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Turismo Accessibile a Copenhagen: il racconto di Rita

24
Gennaio

Abbiamo il piacere di accogliere nella nostra famiglia dedicata al Turismo Accessibile, Rita, che ci racconterà dei suoi viaggi iniziando dalla bellissima e molto accessibile, Copenhagen. Iniziamo a leggere il suo racconto:

Non è un luogo comune dettato da esterofilia il modello di civiltà dei paesi nordeuropei. Copenhagen ne è un valido esempio tangibile.

Ho prenotato una camera al Danhostel, (Handersens Boulevard) ostello in un grattacielo sul canale. Minimalista ma con tutti i confort, nel perfetto stile nordico, la stanza con grandi finestroni, la sala colazione self-service tutto ottimamente accessibile.

Il centro culturale e ricreativo della città si sviluppa lungo il viale pedonale, lo Stroget, (qui anche i ciclisti scendono dalla bicicletta) che s’imbocca da un’immensa piazza (Radhulsplasden). In questa zona centrale si trova anche il quartiere universitario, la cattedrale neoclassica (Vor Frue Kirke) e la piazza dei francescani (Grabrodretorv), dove si affacciano palazzi multicolori, numerosi bar/caffè e vi si erge al centro un secolare albero. Qui un locale storico offre un menu caratterizzato da aringhe condite letteralmente in tutte le salse, inevitabilmente accompagnate con fette di pane nero imburrate (smorrebrod).

Ho visitato il Museo Civico (National Museet) con collezioni sulla storia danese dal paleolitico al XIX sec. Molto interessante considerando che i danesi erano dei grandi navigatori e che fino a poco tempo fa la Groenlandia apparteneva alla Danimarca.

Per recarsi la Luisiana, museo d’arte contemporanea a circa 20 km dalla capitale occorre prendere il treno. Non fate come me che conscia delle difficoltà italiane, mi sono recata alla stazione per prenotare il servizio di salita/discesa dal treno. L’impiegata mi ha risposto in perfetto italiano che non era necessario: da loro circolano solo treni accessibili.

Ogni treno, infatti, ha due/tre carrozze così arredate: nessuno scalino per entrare, il vagone è allineato al marciapiede, dentro i sedili sono ribaltabili alle pareti, appositi ganci tengono ferme le biciclette, spazi liberi per carrozzine per bambini e per disabili. Macchinette ristoro e servizi igienici. Dalla stazione si percorre circa un kilometro a piedi e si arriva al museo. Una casa coloniale è l’ala centrale del complesso, ampliata da nuove costruzioni bianche e a vetri. Il museo sorge su un grande giardino all’inglese, arredato sculture e si affaccia sul Mare del nord.

In queste città nordiche marciapiede e pista ciclabile molto spesso corrono parallele, non ho avuto quindi difficoltà a percorrere tutti gli spostamenti in carrozzina, mai preso un mezzo pubblico.

Costruzioni d’architettura Contemporanea sono il Den Sorte Diamant e il nome indica la particolare forma del palazzo che ospita la Biblioteca Reale e l’Operaen, teatro dell’opera tutto di vetro che guarda il canale.

Il Kastellet, cioè la cittadella fortezza sul mare nei pressi del quale avviene il pellegrinaggio alla Sirenetta, simbolo della città. Altra meta classica è Cristiania, il quartiere “zona franca”, dove ancora oggi vivono persone hippy.

Altre mete a vostro piacimento e secondo le esigenze e i gusti, aggiungo solo che è una città vivace, giovane e non solo anagraficamente, insomma una calda atmosfera nordica.

Note della Redazione:

Ringraziamo la nostra nuova reporter Rita per la sua partecipazione. Vi ricordiamo, come sempre, che i disabili non sono fatti con lo stampino e quindi ognuno può avere esigenze diverse. Prima di mettersi in viaggio è sempre bene chiedere ulteriori informazioni, sia a Rita in questo caso, sia alla struttura di cui parla. Grazie.


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