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Tra le disavventure dei disabili

1
1
Dicembre

Cari Amici e Amiche, nel nostro sito parliamo spesso di strutture accessibili, novità riguardo viaggi possibili e tutto ciò che di positivo possiamo trovare a favore della disabilità. Abbiamo deciso di parlare di più delle informazioni positive per dimostrare che nonostante tutto in Italia qualcosa di buono si fa. Non ci dimentichiamo però di tutti gli aspetti negativi che purtroppo rimangono, delle disavventure che un disabile deve affrontare e per questo ne parliamo ogni qual volta accadono fatti da denunciare.

Il primo che raccontiamo lo scrive il nostro addetto stampa, provato personalmente:

Quando tornavo dal puntone, dove c’è stato l’incontro sulle problematiche dei disabili e porti turistici, mi sono fermato all’Area di Servizio di Campiglia M.ma perchè dovevo andare in bagno. Entro con le porte dure arrabbiate ad aprirsi, mi reco verso il WC, apro la porta e ti trovo il lavandino davanti al Water, la carrozzina che non arriva come dovrebbe arrivarci e senza manici (previsti dalla legge).

Ho fatto la segnalazione alla Resp.le che era in turno e gli ho detto che se si devono fare bagni così è meglio non farli, uno si organizza porta il pappagallo e via, stamattina alle ore 10.05 ho chiamato il n. 800069069, ho chiesto se mi presentano che gli ha fatto il progetto per dire ciò che si merita!

Ecco uno di quei casi in cui c’è poco da dire ma molto da doversela prendere.

Altra disavventura passata questa volta dal Vostro Presidente in persona, ancora Campiglia M.mma nel mezzo.

Da prima al ritorno con il treno proveniente da Pisa, dopo aver avvisato l’assistenza giorni prima, arriviamo alla stazione e l’assistenza non c’è! Da sottolineare che il controllore all’interno del treno prima di arrivare aveva ricordato che c’era un disabile d’aiutare, ma niente. Non si sa cosa sia successo, nessuno ha dato una spiegazione, alla fine per farmi scendere ho dovuto chiedere aiuto al Capo treno che prendendo la carrozzina con un collega mi ha fatto scendere. Se mi facevo male? Chi ne era responsabile?

Evidentemente non era proprio la giornata del disabile, perché le disavventure quel giorno non sono finite! Avevo anche prenotato un autobus attrezzato con pedana che mi portasse a Piombino, come ho già fatto senza problemi altre volte. Secondo Voi? Neanche quello c’era! Era presente un autobus ma non accessibile, l’autista un po’ imbarazzato chiama la centrale, mentre io gli dicevo che se non rimediavano tornavo in Taxi e mi avrebbero rimborsato. Detto ciò mi avvisa che stavano mandando un autobus in sostituzione…

Volete vedere il posto accessibile (secondo loro) nell’autobus che mi hanno inviato?

autobus non accessibile

Bello vero? Una cuccia per cagnolini penso sarebbe più dignitosa, tra l’altro l’autista si è prodigato a dirmi che il mezzo è definito accessibile. In effetti accedervi si può, ma anche il portabagagli di un’ auto è accessibile a un uomo, non credo però ci andrebbe volentieri, tra l’altro la vista sarebbe simile!

Ecco il lato buio dell’Italia…


Disabili sul Frecciarossa: treno Milano – Firenze

7
2
Novembre

Ecco un breve video che documenta l’entrata con l’elevatore sul nuovo treno ad alta velocità, denominato Frecciarossa. Ovviamente è accessibile (ci mancherebbe!!) e veramente ben fatto al suo interno, spazio ampio, comodi piccoli tavolini pieghevoli con presa elettrica sotto, silenzioso e chiaramente molto veloce, anche se a bordo non si nota.

Bello vero? fossero tutti così, ma purtroppo non lo sono e sappiamo bene che questa tipologia di treni per adesso è un’eccezione.


Tecnologia al servizio dei disabili e Trenitalia

4
26
Ottobre

La tecnologia è utile per l’essere umano comune e direi quasi indispensabile per i disabili. Grazie ad essa nel tempo si è potuto accedere a servizi prima inaccessibili. Uno di questi è sicuramente il treno. Sotto vediamo come l’avanzamento tecnologico renda di enorme semplicità e comodità il salire sul treno regionale di Campiglia M.mma verso Pisa:

Che ne dite? lo so, non immaginavate che già adesso si potesse usufruire di tali tecnologie, vi abbiamo stupito 😉 La manovella è veramente da stazione spaziale!

Parlando seriamente, un grazie va all’uomo e la signora che fanno assistenza con grande gentilezza e attenzione, oltre che essere spiritosi, da buoni toscani. 😉


Servizio Auto sostitutiva per disabili a Livorno

2
26
Settembre

Oggi voglio parlarvi di un servizio molto utile, la possibilità di noleggiare un auto attrezzata alla guida per disabili. Ho conosciuto il Sig.re Fabrizio Torzi dell’Associazione Paraplegici di Livorno che gentilmente mi ha fornito il materiale per potervi presentare ciò di cui accennato sopra e non solo:

Colpo d’Ali” e “Progetto Auto Per Disabili PAD” un progetto per un’ autonomia ritrovata , servizio di auto sostitutiva multi adattata e scuola guida pratica per disabili.

Abbiamo acquistato e poi modificato quattro auto  ed un monovolume Kia Carnival per offrire ai nostri associati dei mezzi con particolari dispositivi di guida adatti ha chi vive una minorazione fisica. Un parco mezzi che risponde alle esigenze di para-tetra-emiplegici e/o disabili agli arti inferiori e/o superiori che necessitano di un mezzo speciale per svolgere lezioni di guida pratica o che , possessori di patente di guida, richiedono un mezzo sostitutivo. Da  pochi mesi abbiamo arricchito il parco mezzi con un QUADRICICLO a motore con comandi manuali per conseguimento della patente cat. A speciale e per vivere, così,  in piena libertà ed autonomia quelle zone altrimenti inarrivabili vivendo una disabilità.

In più offrono il servizio “Navetta Amica”, monovolume per guida e trasporto disabili; un progetto pilota che vede alla guida di un mezzo molto particolare, semi automatizzato, un autista disabile possessore di patente di guida speciale.

Costui si adopera per un servizio di trasporti taxi rivolto a persone anziane e/o disabili che necessitano di un mezzo speciale di trasporto. Tale monovolume è infatti allestito in modo da avere un sollevatore/ascensore per salita e discesa di carrozzine.

Il servizio di  auto sostitutiva multi adattata per disabili possessori di patente di guida speciale con consegna di veicoli modificati per guida KIVI e GUIDOSIMPLEX ha il costo di 30.oo € al giorno per autovetture come la Punto e Grande Punto, mentre si richiedono 55.oo€ al giorno per il Monovolume adattato sia per la guida che per il trasporto. I  servizi  si erogano ai soci di diritto regolarmente iscritti con una  tessera associativa di 50,oo € annua – servizio di scuola guida per pratica con mezzi multi adattati per il conseguimento di patente di guida categoria B Speciale ed A Speciale, un nostro volontario aiuta i soci con foglio rosa all’utilizzo dei dispositivi di guida  e la corretta  conduzione del mezzo con un’elargizione di 20.oo € per un’ora di guida pratica.

monovolume adattata disabili

Indirizzo e contatti:

Viale Alfieri 36 c/o ospedali riuniti – Livorno

TEL./FAX – 0586 223044
Cell. 331.2159281334.8336581

e-mail: info@paraplegicilivorno.com


Lettera di protesta e risposta da Hotel in Toscana

4
21
Settembre

Pubblichiamo una lettera di protesta arrivata in redazione da parte di Martina Brazzini, funzionario per la programmazione e il controllo D.G. Politiche formative, beni e attività culturali di Firenze, riguardo un Hotel di Marina di Castagneto (LI). Per dovere di replica pubblichiamo in seguito anche la risposta del direttore dell’Hotel.

La presente per comunicare alcuni disservizi avuti nello scorso fine settimana a Castagneto.

Io e la mia famiglia amiamo Marina di Castagneto, tutti gli anni passiamo in questa località il mese di giugno ormai da 10 anni.

Questo fine settimana abbiamo deciso di tornarci per permettere a noi e ai bambini di godere di questa fine estate.

Avevamo fissato al nuovissimo Hotel Alta La Vista, eravamo 3 adulti (di cui un disabile in sedia a rotelle) e 2 bambini (10 mesi e 2 anni e mezzo).

Siamo abituali a girare per hotel e benchè siamo consci che i disabili in italia non siamo considerati come all’estero, mai ci simao trovati così arresi.

Il percorso per arrivare alla camera “attrezzata” era costellato di ombrelloni e sedie sdraio tolti (forse per la fine stagione) dalle terrazze, da moto parcheggiate e da canotti in rimessaggio…un bello slalom.

Nonostante avessimo fissato con 4 giorni di anticipo quando siamo arrivati nella camera “attrezzata” era presente un terzo letto ripiegato che impediva il passaggio della sedia a rotelle, abbiamo dovuto chiedere di toglierlo, il che è avventuo in pochi minuti, è vero, ma ci ha fatto sentire un po’ poco seguiti.

Il bagno era totalmente sprovvisto di sedie (come fa un disabile a fare la doccia? In piedi? Forse sarebbe ben felice di farcela ma purtroppo non è così!) e in camera non c’era nemmeno il telefono, presente nelle altre camere.

Nell’altra camera, avevo chiesto un lettino da campeggio (ero pronta anche a portare il mio ma mi hanno detto che era disponibile) e mi è stato presentato senza materasso, con una coperta piegata in quattro per rendere più comodo il fondo! Solo dopo continue e insistenti richieste mi è stato dato un materassino.

In tutta la permanenza mai nessuno si è offerto di aiutare mia madre che doveva spingere mio padre in sedia a rotelle o di chiederle se aveva particolari esigenze o semplicemente di chiedere se tutto procedeva bene. Queste non sono cose che un albergo deve per forza dare ma certo denotano un buon servizio.

Mi sento di dover sconsigliare ai disabili l’Hotel Alta La Vista e mi chiedo chi controlli che siano rispettati gli standard MINIMI per le camere occupate dai portatori di Handicap. Qualcuno li chiama diversamente abili ma la verità è che hanno bisogno di più attenzioni e se una struttura decide di accogliere tali soggetti deve essere pronta e CAPACE di rispondere alle esigenze.

Certi di un vostro intervento in merito, cordialmente saluto.

Foto e un disegno:

Immagine mare hotel castagneto

Immagine mare 056

piantinaSotto la risposta dell’ Hotel data all’Assessore alle Attività Produttive:

Gent. mo Assessore alle Attivita Produttive sig. Franco Poli, vorrei replicare, senza volere creare un ulteriore polemica o perlomeno non più di quanto è stato fatto dalla Sig.ra Martina Brazzini.

Punto per punto desidero chiarire le varie proteste che già, dalla sequela sembra che all’Hotel Alta la Vista non si faccia altro che mettere a disagio i clienti e di proposito.

1)-Il primo punto sul percorso per arrivare alla camera è vero ha ragione la sig.ra Brazzini, c’erano delle sdraie che invece di essere in piedi erano cadute, occupando il doppio dello spazio ed è vero che c’era una moto parcheggiata male proprio davanti le sdraie, che però quando il cliente ha parcheggiato la moto le sdraie non c’erano per cui il passaggio era sufficiente.

Io personalmente, avendo la visione continua dalla finestra della cucina, appena ho visto tutto questo ho provveduto immediatamente a spostare le sdraie e a far rimuovere la moto e il canotto.

2)-Il canotto in questione non era nostro ma dei Bagni la Zattera, che ne ha il rimessaggio proprio sotto il basso muro dell’hotel e una folata di scirocco lo ha fatto volare dalla nostra parte, purtroppo è successo altre volte.

Tutto questo sarà avvenuto in circa 1 ora nella tarda serata, quando appunto i clienti tornano dal mare e riportano le sdraie che diamo gratuitamente ai nostri clienti.

3)-Il lettino puff che era in camera lo abbiamo lasciato nel dubbio che i clienti ne avessero bisogno, appena la sig. Brazzini ne ha costato l’inutilità, come dice lei stessa lo abbiamo tolto.

4)-La sedia nel Bagno non c’era e non c’è ancora perché un sedia impedirebbe l’ingresso e le manovre della carrozzina.

C’erano due sedie di P.V.C. solide e robuste proprio davanti la porta della camera messe in dotazione per ciascuna camera, bastava prenderne una o al limite chiederla al personale dell’hotel per fare questa non difficile operazione.

5)-Il telefono nelle camere esterne, per motivi tecnici non c’è e non cera anche, quando la signora è venuta vedere la camera, noi, non abbiamo fatto vedere una camera con il telefono per poi toglierlo.

Le camere esterne hanno un prezzo inferiore proprio per questo.

6)-Il lettino da campeggio è dotato di un materassino duro, pedagogicamente regolare, per bambini piccoli ma appena il personale ha visto che la bambina era più grande hanno messo quella coperta piegata e avvolta da un lenzuolino.

Quando la sig.ra Brazzini ha chiesto un materassino morbido, io, ero a Cecina e la signorina della reception mi ha telefonato per dirmi di comprarlo. Lo ho immediatamente comprato e dopo mezza ora la signora aveva il materassino nella culla.

Ho appunto fatto constatare la nostra efficienza e la sig.ra Brazzini si è anche complimentata per la solerzia ed ho aggiunto che se avesse avuto bisogno di qualsiasi cosa avremmo provveduto ad accontentarla.

7)-Effettivamente non abbiamo mai aiutato la madre a spingere la carrozzina, perché non ci sembrava che ne avesse bisogno ed è vero però che non fa parte del servizio dell’hotel, ma se ci fosse stato un richiesta non ci saremmo certo rifiutati.

Alla Sig,ra Brazzini, è stato più volte chiesto se tutto andava bene e lei ha sempre risposto positivamente.

Mi sfugge il motivo di questa Querelle contro il nostro Hotel informando ben 5 Enti, a nome dei disabili, che le assicuro nessuno di noi, gestori e personale dell’hotel, tende a perseguitare come sembra dalla lettera in questione.

Mi sembra di notare che la Signora Brazzini, offendendo la nostra, forse, giovane reputazione, invece di parlarne direttamente con me o con il personale, come del resto fanno tutti i clienti di buonsenso, ha voluto usare la sua posizione di Funzionario della regione Toscana per non so quale accanimento. ( della serie” Lei non sa chi sono io” e le “faccio vedere come la sistemo”)

Questa risposta che mi sembra doverosa è rivolta a lei, a tutti gli Enti citati e indirettamente proprio come ha fatto lei, alla signora Martina Brazzini, Funzionario per la programmazione e il controllo D. G. politiche formative, Beni e Attivita Culturali SETT., Promozione e sostegno della ricerca.

Sempre a disposizione di tutti Umberto Creatini

19 settembre 2009 Hotel Alta la Vista. Marina di Castagneto Carducci

Questo è il tutto, per adesso.

note-della-redazione

I dati sui vari problemi di accessibilità sono stati forniti dalle fonti citate nell’articolo, facciamo presente che i disabili non sono creati con lo stampino e quindi ci possono essere delle esigenze differenti anche con malattie simili.

Chiediamo a chi vuol commentare e non appartiene ai diretti interessati, di non lasciarsi trasportare da rabbie generiche e usare un linguaggio moderato.

Siamo a disposizione per pubblicare ulteriori chiarimenti.


Il Video di Lorenzo Torto: disabile senza lavoro

1
20
Agosto

Questo sito come ben sapete si occupa di turismo accessibile, segnalando anche le varie barriere che un disabile deve affrontare nei suoi viaggi. E’ vero però che per viaggiare c’è bisogno di denaro, come per tutti, quindi questo video di denuncia mi sembra attinente al contesto del progetto.

Lui è Lorenzo Torto.

Lorenzo ha pure un profilo in Facebook.


EasyJet non accetta disabili senza accompagnatore?

6
18
Agosto

Così sembrerebbe:

ROMA – Giuseppe Trieste, presidente della Fondazione italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha presentato una denuncia contro la compagnia aerea EasyJet perché non ha potuto imbarcarsi sul volo Malpensa-Lamezia Terme. «Ho fatto la mia regolare prenotazione segnalando di essere una persona in carrozzina e nessuno mi ha ha detto nulla», racconta Trieste. «Al check in mi hanno detto che senza accompagnatore la compagnia non accettava persone disabili. Una cosa assurda, sono quarant’anni che volo e non ho mai avuto problemi di nessun tipo. Le mie proteste non sono servite a nulla: ho provato a chiamare il responsabile della compagnia e anche il responsabile dell’Enac di Milano, ma se ne è lavata le mani dicendo che è una decisione della compagnia», prosegue Trieste nel suo racconto.

(Continua…)


Il costo della propria indipendenza

4
14
Agosto

“Il denaro non fa la felicità” questo è ciò che si dice sempre e direi che in molti casi posso anche concordare. Ci sono innumerevoli esempi di persone senza problemi finanziari che sono state infelici e hanno finito tristemente la propria esistenza. Al limite il denaro può dare un po’ di serenità o comunque eliminare meno problemi materiali, cosi da darti più tempo per coltivare ciò che ti far star bene, ma non la certezza della felicità.

Certo, è una frase più facile da sentire da un ricco che da un povero, ma molti sono giustamente convinti di questo.

Propongo però una questione diversa, se l’accostiamo alla propria indipendenza, si potrebbe fare la stessa equazione? Esplico meglio il dilemma analizzando la mia vita e le difficoltà che può comportare non abbondare di denaro.

Carrozzina Meyra

2 anni fa sono stato costretto a cambiare la mia carrozzina elettrica, l’altra non ne poteva più, dopo 10 anni. Fino a 20 anni fa le U.S.L passavano l’intera somma per acquistare una carrozzina del genere, apprescindere dal modello scelto. Poi gli italiani si sa come sono, quando c’è qualcosa che si può ottenere gratis ne approfittano eccessivamente e fioccavano richieste di modelli spropositati per l’esigenze di alcuni. Cosi decisero di mettere un tetto, più di una certa cifra non veniva più erogata, il resto uno doveva e deve ancora metterlo da solo.

Direte voi, e quanto mai può costare un mezzo del genere? bè, quella che vedete in foto costava 6,900 euro, praticamente il prezzo di un utilitarià. Però non ho l’aria condizionata, i vetri elettrici e manco lo stereo.

L’elevata somma non è certo data dal valore reale del mezzo. L’essere un derivato dell’ortopedia e ovviamente non prodotto in larga scala, come può accadere ad un auto, fa si che il prezzo salga…

Un giorno un assistente sociale mi disse: “nella vita bisogna anche sapersi accontentare...” Non penso certo di non averlo fatto nella mia vita, anzi, mi sono dovuto forzatamente accontentare di molte cose. In questo caso però gli risposi: “mia cara, accontentarsi? sarebbe come dirle di camminare con una gamba sola per risparmiare sulle scarpe…”

Si, perchè la differenza tra un mezzo e l’altro è proprio questa. Quelli più performanti e costosi, ovviamente ti permettono più libertà e di superare svariate barriere architettoniche, che purtroppo abbondano ovunque. In poche parole, dove vai con una non vai con l’altra.

Questa volta mi è andata sicuramente meglio della precedente, in quell’occasione costava ancor di più e fui costretto a mettere 5 milioni delle vecchie lire di tasca mia, tasca mia si fa per dire, presi un prestito.

Comunque le U.S.L passavano 4,500 euro e il resto mi fu concesso dalla regione come aiuto personale. Somma che si può richiedere solo ogni tanto, non sempre c’è denaro disponibile e le richieste sono tante.

Torniamo alla questione iniziale, applichiamo l’equazione a chi la natura gli da in eredità limiti fisici. Facciamo finta io sia ricco. Cosa cambierebbe?

Potrei evitare di dover aspettare di entrare in casa, se non c’è mia moglie, sperando passi qualcuno che mi apra il portone. Da solo non riesco. Un congegno elettronico, un telecomando e via.

Potrei evitare di sperare sempre in qualcuno se vogliamo farci un viaggio e ci serve un passaggio alla stazione o aeroporto. Un auto nostra e via. Molti disabili Eviterei potrebbero smettere di ricordarsi che gran parte del mondo non lo vedranno mai. Direte voi, ma questo vale per tutti, anche chi non ha problemi fisici senza soldi non viaggia. Vero, ma c’è 2 differenze. La prima è che non si tratta di andare alle maldive, ma anche solo semplicemente uscire dalla propria città. La seconda è che se pur complesso e difficile, chi non ha limiti fisici possiede sempre un opzione in più, quel tocco di pazzia che potrebbe dirti: “ok, prendo uno zaino, un treno e fuggo…”

Uno potrebbe evitare di farsi lavare su una sedia come una macchina all’autolavaggio, visto che non magari non ha la vasca attrezzata.

Si potrebbe avere una casa domotica, di quelle tutte automatizzate.

La lista potrebbe continuare, ma credo basti questi esempi per capire che purtroppo il denaro conta e la sua assenza può enfatizzare i propri limiti fisici.

La tecnologia dovrebbe essere alla portata di tutti coloro a cui aiuterebbe a vivere meglio, sennò a che cavolo serve o no?


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Chi siamo

“Diversamente Agibile” nasce dal presupposto che nessuno meglio di chi ne usufruisce può recensire un servizio.

In questo caso si parla di accessibilità a strutture e attrazioni turistiche in genere (hotel, bar e ristoranti, musei, ecc...).

Ecco l'idea creare questo sito/blog dove raccogliere tutte le esperienze di persone disabili, con reportage scritti, fotografici e filmati dei loro viaggi, in modo da fornire informazioni utili ad altri disabili che vogliono frequentare gli stessi posti. Ovviamente ci potranno essere anche note negative se vi sono incontrate barriere architettoniche o disservizi. La collaborazione è il cuore di questo progetto.

Inoltre le strutture stesse ci possono informare sulla propria accessibilità, offrendo però qualcosa in più della semplice segnalazione che vediamo in molti siti web...

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