre mete a vostro piacimento e secondo le esigenze e i gusti, aggiungo solo che è una città vivace, giovane e non solo anagraficamente, insomma una calda atmosfera nordica.

Note della Redazione:

Ringraziamo la nostra nuova reporter Rita per la sua partecipazione. Vi ricordiamo, come sempre, che i disabili non sono fatti con lo stampino e quindi ognuno può avere esigenze diverse. Prima di mettersi in viaggio è sempre bene chiedere ulteriori informazioni, sia a Rita in questo caso, sia alla struttura di cui parla. Grazie.


Agriturismo Quercesecca: accessibile a disabile nella Maremma Grossetana

1
17
Gennaio

Oggi per il Turismo Accessibile vi parliamo della Toscana e della sua Maremma Grossetana. Per chi vuole tuffarsi in questa realtà antica, piena di sapori, natura, ci sono possibilità d’accesso anche per disabili. Un caso è l’Agriturismo Quercesecca di cui leggiamo una presentazione:

Casetta indipendente con: camera matrimoniale, bagno con doccia (adatto a persone disabili), soggiorno con angolo cottura, divano-letto e camino. A 100 metri dalle pinete costiere, la pista ciclabile e dalla strada per raggiungere il mare.

Quercesecca è una delle Fattorie storiche della Maremma Grossetana, a soli 2 Km. da un mare con spiagge sabbiose, dune e folte pinete costiere tra Marina di Grosseto e Principina a Mare e a 8 km da Castiglion della Pescaia. L’azienda offre un piacevole e rilassante soggiorno per chi ama la natura. Pur essendo a 2 km da un centro turistico, facilmente raggiungibile in bicicletta, si è infatti immersi nella quiete; particolarmente nei mesi di bassa stagione quando si può godere di quella solitudine ormai dimenticata nelle nostre affollate città.

Un lungo viale di pini porta a Fattoria e a Podere Umberto, due grandi casali di pietra e mattoni ristrutturati in diversi e confortevoli appartamenti. Entrambi dotati di vasti spazi esterni con tavoli, sedie e barbecue; nel centro aziendale di Podere Umberto si ha un angolo giochi (altalena e scivolo), ping pong e lavatrice a gettoni.

Quercesecca è un luogo ideale per gli amanti della vita sportiva e della natura. Una pista ciclabile unisce Grosseto a Marina di Grosseto e Castiglion della Pescaia,e continua lungo le pinete costiere per Principina a Mare. Un maneggio a un 1 km organizza passeggiate sulle spiagge.

Per chi predilige una vacanza tra natura e cultura, sono infinite le possibilità di visite in giornata: i parchi naturali della Diaccia Botrona (10 km) e il Parco dell’Uccellina (24 km); i centri archeologici di Roselle, Vetulonia, Sovana; gli antichi borghi nell’entroterra (da Massa Marittima a Saturnia e Pitigliano); i musei archeologici (Grosseto e Cosa), ma anche Siena e Firenze a soli 75 e 145 km.

Si accolgono animali domestici in azienda, e a soli 7 km si ha una spiaggia attrezzata per cani.

Durante l’estate si possono acquistare da un coltivatore vicino frutta e verdura coltivata in loco. Biciclette in affitto a 1km, piccolo supermercato a 1 km, vari ristoranti nelle vicinanze.

Quercesecca ha un totale di 36 posti letto, i divani letto possono essere utilizzati solo da bambini sotto i 12 anni per i quali sono anche richiedibili culle, i divani letto o le culle hanno un costo extra. Una sala comune è utilizzabile per eventuali Gruppi.

Ecco alcune foto, la prima è del bagno accessibile:

Note: anche in Fattoria c’è un bagno accessibile e la stanza è al pianterreno. La nuova struttura Umberto H con 5 camere non è attrezzata a disabili ma può essere usata da persone con handicap minori (non in carrozzella) essendo anch’essa al pianterreno. Podere G. invece ha un bagno accessibile.

Per informazioni:

Web: www.quercesecca.it

e-mail: d.pallini@iol.it

Tel.+39 0564 418859

Fax +39 0564 418859

Note della Redazione:

Vista la particolarità della struttura è sempre bene chiedere ulteriori informazioni. Abbiamo voluto proporla perchè molte persone amano questo genere di situazioni in posti dove ancora si respira la natura. Ci possono essere difficoltà per un disabile ma non è detto si debba sempre cercare posti agibili e attrezzati al 100% ci sono anche disabili “avventurosi” come direbbe una nostra cara amica. 😉


Roma: discoteca accessibile a disabili

7
12
Gennaio

Grazie alla nostra amica Anna Laudati veniamo a conoscenza di questa singolare iniziativa, la definisco così perchè nel campo della disabilità ciò che dovrebbe essere una prassi in realtà diventa un’eccezione. Parliamo di una discoteca accessibile a disabili in quel di Roma, paradossi del nostro paese, in una città dove è difficile trovare anche un Hotel accessibile, poi troviamo una discoteca, che di norma e consuetudine non è portata a “pensare” al disabile. Non è invece di quest’opinione, per nostra fortuna, il titolare della discoteca “Life85” il Sig.re Rocco De Feo, anche questo è Turismo Accessibile.

Leggiamo 2 articoli da Redattore Sociale (cl)

Serata dance per 40 ragazzi disabili, arrivati a Roma per tre giorni con l’associazione “La strada per l’arcobaleno”. La discoteca “Life 85” si è rifatta il look, eliminando barriere e adeguando servizi. “I giovani ballano: perché noi non dovremmo farlo?

ROMA – Una serata in discoteca, senza il pensiero delle scale che ci sono e del bagno che, invece, di solito non c’è. E’ quella che si sono potuti concedere, nei giorni scorsi, quaranta ragazzi disabili provenienti da tutta Italia, riuniti a Roma per una vacanza auto-organizzata, con il supporto dell’associazione italiana Spina bifida e idrocefalo “La strada per l’arcobaleno”. Tre giorni di turismo nella capitale, all’insegna dell’autonomia, com’è da sempre nello spirito dell’associazione. Questa volta, però, con un incarico importante: testare tutti insieme l’accessibilità di una discoteca appena riadattata: la Life 85, a due passi da piazzale Clodio, proprio dietro al Tribunale, baluardo dei diritti. Come il diritto al tempo libero, che per una persone con disabilità non è poi tanto libero.

Fino a pochi mesi fa anche la Life 85, come la stragrande maggioranza delle discoteche e dei locali notturni, era un fortino inespugnabile per chiunque avesse problemi motori: una ripida rampa di scale scoraggiava l’accesso, come pure i gradini all’interno, la pedana sopraelevata e, naturalmente, la mancanza di servizi igienici adeguati. Poi Rocco De Feo, il gestore, ha provato a rifare il look al suo locale, rendendolo accessibile: “L’anno scorso, un giorno di novembre, sono stato interpellato dalla commissione della X ripartizione, che controlla i locali, e mi è stato detto che dovevo munirmi di strutture per disabili: l’ho fatto con piacere. Abbiamo adeguato l’ingresso, c’erano degli scalini e abbiamo fatto una rampa. Dentro, il locale è tutto a un piano, senza dislivelli. E abbiamo fatto un bagno adeguatissimo per i disabili”.

E così, via le scale esterne e interne. Quasi tutte, in verità, perché “i quattro gradini finali sono ancora lì, troppo difficili da eliminare – ci fa notare Carla Marinelli, vicepresidente dell’associazione, riferendoci le sue prime impressioni sul “test” accessibilità. – Però hanno completamente abbattuto le barriere architettoniche esterne e c’è il bagno accessibile all’interno. I quattro gradini sono oggettivamente difficili da abbattere: con un aiuto del personale tutti comunque possono entrare”.

Ma cosa significa per una persona disabile andare in discoteca? Fin dove arriva il desiderio di ballare al ritmo della musica e dove inizia, invece, l’imbarazzo di lasciarsi andare? “Per una persona disabile – racconta Carla – ballare in un contesto come la discoteca può essere imbarazzante, certo. Io l’ho sempre fatto, fin da ragazza: andavo con i miei amici, mi mettevano al centro della discoteca e, per far sì che gli altri non mi travolgessero, facevano una sorta di cerchio intorno a me. Ballare è l’espressione del nostro corpo, ognuno lo può muovere come meglio crede”.

“Di solito non vado in discoteca perché non sono locali attrezzati – ci racconta Erica, una delle ragazze del gruppo, arrivata dalla provincia di Torino – Lascio perdere, non ci provo neanche. Non sono solo i gradini, ma gli spazi ristretti, i tavolini uno attaccato all’altro. In questo caso il locale è abbastanza spazioso, riusciamo a girarci anche se siamo tanti. Ballare è una cosa che i giovani fanno: non vedo perché un disabile non debba avere la possibilità di farlo. Certo, è più facile farlo in un gruppo come questo, in una serata speciale come questa, con tutti disabili: perché molti di noi hanno il complesso del giudizio del normdotato: ‘oddio mi stanno guardando!’. Ma bisogna fare la propria vita e i normodotati si devono abituare: ci siamo anche noi!”.

“Ogni tanto vado in discoteca con amici, essendo appassionato di musica – ci racconta Cristiano, di Roma – In una realtà grande come Roma, sono tropo poche le realtà accessibili, soprattutto tra discoteche e locali. Ma altri generi di locali, come i disco pub, molto più spesso sono accessibili. La difficoltà maggiore credo però che sia il fattore psicologico di dipendere da qualcuno che è obbligato a darti una mano: quando, con semplici accorgimenti, una persone disabile potrebbe essere autonoma in tutto e per tutto, anche in discoteca”. (cl)

Disabilità e svago. Idee per “un tempo un po’ più libero”

Una barriera architettonica può mandare a monte una serata. A Roma e in Italia sono pochi i locali pensati per accogliere le persone con disabilità. Eppure, “basterebbero un po’ di rampe e un bagno per rendere le nostre sere un po’ meno faticose”

ROMA – Che peso hanno le barriere architettoniche nell’organizzazione del tempo libero di un ragazzo disabile? E quali interventi servirebbero per rendere questo tempo davvero un po’ più libero? In Italia c’è un gruppo di ragazzi e adulti con disabilità, riuniti nell’associazione italiana spina bifida e idrocefalo “La strada per l’arcobaleno”, che questo suo tempo libero lo difende con particolare tenacia. E’ la sfida dell’autonomia, uno dei motori di tutte le attività dell’associazione, che organizza iniziative culturali, vacanze e incontri a tema a cui prendono parte persone provenienti da tutta Italia. Tra di loro abbiamo raccolto alcune testimonianze, che possono aiutarci a conoscere un po’ più da vicino questo tempo libero che, a ben guardare, tanto libero non è.

“Purtroppo il tempo libero della persona disabile è ancora molto condizionato dall’accessibilità – riferisce Carla Marinelli, vicepresidente dell’associazione – Ci deve essere una ricerca continua. Io stessa a Roma conosco quei pochi pub, quelle due-tre discoteche. Ma niente di più. La preoccupazione per l’accessibilità e sempre al primo posto quando si deve organizzare una serata: ‘Ci sono gradini? Il bagno com’è?’: è una domanda che faccio sempre ai miei amici, ogni volta che dobbiamo uscire. Eppure basterebbe così poco per liberare un po’ di più il nostro tempo: un po’ di rampe e un bagno accessibile. Niente di più”.

“Nell’organizzazione del mio tempo libero le barriere contano parecchio – racconta Erica, di Torino – Io ho sempre degli amici normodotati, che mi aiutano a superare il gradino. Ma quando siamo una comitiva di disabili da soli non ci si fa: una carrozzina manuale ancora è maneggevole, ma una carrozzina elettrica è un disastro. E l’obiettivo è poter uscire da soli”.

“L’accessibilità condiziona il mio tempo libero ammette Cristiano, di Roma – ma la maggior parte delle volte ci si organizza: organizzarsi ogni tanto vuol dire anche all’ultimo momento cambiare meta e genere di serata. Per esempio, può succedere che i miei amici rinuncino a una serata in un locale inaccessibile, per stare semplicemente in piazza con una birra in mano a chiacchierare. Insomma, con un po’ di buona volontà si riesce a fare una vita assolutamente normale. Bastano degli accorgimenti che possiamo prendere anche noi disabili: certo ogni tanto ci serve un aiuto. Il fatto di volersi divertire, qualsiasi sia la maniera, è all’interno di ciascuno di noi”. (cl)

Speriamo che sia solo l’inizio, ho parlato al telefono con il Sig.re Rocco che mi ha promesso di farci avere le foto del suo locale così da pubblicarle.


Lavoro per disabili: manager in Hotel

2
9
Gennaio

Il lavoro per tutti è sempre impresa non facile, per i disabili diventa spesso impresa impossibile, non solo per varie crisi che attraversano l’Italia a periodi alterni, ma soprattutto per la scarsa domanda in settori dove un chi ci lavora non ha certo bisogno di particolari risorse fisiche ma piuttosto di altre capacità intellettuali.

Fino a che si pensa il disabile solo in uffici comunali o nelle a.s.l., con tutto il rispetto per queste due categorie, ci saranno ben poche altre alternative. La colpa però si divide un po’ fra tutti, anche disabili, oltre che culturale. Purtroppo spesso quest’abitudine mentale condiziona anche il disabile che non sente la spinta e il desiderio di spingersi oltre le solite categorie lavorative.

Oggi voglio farvi leggere un articolo che chissà, potrebbe stimolare un po’ tutti, disabili e operatori del settore:

TRIESTE – Per i portatori di handicap fisici si apre una nuova possibilità professionale, quella del manager d’albergo. Va in questa direzione l’accordo fra l’Enaip e l’Associazione albergatori della città che predisporranno, assieme al Comune e alla Provincia, un corso per formare persone che non hanno la piena possibilità di muoversi, ma intendono iniziare la carriera di manager d’albergo.

La figura professionale è a metà strada fra l’esperto di pubbliche relazioni e il responsabile marketing. Il tutto condito con una buona conoscenza dei sistemi informatici. «L’attività – spiega Luca Alborghetti, direttore dell’Enaip – consiste nella gestione e nel controllo dei flussi di comunicazione che intercorrono fra l’albergo e l’ambiente esterno. L’obiettivo è di razionalizzare le presenze nell’ambito della struttura alberghiera di un determinato territorio». Il manager d’albergo deve condurre analisi di mercato nel settore del turismo locale, studiarne le tendenze e leggerne gli andamenti, con lo scopo di formulare previsioni a breve e medio termine e quindi contribuire a delineare le politiche di produzione e commercializzazione dell’impresa. «Una delle funzioni – aggiunge Alborghetti – è anche quella di definire e attuare le politiche di pubblicizzazione dei pacchetti di ospitalità sul mercato».

Il corso di preparazione prevede una prima fase in aula, durante la quale si approfondiranno le tecniche di utilizzo dei sistemi informatici. In un secondo tempo, i partecipanti potranno fare esperienza negli alberghi, seguiti e istruiti da quanti hanno già una comprovata competenza nella materia. «L’evoluzione della tecnologia – dice Guerrino Lanci, presidente degli albergatori di Trieste – sta favorendo sviluppi impensabili fino a pochi anni fa. Con un personal computer e la capacità di utilizzarlo un addetto, opportunamente istruito, può svolgere un ottimo lavoro, al servizio della crescita turistica dell’area di riferimento. In questo specifico caso potremo far entrare nel circuito lavorativo persone che finora ne erano escluse». L’assessore comunale per la Protezione sociale, Carlo Grilli, ha espresso parole di vivo compiacimento per l’iniziativa: «Le potenzialità delle persone con disabilità sono notevoli – sostiene – e questa è un’ulteriore occasione per dimostrarlo». (u. s.)

il Piccolo — 04 gennaio 2010 (disablog.it)

Tenendo conto che l’argomento del nostro sito è il turismo accessibile, direi che come tipologia di lavoro è perfettamente inerente. Ovviamente spero che se trovate lavoro in un Hotel questo abbia anche camere attrezzate a disabili, non solo l’ufficio… e da bravi manager metterete una buona parola per avere un nostro reportage o meglio ancora, farlo Voi 😉

A parte l’ironia, penso che sia un buon inizio per cambiare la mentalità comune su questo argomento e spero l’iniziativa si possa diffondere anche in altre regioni d’Italia.


Hotel Terradimare a San Teodoro in Sardegna con stanze accessibili

11
4
Gennaio

Sempre grazie a Silvia continuiamo nel nostro turismo accessibile e vi parliamo di un Hotel Resort a San Teodoro in Sardegna dal nome “Terradimare“. Posto splendido e struttura che offre diversi servizi ma soprattutto possiede stanze accessibili con bagni ben attrezzati.

Il Resort Terradimare è ubicato in uno dei luoghi più noti della costa orientale della Sardegna, San Teodoro.

L’architettura rigorosa si ispira alla modernità e al design con l’utilizzo di alcuni elementi architettonici che riconducono al territorio.

65 unità abitative suddivise in Residence, Camere Comfort, Camere Classic e Junior Suite il tutto accompagnato da un servizio curato di ristorante, bar, mini club e sala riunioni.

Vediamo le foto dei bagni nelle stanze accessibili, ci sono diverse tipologie:

Direi ben fatti i bagni e ben attrezzati. L’Hotel dispone di molti servizi ma purtroppo non tutti accessibili, come ci spiega onestamente il gentilissimo Direttore Antonio Doddo:

La piscina non è accessibile, per il resto tutte le zone della struttura sono accessibili, non ci sono barriere architettoniche anche perche i servizi sono tutti al piano terra mentre le stanze del 1° piano sono facilmente raggiungibili con l’ascensore interno. Anche il centro benessere è accessibile attraverso l’ascensore anche se sauna, bagno turco e idromassaggio non hanno però particolari aiuti per i portatori di handicap.

Vediamo altri bagni accessibili:

Queste sono 2 foto del bagno della Junior Suite:

Antonio ci ha riferito anche che a 1 km. c’è la spiaggia e dovrebbe essere accessibile, di questo vi facciamo sapere al più presto.

Per ulteriori informazioni:

tel. 0784 851116

fax. 0784 852016

info@hotelterradimare.it

www.hotelterradimare.it

Note della Redazione:

Ricordiamo sempre che i disabili non sono fatti con lo stampino e ognuno ha le sue esigenze, pure con malattie simili. Sempre meglio quindi chiedere ulteriori informazioni prima di prenotare e certamente sia noi che il Direttore dell’Hotel vi risponderemo. Ci spiace che alcune zone e servizi non abbiano l’attrezzatura adatta per garantire anche l’utilizzo a disabili, ma chissà, magari in futuro anche “stuzzicati” da noi potremmo trovare sorprese 😉

Grazie.


Turismo accessibile: schede gold e percentuale accesso disabili

1
1
Gennaio

Turismo accessibile: vi presento e descrivo due particolarità del nostro operare che riguardano gli Hotel, B&B, Agriturismo e altre tipologie del genere: le schede “gold” e il nostro “bollino” sulla percentuale di accessibilità.

Queste due possibilità sono aggiunte agli articoli riguardo le strutture recensite personalmente dal nostro staff.

La scheda “Gold” sono pagine web di grafica ben curata e con le informazioni comprensive di foto e video prese dai nostri articoli, presentate in un modo più d’impatto e stile. Un segno di riconoscenza verso le strutture che si sono rilevate particolarmente disponibili invitando il nostro Staff a eseguire personalmente il reportage sulla loro accessibilità.

Potete vedere due esempi nei link sottostanti:

Grand Hotel Adriatico – Firenze

Hotel Silver – Milano

In queste schede c’è anche il nostro “bollino” (e logo) sulla percentuale di accessibilità a disabili ottenuta dalla struttura.


La percentuale è il risultato di una serie di caratteristiche giudicate dal nostro staff, che alla fine danno la somma.

Si parte dall’accessibilità dell’entrata di una struttura, al possedere l’attrezzatura nei bagni adatta a disabili (maniglioni, sedile nella doccia, ecc), il terreno circostante, l’accessibilità ai vari locali (ristorante, sala colazione, ecc), eventuali piscine accessibili ecc.

Come ricordiamo sempre, i disabili non sono fatti con lo stampino e può accadere di avere esigenze diverse anche tra disabili con malattie simili. Vi consigliamo quindi di chiedere qualche informazione in più sia a noi dello staff sia direttamente alla struttura, così da garantirvi l’idoneità per le vostre esigenze.

Siamo disponibili a suggerimenti su come migliorare e ampliare i nostri servizi.

Lo staff.


Il Viandante Hotel a San Teodoro

2
29
Dicembre

Eccoci a parlare di una struttura accessibile nella bellissima Sardegna, per la precisione a San Teodoro e si chiama “Il Viandante“. Un turismo accessibile deve certamente prevedere questa splendida Isola e quindi siamo ben lieti di parlarne.

Hotel affittacamere nuovissimo nel centro di San Teodoro, a pochi metri dalla piazza principale del paese. Da qui è possibile raggiungere con facilità tutte le più belle spiagge della zona e le favolose località della Sardegna (Costa Smeralda, Nuoro, Ogliastra, Cagliari, Sassari).

Costruito secondo quelle che sono le caratteristiche tipiche della tradizione mediterranea, l’Hotel può essere considerato come un giusto punto di equilibrio per chi deve alternare delle giornate di mare a delle giornate di completo relax.

La struttura è composta da camere divise tra: camere matrimoniali, doppie SINGLE-USE e camere triple.

Tutte le camere dell’albergo sono perfettamente insonorizzate ed ognuna è diversa dalle altre per quanto riguarda i colori e gli arredi.

Ogni camera doppia, di circa 16 metri quadri, ha ingresso e bagno indipendenti, dispone di TV color con impianto satellitare (con satellite ASTRA), impianto di condizionamento freddo/caldo, minibar, veranda coperta e cassetta di sicurezza. Nelle eventuali camere triple sono a disposizione della clientela “Puff-letto” e culle per i neonati.

Servizi:

l trattamento base offerto dall’Hotel è la formula B&B, ovvero camera e colazione, ma il punto di forza del servizio di prima colazione sono gli alimenti offerti alla clientela: tutti prodotti freschi quali crostate alla ciliegia e all’albicocca e confetture varie di mandarino, fragola, pesca e albicocca.

Qualora la clientela volesse, è possibile usufruire del trattamento di Mezza Pensione (da richiedere in loco) grazie alla collaborazione con il Ristorante Pizzeria “Gallo Blu”, attiguo alla struttura, dove la clientela potrà eventualmente consumare la cena. (il Ristorante è accessibile ma il bagno non ha i maniglioni, la titolare ci ha promesso adeguerà quanto prima e noi controlleremo. ndr )

Posizione:

Il Viandante si trova nel centro di San Teodoro, ridente paese sulla costa Nord-orientale della Sardegna a soli 23 km da Olbia.

Sito a soli 50 metri dai locali commerciali del paese quali ristoranti, pizzerie, boutiques e dalla famigerata “passeggiata serale estiva“. Le spiagge più famose, quali “La Cinta” e “Cala D’Ambra“, distano solo 1500 metri e 800 metri dall’albergo.

(La spiaggia “La Cinta” ci è stata dichiarata accessibile, abbiamo contattato la Pro Loco con la promessa che ci faranno avere descrizione e foto dell’accessibilità. ndr)

Contatti:

Il Viandante
Via Cala d’Ambra, 8
08020 San Teodoro (OT) – Sardegna

Sito Web: www.ilviandantehotel.com

E-mail: info@ilviandantehotel.com

Tel.: (0039) 0784.865407, (0039) 339.5672449
Fax: (0039) 0784.852315

Note della Redazione:

Ricordiamo come sempre che i disabili non sono fatti con lo stampino, quindi invitiamo a chiedere maggiori informazioni se si desidera prenotare. Ciò che può essere una mancanza per un disabile, può non esserlo per un’altro. Sia noi che la struttura stessa saremo ben lieti di aiutarvi a decidere meglio.

Ringraziamo Silvia Delogu per la segnalazione.


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Chi siamo

“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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