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Barcellona: la seconda parte del racconto di Stefano

20
Agosto

Decidiamo di iniziare visitando Parc Guell e familiarizziamo con i bus TUTTI accessibilissimi, come funziona lo hai spiegato benissimo tu Max ma a breve potrete vedere un filmatino che metteremo su youtube, unica nota dolente?? l’aria condizionata all’interno, veramente esagerata anche alle ore tarde della notte. Il parco è molto bello in stile Gaudì, abbastanza insidioso per le ripide salite ma accessibile sia ad una car manuale(povero chi spinge) ma meglio per chi ne ha una elettrica.

Casa Battlò, che io non ho visitato purtroppo perchè con la mia car non entravo nell’ascensore e avrei dovuto trasferirmi su una manuale che comunque avevano in dotazione, non l’ho fatto perchè quel giorno eravamo divisi e mancavano braccia forti per il trasferimento, ma gli altri a ruota l’hanno visitata e me l’hanno raccontata con foto e video, sarà motivo per tornare a Barcellona che vi devo dire….ho visitato però casa Milà o la Pedrera come la chiamano loro, sempre costruita da quel pazzo di Gaudì, accessibilissima fino a parte del tetto tramite ascensore e personale gentilissimo.

La Sagrada familia poi, accessibile all’interno ma solamente al piano terra, ma praticamente si può ammirare poco perchè è un cantiere aperto, però nessun problema per entrare all’interno della recinzione e nessuna fila (sfruttiamo le nostre fortune nella sfortuna).

Decidiamo di vedere la Fontana Magica in Plaza de Espana, meravigliosa.

Ci concediamo anche di far visita allo splendido acquario, completamente accessibile e per cazzeggiare al cinema tridimensionale Imax.

Dietro consiglio del gentilissimo personale dell’hotel, dei ragazzi sempre molto disponibili e attraenti agli occhi delle donzelle, abbiamo avuto il grande onore di visitare il Palau della Musica con tanto di guida in catalano, un altro capolavoro del 900, anch’esso come Casa Batlò, patrimonio dell’Unescu, roba da rimanere a bocca aperta, sarebbe orgasmico assistere ad un concerto di musica classica credo in questo splendido tempio. Inutile dirvi che è tutto accessibile, bagni compresi, pulitissimi.

Inoltre abbiamo visto il Picasso anche se non sono tutto sto gallerista e due delle ragazze anche la fondazione Mirò, che a loro dire è molto bella oltre che situata in zona panoramica, inutile ripetermi sull’assenza di barriere architettoniche, ad un certo punto mi mancavano quasi guarda 😉

Per mia immensa curiosità, perchè ho letto il meraviglioso libro che consiglio, La Cattedrale del Mare di Ildefonso Falcones, abbiamo visitato anche la cattedrale di Santa Maria del Mar, che tu caro Max hai ripreso completamente, evidenziando anche il passaggio esterno tramite una rampa in legno, mi soffermo però su una cosa che voglio raccontarvi per elogiare ulteriormente Barcellona e la sua mentalità, giravo all’interno della chiesa da solo, più che per un fatto religioso(non credo di credere), per rivivere il libro, tuffarmici dentro, mi avvicino alla cappella interna dove è esposto il santissimo, per entrarci c’è uno scalino, faccio per rinunciarci, quando un tizio mi chiede se voglio entrare, rispondo di si, et voilà ecco che da dietro l’angolo spunta una rampetta per superare l’ostacolo, ringrazio e vado avanti 😉

Visto che non era distante decidiamo di fare un giro nel Barrio Gotic, pavimentato perfettamente senza una minima buca o impercettibile scalino, d’altronde, ripeto, come tutti i luoghi di Barcellona visitati, anche fuori dal centro.

Visitiamo anche tutta la zona attorno alla Cattedrale “ufficiale”, con i suoi vicoli storici ecc..La nostra “guida”, un contatto che ho io grazie alla mia amicizia con suo papà, contribuisce a farci apprezzare ancor di più la città catalana, infatti visitiamo vicoli e piazzette che non avremmo mai visto, la splendida Plaza del Re, Plaza Sant Jaume o Plaza de la constitution, piazza degli angeli dove c’è il MACBA museo di arte contemporanea, estremamente accessibile e tutta la zona universitaria. Inoltre grazie a Cinzia abbiamo avuto l’onore di cenare per due volte in un ristorante caratteristico e unico nel suo genere, praticamente all’ingresso c’era un grosso bancone di pesce, come al mercato o in una pescheria, tu sceglievi quello che volevi, e credetemi c’era di tutto e fresco, loro te lo mettevano in un sacchetto, te lo pesavano ti dicevano il prezzo lo passavano in cucina e ti indicavano il tavolo, che dovevi apparecchiarti e poi quando chiamavano il tuo numero andavi a prendere il vassoio, uno spettacolo vero e proprio, non ricordo il nome ma è in un vicolo del quartiere Sanz, ve lo farò sapere dai….ah dimenticavo…con bagno accessibile.

Il mare lo abbiamo vissuto poco, quasi per niente anzi a parte un paio di passeggiate serali sullo spendido lungo mare e Mare Magnum e un tardo pomeriggio in spiaggia a Barceloneta, ma questo non è il mare che mi piace vivere, troppa folla e soprattutto troppi falli volanti ahahaha…però mentre gli altri riposavano sbragati sulla spiaggia io vagabondavo per Barceloneta in mezzo ad una folla continua. Chiudiamo con la mitica e famosissima Ramblas, verso la quale c’è poco da dire ormai se non che è la via più zeppa di artisti di strada di ogni genere che abbia mai visto e di non correre troppo con le proprie car elettriche divertendosi a schivare la gente, che si rischia di investire qualcuno e di ribaltarsi….se ve lo dico un motivo c’è…a buon intenditor poche parole…….Ollè!!

* Dopo questa lunga serie di elogi verso un paese che non è nostro, vorrei chiudere in modo opposto verso il paese che invece è nostro. Come avete potuto notare, all’inizio di questo mio scritto alla voce Polizia ho messo un asterisco, e bene tutto questo per denunciare un fatto. Come detto Marione in tutta fretta, non trovando un posto poco prima di imbarcarsi sulla nave, ha pensato di parcheggiare davanti al palazzo della Polizia, munito di come minimo 30 parcheggi classici e 2 per disabili, ha esposto il tesserino e lasciato il proprio numero di cellulare per qualsiasi problema.

Il giorno dopo gli arriva una telefonata dalla Polizia di Civitavecchia in cui gli viene detto che quel posto è riservato a disabili che si recano negli uffici della polizia per sbrigare le consuete pratiche e che la sosta a lungo termine non è consentita, gli viene risposto che tutto questo non lo si sapeva e che abbiamo parcheggiato lì perchè è il punto più vicino al porto, oltre che più sicuro e che su quella macchina c’erano 3 disabili, piena di bagagli, con 3 carrozzine “scaricati” al porto per andare in vacanza 10 giorni.

La polizia risponde gentilmente che non farà rimuovere l’auto ma che una sanzione devono fargliela per forza e di presentarsi in questura al ritorno dalla vacanza. Ci presentiamo tutti, ci vengono richiesti i documenti, addirittura i biglietti come prova del viaggio e quasi come se avessero bisogno vitale di denaro e di rispettare la legge (quando gli pare), senza un minimo di clemenza, ci tengono lì per un’ora spossati dal viaggio e addirittura febbricitanti e ci infliggono una multa di 100 euro, inoltre ironia della sorte, sfortuna ha voluto che a Mario fosse scaduta la revisione a Giugno per sua dimenticanza e gli tolgono il libretto con tanto di multa di 170 euro, della serie Bentornati in Italia!!

note-della-redazione

I dati sulle varie accessibilità sono stati forniti dall’autore dell’articolo, facciamo presente che i disabili non sono creati con lo stampino e quindi ci possono essere delle esigenze differenti anche con malattie simili. Consigliamo dunque di non esitare a chiedere ulteriori informazioni lasciando commenti oppure scrivendo alla redazione, sicuri e speranzosi di avere la gentilezza dell’autore del reportage di darci altre informazioni se in suo possesso.

Grazie.


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