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My London: la Londra Accessibile (Prima Parte)

3
2
Agosto

Eccomi a raccontarvi del nostro viaggio a Londra.

Partenza da Bologna con la Ryanair e arrivo all’aeroporto di Standed.

Tempo: 1 ora e 15 minuti.

Londra è certamente una città molto accessibile per chi è in sedia a rotelle, ma l’arrivo non è dei più felici. Non so da cosa dipende, mi era già capitato quando ci sono stato 10 anni fa. Parlo dell’arrivo all’aeroporto di Standed. L’assistenza sembrava sorpresa dal fatto che non potevo scendere da solo e dopo alcuni minuti di discussione, ecco che mi viene (come la volta precedente) presentato la solita sedia a 3 ruote per scendere la scalinata. Niente sollevatori. Non sapeva neanche che fossero. Al punto che alla mia perplessità: no elevator?? L’assistente si è fatta una grassa risata. Per farvi capire come sono sceso dall’aereo, ecco il video che parla meglio di quanto si possa scrivere.

Questo sarà l’unico momento di dubbia accessibilità di Londra.

Dall’aeroporto per arrivare all’Hotel dobbiamo prendere il Treno.

Treno

Il treno veloce Stansted Express collega la stazione di Liverpool Street (nord-est della zona 1) con l’aeroporto in 45 minuti, con una frequenza di 15-30 minuti dalle 5:30 alle 00:30. Il costo è di £18 solo andata a persona, se volate con la Ryanair, potete acquistare il biglietto a bordo, risparmiando qualche sterlina. Anche acquistandolo on-line c’è la possibilità di ricevere uno sconto di circa £1.

Al ritorno per l’aeroporto Gatwick abbiamo prenotato il giorno prima la navetta dall’Hotel (£ 25 a persona, 1,5 ora di auto) con il taxi si spendeva circa 90£.

La stazione di Liverpool Street si trova nella zona finanziaria di Londra (la City).

Accessibilità: appena arrivate al treno, fatevi vedere dal capo treno. Chiamerà l’assistenza che prenderà una pedana posta in un armadietto dentro il treno. Comodissimo e veloce.

pedana treno

Da Liverpool Street Station potrete prendere anche molti bus che vi porteranno ai diversi quartieri di Londra. Ecco le linee che partono/arrivano da qui:

8, 11, 23, 26, 35, 42, 47, 48, 78, 100, 133, 135, 149, 153, 205, 214, 242, 271, 344, 388,

night routes N8, N11, N26, N35 and N133.

Questa è la distanza dal nostro hotel “IBIS LONDON CITY” alla Liverpool Street (11 minuti a piedi):

mappa dalla stazione all'hotel

Vicino il nostro Hotel c’è la linea 67 che porta qui:

mappa bus

Link per ricerca tappe bus: www.tfl.gov.uk

Questa è la distanza dal nostro hotel alla stazione dei seguenti bus: (2 minuti a piedi)

linee bus vicino hotel

Sugli autobus il disabile non paga. Il biglietto sull’autobus o nelle macchinette costa £ 2,40. Noi  abbiamo comprato il pass per 15 corse £ 25 mi pare!

I negozi rimangono aperti dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.30. Il mercoledì ed il giovedì molti grandi magazzini restano aperti fino alle 18.00, altri fino alle 19.00 o fino alle 20.00. Inoltre i grossi negozi sono aperti anche la domenica dalle 10.00 alle 18.00. I negozi in Oxford Street, Regents Street e altre vie del centro solitamente restano aperti fino alle 19.30-20.00.

Si consiglia di andare a cena verso le 20. 

Linea 15 per centro + per Piccadilly Circus + per Trafalgar Square + Cattedrale Saint Paul

fermate bus 15

Linea 25

autobus linea 25 fermate londra

TAPPE:

1° GIORNO GIOVEDI’

La torre di Londra (Tower of London), ci siamo arrivati a Piedi

Dal 1 marzo al 31 ottobre: lunedì-sabato 9 – 18; domenica 10 – 18.

£ 17 (intero) – £ 9,50 (ridotto)

Conviene entrare dentro dopo le 15, meno gente.

14 minuti a piedi

torre di londra

Tower Bridge, il ponte (si va piedi)

Apertura: marzo-ottobre 10:00-18:00 – Adulti: £10,70 (gratis x noi)

Per raggiunge Tower Bridge la via più caratteristica è sicuramente il “path” che costeggia il Tamigi. Proseguendo, sulla vostra destra troverete la Hay’s Galleria. Ora è un punto di ristoro, ma un tempo era la sede di attracco delle navi di Tè provenienti dall’India e dalla Cina.

C’è anche un ascensore che ti porta sotto il ponte.

Da Torre di Londra 9 minuti a piedi

Tower Bridge

finisce la prima parte del racconto…

 


Vacanze in Egitto

2
21
Dicembre

Il primo impatto con la città è stato positivo. Sharm El Sheikh possiede buone strade per la maggior parte asfaltate, dove è possibile camminare in carrozzina senza troppe difficoltà. L’unico inconveniente è rappresentato dal fatto che è molto raro trovare dei semafori: la segnaletica stradale è piuttosto carente e i soli cartelli abbastanza diffusi sono gli STOP. A ciò si unisce la guida spericolata dei tassisti, fatto questo che rende problematico l’attraversamento delle strade.

Essendo costretto dalla nascita su una sedia a rotelle, prima di partire per l’Egitto ho valutato i pro e i contro di vari resort del posto, per capire quale fosse il più adeguato alla mia condizione. Il villaggio vacanze Eden Village Amphoras è un posto magico e attraente, ma poco adatto ad una persona che ha delle esigenze speciali. La struttura non è dotata delle attrezzature necessarie ad accogliere un portatore di handicap: le camere, i bagni come anche le varie zone all’aperto non sono facilmente accessibili a chi si sposta con l’ausilio di una sedia a rotelle.

Così, dopo un’attenta valutazione, ho deciso che anziché andare all’Eden Village Amphoras sarebbe stato più opportuno, e soprattutto più pratico, trascorrere le vacanze al Tamra Beach, maggiormente adatto alle mie necessità. Il Tamra Beach, a differenza dell’Eden Villagge Amphoras, è dotato di servoscale per raggiungere ristoranti e piscine, camere al piano terra predisposte per l’accesso con la carrozzina e montascale con pedana per entrare nella hall.


Breve racconto su Barcellona

7
Novembre

Carlo Maria ci racconta il suo breve ma positivo viaggio a Barcellona:

barcellona accessibile

Ho prenotato un volo di linea da Milano a Barcellona dal sito di Alitalia, il viaggio era superscontato e quindi poco più costoso di un low cost.

Ho fatto la telefonata di rito per richiedere l’assistenza, ho la carrozzina ma uso un po’ anche le stampelle, e mi sono fatto compilare dal medico il modulo reperibile sul sito Alitalia dal medico.

Quando sono arrivato al check in mi hanno detto che il modulo non serviva nel mio caso e che quindi avevo solo perso tempo nel farlo fare. Ho chiesto per la tessera di Disabile Frequent Flyer, ma sembra che a Milano Linate non l’abbiano mai vista. Criteri misteriosi.

Mi hanno caricato in aereo con il pulmino elevatore ma dalla porta dell’aereo al posto ho usato le stampelle.

La carrozzina l’hanno caricata al momento nella stiva.

Viaggio comodo, aereo semivuoto, arrivo a Barcellona senza problemi.

Sono atterrato all’aeroporto El PRAT, centrale e nuovissimo.

E’ venuto a prendermi sulla porta dell’aereo uno spagnolo che mi ha fatto prendere la carrozzina e mi ha accompagnato a prendere la valigia.

Avrei potuto chiamare AMICO TAXI (taxi per carrozzine) ma c’era da aspettare mezzora.

Ho notato che c’erano dei taxi molto grandi e quindi ne ho preso uno dove la carrozzina c’e stata senza smontarla e abbiamo speso la metà.

Avevo prenotato l’Hotel NH Numancia tramite booking.com , chiedendo una camera per disabili. L’hotel è zero barriere e le camere sono molto grandi. Ci sono altri hotel della catena NH ma non sono così agibili.

Comunque depositate le valigie siamo andati a prendere la metrò, molte stazioni hanno l’ascensore, ma non tutte, meglio procurarsi su Barcellona accessibile la mappa stazioni agibili, comunque le carrozze del metro da usare sono la prima e l’ultima del treno, cinque minuti dopo uscivo sulle Ramblas !

La colazione in albergo è cara meglio prenderla al bar dell’angolo dove è anche più buona.

Il mattino dopo COSMOSCOOTER mi a consegnato in albergo una carrozzina elettrica J3 con la quale ho visitato i monumenti e le opere di Gaudì, è stata utile perche il concetto di RAMPETA, ovvero rampa, è un po’ più ripido del nostro e in più di un caso non ce l’avrei fatta a salire. In genere verso le quattro del pomeriggio si esauriva la batteria e dovevo tornare in albergo a prendere la manuale.

Dato che la città scende verso il mare è meglio usare i mezzi pubblici per salire e la carrozzina a per scendere verso il mare, i marciapiedi sono grandi e le velocità che si possono raggiungere necessitano di attenzione.

Conclusione: una città molto vivibile e con pochi problemi nella parte moderna.


Terme Accessibili in Slovenia

3
12
Settembre

Vi riportiamo oggi un racconto di una nostra cara amica, Valentina, che ci parla della sua esperienza in Slovenia.

Eccomi di ritorno da una tre giorni alle terme di Čatež, in Slovenia. La consiglio vivamente è il più grande villaggio della salute Sloveno, un’oasi di pace, verde e relax in cui tutti comprese noi persone con disabilità possiamo sguazzare tranquilli, infatti sono previsti anche programmi riabilitativi specifici da studiare con il medico, per chi ha traumi da incidenti stradali, malattie degenerative, osteoporosi ecc. Da unirsi a bagni in piscine con acqua termale calda 365 giorni l’anno cosa che ignoravo essendo partita per puro svago.

terme in slovenia

terme accessibili slovenia

Vi sono piscine esterne con acqua calda termale con scivoli e attrazioni per bambini di ogni età dai neonati ai più grandiceli, a cui si ha accesso illimitato . Una piscina è provvista di sollevatore per disabili e inoltre vi sono miriadi di piscine interne con idromassaggio termale, saune, bagni turchi etc etc. Se si vuole accedere a tutte le piscine ce la si può fare con l’aiuto di un accompagnatore e di personale disponibilissimo. Come in ogni resort termale potete trovare molte offerte di benessere, come massaggi plantari, linfodrenanti, antistress il tutto effettuato su comodi lettini regolabili in altezza adeguati per chi ha delle difficoltà di movimento.

Vi sono infine campi da golf, tennis, basket, un percorso da poter effettuare in bici.

Oltre a varie offerte di hotel presenti nel villaggio termale Čatež ( hotel terme, hotel Čatež, hotel troplice, ) che vanno dalle 3 alle 5 stelle, vi è la possibilità di trovare appartamenti oppure il villaggio indiano e quello dei pirati. Il villaggio indiano, consiste in 25 tende indiane (tee-pee), ognuna con quattro letti, per vivere da veri indiani: andare in canoa sul lago, trascorrere il tempo libero nel parco.

Il Golfo dei Pirati è il posto ideale per le vacanze avventuriere. Il complesso di 20 casette galleggianti è sito sul lago artificiale ed è collegato con la terraferma tramite il ponte di legno. Le casette sono costruite coi materiali naturali creando così una sensazione del tutto familiare, mentre il terrazzo in legno con una incantevole vista sul lago offre il relax totale ed il piacere della vita all’aperto. Ogni casetta è adatta per 4-5 persone.

Il Golfo dei Pirati trovasi nelle vicinanze immediate del Villaggio Indiano, del Campeggio, degli appartamenti e della Riviera Termale Estiva ed è adatto alle famiglie con bambini, coppie romantiche, e per tutte le persone alla ricerca delle vacanze un po’ insolite.

L’arredamento delle casette galleggianti:

  • dimensioni: 5m x 5m
  • angolo cottura, mini-frigorifero
  • letto matrimoniale con un letto supplementare ed un letto a due piazze soppalcato
  • terrazzo in legno con un tavolino e delle sdraie

I sanitari nelle vicinanze del complesso. I nodi sanitari sono atrezzati di categoria 5* e dotate di lavastoviglie, lavatrice ed essicattore.

Non adatto a tutte le disabilità.

bagno

doccia

Tutto ciò tutto a modiche cifre una bellissima esperienza che rifarei assolutamente.

Valentina Boscolo.

Ci teneva a sottolineare che il bagno non ha maniglioni e sedia nella doccia e che ha faticato non poco per avere uno sgabello.


Vacanze Accessibili a Tenerife: Gianni ci mostra le foto

1
1
Agosto

Vi abbiamo parlato delle molte possibilità di vacanza accessibile in Spagna, soprattutto a Tenerife, con strutture e spiagge attrezzate a disabili. A questo link trovate gli articoli dettagliati: Tenerife Accessibile. Oggi vi mostriamo con gioia delle foto inviate dall’amico Gianni, grazie alla nostra segnalazione si è goduto una bellissima vacanza accessibile.

Per informazioni potete chiedere con commenti a questo articolo e usare questi contatti:

SOL ACCESS SERVICE S.L.L. – C/ J. Glez. Glez. 20, 38626 Valle San Lorenzo Tlf. 922 765186

E.mail: ic@solaccessservice.com

www.solaccessservice.com

Referente:

Federico Merciaro: fmerciaro@yahoo.it

 


La Londra di Lucia

6
Luglio

Non sono la prima, non sarò l’ultima, a godere dell’accessibilità di Londra in tutte le sue espressioni.

Partiamo dall’Hotel.

Ho dormito all’Ibis London City. Ho prenotato una camera con bagno attrezzato. Eccone le foto:

Ovviamente accesso all’Hotel e ascensore sono assolutamente comodi e i prezzi sono ragionevoli.

Per raggiungere l’Hotel, arrivando all’aeroporto di Gatwick, ho preso il treno fino a London Bridge e poi il taxi.

Per quanto riguarda il treno posso dire che la stazione vicina all’aeroporto di Gatwick si raggiunge molto comodamente con lo shuttle assolutamente accessibile e veloce.

Alla stazione mi sono rivolta al banco informazioni per richiedere l’assistenza. Avevo in precedenza inviato una mail avvertendo del mio arrivo. Mi hanno accompagnata ad acquistare i biglietti e mi hanno fatto salire in treno con l’aiuto di una rampa. All’arrivo a London Bridge Station c’era l’assistenza pronta a farmi scendere e ad accompagnarmi ai taxi. Tutti i taxi londinesi cab (quelli neri) sono accessibili alle carrozzine.

Nei giorni in cui sono stata a Londra, ho girato per lo più in autobus. Trovi l’indicazione di accessibilità alla fermata del bus. Se la metropolitana è più veloce, il bus ti permette di godere del panorama.

London offre tante occasioni per godere gratuitamente dell’arte. In particolare segnalo la National Gallery, gratuita per tutti e assolutamente accessibile, così come la Tate Modern, cui si può arrivare percorrendo il meraviglioso Millennium Bridge, pedonale e privo di barriere architettoniche, e infine la Saatchi Gallery, una galleria d’arte contemporanea meno conosciuta ma che merita un giro.

VEDUTA PANORAMICA DALLA TERRAZZA DELLA TATE. RAGGIUNGIBILE CON COMODO ASCENSORE

Sono molte le cose che offre Londra e che possono visitare senza problemi tutti i wheelchair user. A voi il gusto della scoperta. Ovunque non mancano ristorantini e caffè dove poter rifocillarsi.

L’ultimo giorno, dato che pioveva tanto, ho visitato il Tower Bridge. La visita è gratuita per i disabili e i loro accompagnatori. Un ampio ascensore porta fino alle passerelle superiori e un altro riporta giù, dove seguendo un percorso segnalato sul pavimento e facendo un giro un po’ più largo si possono raggiungere comodamente le sale macchine che attivano il ponte, spettacolo immancabile per gli appassionati d’ingegneria.

Lucia


Manuela a Barcellona

1
Luglio

Avevo letto tanto sull’accessibilità di Barcellona e sono rimasta piacevolmente stupita dalla semplicità con cui si può girare la città. La cosa che mi ha colpito maggiormente sono stati i marciapiedi, udite udite…tutti hanno le rampe per salire e scendere.

Andiamo con ordine…week-end del 2 giugno, io e la mia amica ci concediamo qualche giorno di vacanza anche perché bisogna festeggiare degnamente il mio compleanno che cade proprio in quei giorni!!!

Era la prima volta che viaggiavo in aereo con la carrozzina, l’assistenza è stata perfetta…dal banco del check-in alla poltrona dell’aereo non ho mosso un dito!!!

Arriviamo in hotel, Hostal Barcelona, presto e la camera non è ancora disponibile così, facciamo colazione poi, a piedi in breve tempo raggiungiamo in Barrì Gotic dove, tra un scroscio di pioggia e l’altro, (sì, anche a Barcellona piove!!!) gironzoliamo tra un monumento, un negozio e un altro monumento fino al pomeriggio. Il Barrì è la parte vecchia di Barcellona quindi la pavimentazione non è ottimale ma si può girare senza grossi problemi; non sono entrata nella cattedrale o in altri monumenti quindi non ho informazioni sull’accessibilità.

Il secondo e terzo giorno per gli spostamenti, utilizziamo il bus turistico, accessibile, e ci dedichiamo alla visita delle case di Gaudì, della Sagrada Familia, del Park Guell, del Poble Espanyol e della Fondazione Mirò.

Per quanto riguarda le case progettate da Gaudì siamo entrate alla Pedrera, accessibile da un’entrata secondaria il che permette di evitare la coda chilometrica che c’è alla biglietteria; è possibile visitare senza problemi il sottotetto e un appartamento mentre il tetto, bellissimo e molto particolare, è pieno di gradini quindi una volta usciti dall’ascensore gli spazi di movimento sono davvero ridotti ma merita ugualmente una visita.

Seconda fermata: Sagrada Familia vista solo esternamente;

ultima tappa della giornata: Park Guell, dalla fermata del bus all’entrata c’è una salita molto ripida ma da lassù la vista della città è meravigliosa.

Altro giorno, altra visita…prima tappa Poble Espanyol, un villaggio che raggruppa sotto la forma di un paese vero e proprio i luoghi tipici della Spagna, pieno di negozietti per lo shopping ma complicato da visitare, in salita e pieno di scale.

Proseguiamo la salita, con il bus, alla collina del Montjuic, passiamo davanti agli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi del 1992 e ci fermiamo per una visita alla Fondazione Mirò. Questa volta la coda alla biglietteria ce la facciamo tutta, all’interno ci si sposta liberamente sui tre piani dell’esposizione con l’ascensore. Al pomeriggio un bellissimo sole ci accompagna per un giro sul lungomare e shopping in centro.

Ultimo giorno…proviamo l’ebbrezza della metro, le fermate da noi utilizzate erano tutte accessibili con gli ascensori.

Visita al Museo Picasso…oggi, prima domenica del mese, il museo è gratis e in tanti hanno avuto la stessa idea, risultato…coda chilometrica che anche stavolta evitiamo; attraverso un comodo ascensore ci accompagnano all’inizio della mostra che si visita senza nessun tipo di problema. All’uscita ci dirigiamo verso il mare attraversando le strette viuzze del Born dove sostiamo per i pranzo. Nel pomeriggio passeggiata sul lungomare fino al Maremagnum, giro nel centro commerciale, visita ad un mercatino sulla Rambla, cena, rientro in hotel e valigia, domani sveglia all’alba e rientro.


Denis ci racconta le sue vacanze nella Repubblica Dominicana

1
13
Giugno

La mia meta di quest’anno è stata la Repubblica Dominicana, per l’esattezza il Bavaro Barcelo Premium di Punta Cana.

Qualche breve appunto sulla meta; l’isola dominicana offre 3 aeroporti; il principale in capitale, uno a Punta Cana e uno alla Romana. Nel periodo nostro invernale c’è un clima secco e caldo, i mesi da maggio (più verso la fine del mese) a settembre si rischi di trovarsi immersi nella pioggia torrenziale tipica dei caraibi…

Il volo dura circa una decina di ore, ma molto dipende se si viaggia con un charter, un volo di linea, se si fanno soste intermedie e quant’altro.

La discesa dall’aereo, nell’aeroporto di Punta Cana e della Romana, avviene tramite la forza delle “8 braccia” di 4 ragazzotti dominicani che, una volta che mi hanno fatto accomodare su un’apposita sedia omologata per il passaggio nei corridoi dell’aereo, effettuano la discesa dall’aereo (e la salita al ritorno). L’aeroporto di Punta Cana offre poi servizi igienici per disabili puliti e attrezzati e un personale sempre molto cordiale e disponibile.

Il trasferimento da aeroporto a villaggio di solito è compiuto da pullman, ma nel caso di un disabile, meglio prendere in considerazione l’uso di un taxi concordando il prezzo al momento (sempre da trattare) oppure organizzandosi prima della partenza.

Il villaggio dall’aeroporto della Romana dista circa 1 ora e 40/50 minuti. Molto più vicino l’aeroporto di Punta Cana.  Circa due ore di viaggio attraversando il traffico selvaggio dei piccoli centri abitati che s’incontrano lungo la strada.

La struttura:

Dopo il viaggio si arriva finalmente al villaggio, la struttura è imponente e curatissima. Di recente ristrutturazione è ancora in fase di espansione, in quanto, alle estremità del Barcelò Bavaro saranno ristrutturate le altre due strutture Casinò e Beach che compongono l’intero villaggio della catena Barcelò.

La struttura si sviluppa parallelamente alla spiaggia, oltre alla reception si possono trovare all’interno: ristoranti di vario genere quali, cucina messicana, cucina spagnola, cucina francese, cucina italiana, sea food, steak house e due ristoranti a buffet di cui uno con cucina tipica domenicana (il Bohio domenicano) e un ristorante fronte spiaggia, La Brisa.

Barcelo Bavaro offre poi diversi locali quali Lobby o bar, in uno dei quali si consumano prettamente caffè e rum (il viagra dominicano, com’è definito dai dominicani stessi) e nel quale è anche permesso di fumare.

Grazie ai potenti impianti d’aspirazione, chi non sopporta il fumo passivo non viene quasi per nulla infastidito dal fumo degli altri clienti (salvo trovare una concentrazione di fumatori di sigaro e allora…).

Si trova poi un pub, lo Striker, aperto 24 ore su 24 che trasmette ogni tipo di appuntamento sportivo nazionale e non attraverso i sui 10 e più schermi e un maxischermo con tanto di divanetti modello di “sala da cinema extra lusso”.

Troviamo una palestra, un centro SPA, un casino con slot machine, roulette, tavoli da black jack e texas old’em, una discoteca aperta dalle 23 alle 3 del mattino, un teatro per gli spettacoli serali, vari negozi di ogni genere, una farmacia, uno studio medico (a pagamento).

Per i più piccoli esiste un Kids Club gestito da un gruppo di ragazze. Il Kids Club rimane aperto tutto il giorno fino a tardi, escludendo un’ora e trenta minuti circa per la pausa pranzo.

Le strutture contenenti le camere sono disposte ai lati della struttura centrale. Disposte in edifici di due o tre piani, dipendono dal tipo di camera prenotato, sono tutte molto curate, pulite, eleganti e ben arredate.

La prima camera assegnatami era una camera a piano terra (le camere ai piani superiori sono dotate di ascensore) ma con due posti letto, peccato che noi eravamo in 3 persone! Nonostante l’agenzia che ha curato il viaggio avesse trasmesso ai responsabili tutte le informazioni concernenti, le mie necessità, abbiamo dovuto ridiscutere l’assegnazione della camera e cercare una soluzione.

Una cosa che ho imparato e che con i dominicani bisogna sempre essere pronti a dover trattare (dall’acquisto di un prodotto, al prezzo del taxi, tutto)! Bisogna sempre trattare e scendere a compromessi,  avere anche un poco di pazienza perché i loro ritmi non sono per nulla come i nostri, anzi…

Trattato per il cambio della camera sono stato sistemato nella zona delle famiglie; camera al piano terra, due camere da letto, bagno attrezzato per disabili e largo abbastanza per non aver nessun problema di movimento con la carrozzina.

I letti sono molto alti rispetto ai nostri, addirittura il mio era circa 6/9 centimetri più alto della mia carrozzina (una progeo joker) perciò, per alcuni, potrebbe risultare un poco faticoso il passaggio carrozzina letto.

Il bagno ha una porta scorrevole come anche le stanze interne, i lavandini sono appoggiati su di un piano in modo tale che ci si possa infilare sotto con la carrozzina e non aver nessun problema nell’utilizzo.

Il wc ha un maniglione fissato a muro e a terra e la doccia ha un seggiolino richiudibile fissato a muro con un maniglione vicino (ho visto un’altra camera disabili non nella zona famiglia era in sostanza uguale). Non vi è la presenza di doccino in tutti i bagni che ho potuto controllare.

Vedi foto allegate x bagno

Tutte le strutture ospitanti, le stanze da letto sono unite tra di loro da una passeggiata coperta (non proprio tutte ma una media di circa l’85% – 90% delle stanze) il che, aiuta anche quando piove (ricordatevi che siamo ai tropici e può succedere che ogni tanto arrivi uno scroscio di acqua e che dopo qualche minuto se ne vada) a non bagnarsi troppo, almeno che non vi becchiate un tipico acquazzone tropicale…

Vedi foto percorso x passeggiata coperta

Oltre al percorso coperto interno al villaggio, la spiaggi è costeggiata da un percorso che unisce tutte le strutture, percorre per lungo la spiaggia portando ad esempio a un ristorante che si affaccia alla spiaggia, e che porterà alle nuove strutture quando saranno terminate, sbuca da fronte alle piscine del villaggio etc.

Vedi foto percorso esterno

Fronte struttura principale troviamo lo spazio dedicato alle piscine. 3 piscine di varie metrature e profondità fronte spiaggia. Tutto lo spazio delle piscine, bar compresi, è percorribile agilmente perché si tratta di una superficie piana e regolare. Nella zona piscine troviamo un bar, una struttura, dove sono effettuati giochi e attività ludiche e di gruppo, due aule per corsi di sub, un piccolo negozio di costumi, creme etc.

Tutto lo spazio è agibile e accessibile.

Nella zona piscine vi sono presenti servizi igienici ma non per disabili, i bagni sono abbastanza ampi ma non proprio accessibili. Problema poco rilevante comunque, perché poco distante, ci sono bagni per disabili accessibili.

Tutta la struttura comunque è fornita di bagni accessibili ovunque, al teatro, al casino, al bar, al ristorante a buffet, qualche ristorante ha il bagno accessibile, gli altri bisogna utilizzare quelli esterni.

Tutti i bagni distribuiti all’interno del villaggio sono pulitissimi. Nessuno fornito di doccino.

Sono raggiungibili attraverso delle rampe che portano al bar della piscina ed anche ai ristoranti a buffet.

Le rampe del villaggio

Quasi la totalità del villaggio è al piano, troviamo 2 rampe che dall’entrata principale scendono verso il percorso che porta alle piscine e 3 rampe che dai ristoranti a buffet portano al bar e alle piscine.

Le 2 rampe principali hanno una pendenza abbastanza alta, mi permetto di dire che mentre per scendere, scendono anche i sassi, per salire (se si è soli) bisogna essere in forma…

Meno complicata è la situazione delle rampe che portano dai ristoranti a buffet, dove è servita anche la colazione (e di solito utilizzati dai più per i pranzi), alla piscina e alla spiaggia. Trattasi di tre rampe più brevi e con pendenza più lieve.

Vedi foto rampe bar

Puntualizzo che la zona piscine è comunque raggiungibile dalle camere passando dal percorso parallelo la spiaggia senza dover salire o scendere rampe…

La spiaggia

Purtroppo la spiaggia non è ancora accessibile. La sabbia è abbastanza dura ma difficile attraversare la spiaggia e arrivare al bagnasciuga se non accompagnati… non c’è presenza, almeno fino al mese scorso, di sedie Job, percorsi in spiaggia o quant’altro possa essere utile per l’accesso alla spiaggia…

Per il resto cosa dirvi, il personale del posto è sempre disponibile e molto carino. Ricordatevi che è gente dai ritmi moooolto lenti e perciò se dovrete risolvere un problema, insistete e non mollate.

Cibo e quant’altro è tutto ottimo e abbondante. Spero che qualcuno possa passare una vacanza come la mia.

Rimango disponibile comunque per comunicarvi altre informazioni via mail o telefono nel caso qualcuno avesse delle domande.

Denis

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“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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